Wicked, Beetlejuice Beetlejuice e Twisters in difficoltà nei mercati esteri

Grandi incassi al botteghino statunitense, ma insuccessi a livello internazionale. Tra le cause anche i conflitti geopolitici


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Il 2024 volge al termine e secondo i dati recentemente riportati da Rebecca Rubin sulla rivista Variety, Wicked, Beetlejuice Beetlejuice e Twisters sono stati i grandi incassi al botteghino statunitense e allo stesso tempo insuccessi nei mercati esteri.

Questione diversa per Inside Out 2 che vanta di 1,66 miliardi di dollari, Dune: part two, Kung Fu Panda 4, Deadpool & Wolverine, Gladiator II. I film hanno, infatti, guadagnato circa il 60% del loro ammontare totale dai mercati esteri. Nello specifico, Dune: Part Two con il 60,5% dei suoi 714 milioni, Kung Fu Panda 4 il 67,7% dei suoi 547 milioni di dollari, Deadpool & Wolverine con il 52,2% dei suoi 1,33 miliardi di dollari di incasso e Gladiator II, con il 63% su 400 milioni di dollari totali.

Wicked incassa in Italia più di 3 milioni di euro, Beetlejuice Beetlejuice più di 1 milione e mezzo e Twisters più di 1 milione. Il primo su 527 milioni ottiene, invece, “solo” il 31,5% dai mercati esteri, a seguire Beetlejuice Beetlejuice con il 34,8% di 451 milioni e Twisters con il 27,8% del suo incasso globale di 370 milioni di dollari.

Questi numeri risultano sorprendenti, se pensiamo che i film in questione detengono alti budget e numerosi effetti visivi che potevano conquistare facilmente il pubblico. E allora una delle ragioni di tale insuccesso all’estero potrebbe risiedere, dunque, nelle dinamiche geopolitiche.
Infatti Il COVID ha portato la distribuzione cinematografica cinese da qualche anno a questa parte a distaccarsi dall’industria americana, dando spazio ai prodotti da loro realizzati. I dati riportano che circa l’80% dei film distribuiti e proiettati nelle sale in Cina sono realizzati nel loro paese. E a non facilitare la situazione è stata la Russia, che dopo i recenti avvenimenti con l’Ucraina ha rotto i ponti con Hollywood costringendo le produzioni americane a chiudere i mercati perdendo di conseguenza enormi risorse finanziarie.

Non possiamo dire la stessa cosa della Corea. L’adattamento di Broadway Wicked è salito al botteghino, grazie anche la presenza della cantante e neo-attrice Ariana Grande. La pop star, infatti, ottiene da anni una risonanza mediatica di spessore in Corea e una fan base solida, come altri suoi colleghi americani come Harry Styles e Lady Gaga. Inoltre, il musical è un genere ancora molto apprezzato dai coreani, insieme al popolo del Regno Unito e dell’Australia, che hanno appunto rappresentato il 50% del guadagno internazionale di Wicked. Al contrario della Cina e della Francia, paesi dove le opere musicali non vengono sostenute dalle case di produzione.

A subire una peggiore perdita è stato Twister. A quanto afferma Variety, il team di marketing della Warner Bros per il film di Lee Isaac Chung con protagonisti Glen Powell e Kiernan Shipka, è stato accusato di non aver sapientemente sfruttato la popolarità del protagonista per un ritorno economico.


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