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Rivista Sentieriselvaggi21st
Scuola di Cinema
"Wisegirls – Scelte d'onore", di David Anspaugh
Se nelle sue buone intenzioni vorrebbe dunque assomigliare a un remake di "Mystic Pizza", nella realizzazione sembra non avere le capacità di reggere il quadro intimista per mescolarlo con un'improbabile gangster story, che fornisce l'occasione per una serie di colpi di scena e ribaltamenti finali, ormai canonici in ogni film medio hollywoodiano
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La seconda fatica di Mariah Carey come attrice esce dall'autocelebrazione della propria figura di cantante di successo, come nell'orrido Glitter, per testare le sue doti interpretative in un film non totalmente incentrato su di lei. Anche se potrebbe suonare minaccioso, l'interpretazione della Carey non è la cosa peggiore del film. Ciò grazie anche al regista David Anspaugh, autore di alcune puntate di Miami Vice e di Moonlight e Valentino (1995) che sembra sforzarsi di limitare il più possibile il ruolo della Carey davanti alla macchina da presa, per privilegiare la più dotata Mira Sorvino. Quest'ultima è Meg, la vera protagonista del film, una giovane che fugge dal Missouri per sfuggire al trauma della morte del fidanzato per andare nella metropoli dalla nonna sola e abbandonata. Essa riesce a rifarsi una vita grazie alla raccomandazione della badante della sua anziana parente, la signora Gina Saladino, italoamericana, che la fa assumere al ristorante di classe "Santalino", gestito da italoamericani, e solamente frequentato da italoamericani. Naturalmente essi sono invariabilmente focosi, pronti a dichiarazioni da latin lover alle belle cameriere (Sorvino, Mariah sempre infagottata in top rosa confetto e paillettes e la brava Melora Walters), parlano quasi esclusivamente di cucina con arie da esperti, hanno una pistola infilata nella cintura, ma soprattutto sono tutti mafiosi. A parte l'irritata reazione sciovinistica dello spettatore italico (soprattutto alla battuta "hai mai visto un ristorante italiano che non ha legami con la mafia? La mafia quelli la servono con gli spaghetti"), il film annaspa nei meandri di una sceneggiatura che cerca di affrescare penosamente l'amicizia femminile tra le tre cameriere in quadretti narrativamente non motivati, sullo sfondo di una storia di mafia che raggiunge il vertice dell'assurdo quando il mafioso Frankie Santalino obbliga la semplice Meg acqua e sapone a fare a tranci un cadavere per farlo sparire. Se nelle sue buone intenzioni vorrebbe dunque assomigliare a un remake di Mystic Pizza, nella realizzazione sembra non avere le capacità di reggere il quadro intimista per mescolarlo con un'improbabile gangster story, che fornisce l'occasione per una serie di colpi di scena e ribaltamenti finali, ormai canonici in qualsiasi film medio hollywoodiano. Senza passione, senza idee, senza sceneggiatura, senza mestiere è proprio il tessuto del cosiddetto cinema medio a mostrare in modo più preoccupante le sue smagliature alla luce di questo informe Scelte d'onore. Titolo originale: Wisegirls
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Regia: David Anspaugh
Sceneggiatura:John Meadows
Fotografia: Johnny E. Jensen
Montaggio: Cristopher Cibelli
Musica: Keith Forsey
Scenografia: Linda Burton
Interpreti: Mira Sorvino (Meg), Mariah Carey (Raychel), Melora Walters (Kate), Arthur J. Nascarella (Mr. Santalino), Saul Stein (Humberto), Joseph Siravo(Giovanni), Christian Maelen (Frankie), Anthony Alessandro (Lorenzo),
Produzione: Intermedia Film Equities LTD, Essential Films, Champion Entertainment Inc. Leading Pictures, Rgh/Lions Share Pictures, Imx Communications Inc.
Distribuzione: CDI
Durata: 92'
Origine: Canada, Gran BretagnaUsa, 2002
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