When Evil Lurks, di Demián Rugna

Cala il pubblico all’interno di uno spazio infernale, da cui ogni istanza di umanità ne esce lacerata. Ma la gestione maldestra delle sequenze-cardine del racconto ne depotenzia tutti i temi di fondo

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OPEN DAY FILMMAKING & POSTPRODUZIONE: 23 maggio

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BORSE DI STUDIO per LAUREATI DAMS e Università similari

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SPECIALIZZAZIONI: la Biennale Professionale della Scuola Sentieri selvaggi

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Il male, nel momento in cui emerge alla luce, non può essere recepito soggettivamente né può provocare effetti o dolori sul singolo individuo: perché è endemico, privo di confini e vincoli. E in quanto tale avvolge nel suo richiamo mortifero tutti coloro che appartengono alla comunità in cui ha preso, diabolicamente, piede. Ed ecco allora che in When Evil Lurks, la perdizione (psichica, valoriale e infine esistenziale) coinvolge l’intera comunità rurale in cui si muovono i personaggi: testimoni di un evento trascendente che terrorizza coloro con cui entra in contatto non tanto perché percepito come un fenomeno estraneo o di derivazione extra-umana: ma per la prossimità che denota con l’orizzonte spirituale dell’individuo. Costretto adesso a confrontarsi con un incubo terreno, capace di risvegliare, nel cuore di chi lo osserva, le paure e le crisi più recondite del proprio animo: in procinto di frantumarsi sotto il segno di un evento cataclismico che sorge dall’organismo stesso dell’essere umano.

In piena continuità con Il signore delle mosche o con il recente Omen. L’origine del presagio, When Evil Lurks assegna al male una declinazione prettamente organica, che attraversa specie e regni (animali e umani) per deviare perversamente con il suo richiamo malefico ogni spazio o elemento su cui si fonda la comunità in cui sorge, improvvisamente, un essere anticristico.

La storia di When Evil Lurks, di fatto, si svolge tutta in un piccola cittadina rurale dell’Argentina. Sin dall’incipit la realtà circostante sembra essere sorvolata da un alone oscuro, quasi fosse destinata ad implodere a causa di un evento cataclismico di cui i personaggi non sono ancora consci, ma con cui ora dovranno tragicamente interfacciarsi. Il male, infatti, è già nato: ed emergendo dal corpo in cancrena di un abitante della cittadella sudamericana, condanna all’oblio ogni forma di vita che popola il luogo in questione. Tanto che lo stesso Pedro (Ezequiel Rodrìguez) ovvero colui che scoprirà per primo questa incarnazione maledetta e che cercherà di traghettare la sua famiglia lontano dalla loro terra natia, sarà costretto a prendere atto di una dura, e mefistofelica verità: cioè che il male è ineludibile. Proprio perché si origina dalla vita.

Quel che permette a When Evil Lurks di astrarsi da tanti suoi omologhi, è l’ostinazione con cui il film abbatte confini (biologici e spaziali) non appena mette in moto le traiettorie del male, capaci qui di generare una spirale inesorabile di morte e dolore che totalizza le esistenze degli individui, e per estensione l’immagine che la contiene. E portando questo “fenomeno anticristico” a reincarnarsi in qualsiasi forma vitale – che si tratti di un uomo, bambino o di un caprone – il cineasta argentino riesce a calare i protagonisti (e gli spettatori) all’interno di uno spazio infernale, da cui ogni istanza umanista ne uscirà brutalmente falcidiata.

Ma più When Evil Lurks si inoltra nel suo incubo, più emergono degli elementi dissonanti che privano il racconto di radicalità. E il motivo lo ritroviamo nella superficialità con cui vengono gestiti i momenti cardine della narrazione: ovvero quelle sequenze apertamente allucinatorie che avrebbero dovuto esaltare il tasso orrorifico del racconto, e che invece rischiano di depotenziare tutti i temi proposti, proprio perché messe in scena in maniera spesso confusa e maldestra. Quasi il film ospitasse nel suo grembo i sintomi stessi della sua perdizione. In piena continuità con ciò che accade, paradossalmente, ai suoi personaggi.

Titolo originale: Cuando acecha la maldad
Regia: Demián Rugna
Interpreti: Ezequiel Rodrìguez, Demián Salomón, Silvina Sabater, Virginia Garófalo, Emilio Vodanovich, Marcelo Michinaux, Lucrecia Niron Talazac, Luis Ziembrowski, Paula Rubinsztein, Isabel Quinteros, Desirée Salgueiro, Federico Liss
Distribuzione: Blue Swan Entertainment
Durata: 100′
Origine: Argentina, USA, 2023

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.5
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Il voto dei lettori
3.67 (3 voti)

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