Wish Upon, di John R. Leonetti

Dall’autore dello spin-off horror Annabelle, una storia di desideri e sangue coinvolgente e dalle terribili implicazioni psicologiche.

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Clare, diciassettenne dai trascorsi difficili, per il suo compleanno riceve un singolare regalo dal padre: una scatola musicale con delle strane incisioni in lingua cinese che promettono di poter esprimere sette desideri. Scettica ma curiosa la ragazza tenta la fortuna e scopre i poteri del magico scrigno che si rivelano un’arma a doppio taglio: ogni desiderio esaudito viene infatti pagato col sangue e la morte si presenta nelle persone care a Clare. La popolarità e il sogno di una vita lontana dal dolore patito diverranno la sua prigione mentale e, come i precedenti possessori di questa ‘lampada di Aladino’, ne subirà le conseguenze fatali.

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John R. Leonetti, dopo il successo di Annabelle, riprende le redini dell’horror intessendo una pellicola dall’apparenza ordinaria ma di sicuro interesse nella disposizione narrativa e scenica. E’ proprio nelle scelte registiche che si denota l’influenza di una personalità che non è certo profana nel genere: direttore della fotografia per Insidious e L’evocazione – The Conjuring di James Wan, Leonetti ne ha assimilato lo stile miscelando il proprio ingegno all’esperienza maturata sul campo. Wish Upon così diviene un film che tiene banco fin dai primi accenni mirando ad introdurci in un argomento minato della nostra psiche: i desideri e il prezzo per realizzarli. Sullo sfondo di una storia di teenagers con evoluzioni alla Final Destination, ritroviamo un degno estratto empirico dettato dal miraggio perseguito in ogni cuore umano, quella bramosia che acceca e non perdona neanche l’animo più sofferente. La giovane Clare (Joey King) non è altro che vittima di se stessa e della disperazione che cova all’interno fin da bambina: essere spettatrice del suicidio della madre e scoprire, in ultimo, il motivo di tale gesto divengono il punto centrale della rottura che ha inarcato la sua vita e quello in merito al quale in realtà non potrà mai porre rimedio. Un destino scritto e inciso nella pietra sublimato dal paradosso finale: l’illusione di avere il potere di cambiare tutto in un solo attimo, anche ad un costo terribile. Un personaggio che evolve con la vicenda, seguendo chiaroscuri talvolta indefiniti che aprono ad uno schema ben più ampio di una dimensione introspettiva dalle tonalità accese e devastanti. In un quadro composto da insuccessi sociali e famiglia alla deriva, Leonetti pone un elemento caro alla letteratura e al cinema, una lampada di Aladino maledetta e dalle vesti orientali che riverserà il suo spirito demoniaco nella ferita più profonda di chiunque ne entri in possesso.


Titolo originale: id.

Regia: John R. Leonetti
Interpreti: Joey King, Sherilyn Fenn, Elisabeth Rohm, Ryan Phillippe, Shannon Purser, Sydney Park, Ki Hong Lee, Alice Lee, Raegan Revord
Origine: USA, 2017
Durata: 90′ 
Distribuzione: Eagle Pictures

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