Who you gonna call? – Paul Feig presenta Ghostbusters

Il regista americano, ostenta una divertita nonchalance nel presentare alla stampa il tanto atteso Ghostbuster, reboot femminile del classico di Ivan Reitman. Il film è in sala dal 28 luglio.

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Nonostante il caldo torrido dell’estate romana, un elegantissimo Paul Feig non sembra soffrire più di tanto. Il regista americano, ostenta la stessa divertita nonchalance nel presentare alla stampa romana il tanto atteso (e temuto) Ghostbuster, reboot femminile del classico di Ivan Reitman. Feig, autore di commedie dal grande successo, parla subito delle motivazioni che lo hanno spinto ad accettare la sfida:Quando scelgo un film penso prima di tutto se sono in grado di raccontarne la storia. Questo Ghostbusters è incentrato su quattro outsider, donne che nonostante salvino New York non vengono mai prese sul serio. Il film è una storia d’amicizia di due ragazze emarginate che si trovano parlando di fantasmi e si riappacificano dopo aver preso strade diverse. E’ questo il nucleo del mio film.Nel realizzare il progetto, Feig ha dovuto confrontarsi con gli eroi dei primi due film, ottenendo la loro completa approvazione:Abbiamo avuto la collaborazione di tutti per il nostro progetto. Dan Aykroyd, uno dei miei eroi comici, è stato una presenza fondamentale. Con Ivan Reitman mi hanno dato tutto il loro sostegno e ho seguito con grande gratitudine i loro suggerimenti. Sapevo che Dan era da anni che cercava di portare di realizzare un terzo Ghostbusters e sono fiero che mi abbia aiutato.” E anche grazie alla benedizione di Dan Aykroyd, che il regista ha deciso di coinvolgere anche gli altri protagonisti:L’idea di scrivere piccoli ruoli per gli attori dei film originali è della mia co-sceneggiatrice. Ernie Hudson e Sigourney Weaver sono stati subito entusiasti del loro cammeo, mentre con Bill Murray è stato un pò più difficile. Bill non voleva riprendere il suo ruolo per un terzo film ma si è detto subito divertito da questo nuovo progetto. Fino all’ultimo non sapevamo se avrebbe accettato di venire sul set ma alla fine ha deciso di farci questo regalo. So per certo che si è detto entusiasta del film. L’unico che non ha voluto partecipare è stato Rick Moranis ed è stato un vero peccato visto che l’ho sempre adorato.Anche Harold Ramis, autore e attore scomparso nel 2014, è presente nel nuovo Ghostbusters: “Tutto il film è un omaggio ad Harold Ramis. Nel film appaiono in piccolissimi ruoli i suoi figli e il suo nipotino. Anche sua moglie è stata spesso sul set e ci ha dato suggerimenti fondamentali.

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Il regista, famoso per la sua collaborazione con grandi comedians femminili, parla anche del suo lavoro da sceneggiatore: “Io quando scrivo dei personaggi non penso ad attori precisi. Io e la mia collaboratrice abbiamo prima creato dal nulla quattro personalità solide e poi, dopo il casting, le abbiamo adattate alle attrici. All’inizio, ad esempio, avevo visto Melissa McCarthy in un altro ruolo ma alla fine abbiamo fatto gli abbinamenti giusti.Forse è proprio questa attenzione nella creazione di ruoli non banali, ad averlo reso un alfiere della commedia femminile statunitense:Amo lavorare con le donne, soprattutto se sono divertenti. Ci sono tantissime grandi attrici brillanti che purtroppo non hanno la possibilità di mettersi in mostra. Nelle commedie maschili, le donne sono figure di contorno, spesso limitate in ruoli superficiali e di sostegno. Il mio obiettivo è sempre quello di costruire film comici su donne protagoniste e renderli adatti a tutti. Io non voglio che un mio film venga etichettato come un film solo per donne. A Hollywood, purtroppo, non corriamo il rischio che ci sia una sovrabbondanza di grandi parti scritte appositamente per donne. I ruoli femminili di qualità sono talmente pochi che è nostro dovere lottare per superare questo squilibrio.“Feig, pur contento di parlare del suo lavoro e del suo rapporto con Aykroyd, Murray e gli altri attori dei primi film, infine non si tira indietro dall’affrontare anche gli argomenti più scomodi, come la pessima accoglienza sul web del trailer del suo film:”Le reazioni verso il trailer sono state, per lo più, veicolate da una campagna diffamatoria verso di noi. Ci sono sicuramente molti critici del progetto con perplessità anche condivisibili ma molti degli attacchi sono stati costruiti a tavolino. Io voglio vedere il bicchiere mezzo pieno: il nostro film ha suscitato grande interesse e le prime proiezioni con il pubblico sono andate benissimo. Questo per me basta e avanza.”

 

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