XV FESTIVAL DEL CINEMA AFRICANO, D'ASIA E AMERICA LATINA

Dal 14 al 20 marzo 2005 torna a Milano per il quindicesimo anno consecutivo il Festival del Cinema Africano, d'Asia e America Latina. E' il più importante appuntamento in Italia dedicato alla produzione cinematografica del sud del mondo.

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Il successo di pubblico della scorsa edizione e l'attenzione rivolta  alla sezione "Concorso lungometraggi finestre sul mondo", introdotta in programmazione l'anno scorso,  hanno spinto ad aggiungere una nuova sezione aperta ai tre continenti e dedicata ai film documentari: il "CONCORSO DOCUMENTARI "FINESTRE SUL MONDO" con una decina di documentari lungometraggi realizzati da registi d'Africa, Asia e America Latina. L'esigenza di creare una nuova sezione rivolta al documentario, nasce anche dall'attuale tendenza internazionale a rivalutare l'impatto del film documentario sul pubblico e nell'ambito della distribuzione commerciale. Il nuovo concorso ha quindi l'obiettivo di promuovere la distribuzione in Italia di documentari realizzati dai registi dei tre continenti.
Il resto della programmazione presenta in concorso lungometraggi di fiction realizzati da registi emergenti d'Africa, Asia e America Latina e brevi fiction e documentari africani. Nonché numerosi film fuori concorso della più recente produzione africana.
Tra le premières più attese del festival: Moolaadé, l'ultimo film del pioniere del cinema africano, il regista e scrittore senegalese Sembène Ousmane, pluripremiato a Cannes e diventato ormai un manifesto di denuncia della terribile pratica delle mutilazioni femminili e Sometimes in April, il coraggioso film del regista haitiano Raoul Peck – presentato a Berlino 2005 – che affronta una delle pagine più dolorose della storia contemporanea: la guerra fratricida tra tutsi e hutu.

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Tre Giurie Internazionali sono chiamate ad assegnare i premi ufficiali del Festival (Giuria Concorso Lungometraggi; Giuria Concorso Documentari "Finestre sul mondo" e Concorso Documentari e Non Fiction Africani; Giuria Concorso Cortometraggi Africani).
Della Giuria Concorso Lungometraggi faranno parte lo scrittore nigeriano Wole Soynka, premio Nobel per la letteratura,
Jean Rabinovici (Francia), membro della commissine selezionatrice della Semaine de la critique di Cannes; Luciana Castellina (Italia), Presidente EuropaCinema; il produttore svizzero Pierre Alain Meier e Bina Paul (India), direttore del Kerala Film Festival.
Il concorso presenta lungometraggi realizzati da registi d'Africa, Asia e America Latina, un'accurata selezione delle ultime produzioni di fiction provenienti dai tre continenti.
Tra i film selezionati: O Heroi, di Zezé Gamboa (Angola) ­opera prima angolana, Miglior film straniero al Sundance, racconta in modo toccante le sorti di un reduce della lunga ed estenuante guerra angolana che ha perduto una gamba. La Nuit de la Verite, di Regina Fanta Nacro (Burkina Faso), Miglior opera prima al Festival di San Sebastian, è una tragicommedia sul processo di perdono e riconciliazione ambientata in un ipotetico paese africano dove le guerre interetniche hanno dato vita ad atrocità ineffabili. O Diablo a Quatro, di Alice De Andrade (Brasile) è l'elogiatissimo esordio alla regia della figlia del grande cineasta brasiliano, padre del cinema novo, Pedro De Andrade. Turtles Can Fly, di Bahman Ghobadi (Iran) – Miglior film al Festival di San Sebastian e Premio del pubblico al Festival di Rotterdam appena conclusosi, è ­ ambientato pochi giorni prima dell'invasione americana dell'Iraq, in un campo di rifugiati curdi al confine con la Turchia, racconta la difficile esistenza dei bambini del campo che per sopravvivere disinnescano le mine inesplose per poi rivenderle.
Il concorso documentari proporrà, tra i titoli selezionati: Arafat my Brother, di Rachid Masharawi (Palestina) – presentato all'ultimo Festival di Rotterdam, un toccante ritratto del leader palestinese attraverso i ricordi del fratello Fathi Arafat; Mahaleo di Raymond Rajaonarivelo e Cesar Paès, un insolito, emotivo, ritmico viaggio in Madagascar accompagnati dalla musica dei Mahaleo, i Buena Vista Social Club dell'isola; El velo de Berta di Esteban Larrain che racconta la commovente storia di un'anziana indios cilena che ha lottato per anni da sola contro una multinazionale rifiutando di vendere la propria terra.



La sezione Concorso Documentari e Non Fiction Africani presenta brevi documentari realizzati da registi africani ed ha l'obiettivo di mostrare quanto siano interessanti le nuove tendenze del cinema africano e le sperimentazioni di un nuovo approccio al documentario e alla docu-fiction.
Nomi noti che hanno fatto e stanno facendo la storia del cinema delle Afriche (Mahamat-Saleh Haroun, presente con la prima mondiale di Kalala, Raja Amari, Sarah Maldoror) o filmmaker che, con altrettanta ostinazione, percorrono le strade della memoria e dell'incontro fra culture.
 


La sezione Concorso Cortometraggi Africani ospita una selezione accurata delle brevi fiction più recenti realizzate, in pellicola o in video,  da registi provenienti da tutta l'Africa e dalla diaspora.

 La sezione Panoramica sul Cinema Africano
propone, invece, un'ampia e significativa scelta di lungometraggi in 35mm e in video della più recente produzione africana. In particolare quest'anno saranno presentati i film provenienti dall'ultima edizione del Fespaco, il grande festival del cinema africano di Ouagadougou che ha avuto luogo a fine febbraio.


Tra i titoli già selezionati: I Love Cinema, di Ossama Fawzi (Egitto), riflessione sulla lotta della religione contro le arti in tutte le culture, attraverso la storia di un padre che impedisce al figlio di andare al cinema perché è "peccato". Ouaga Saga, di Dani Kouyaté (Burkina Faso), vivacissimo ritratto dei giovani di Ouagadougou, capitale del Burkina Faso.
 Come di consueto, verrano presentati film e documentari fuoriconcorso sull'Africa di registi non africani al fine di diffondere una conoscenza più approfondita della realtà sociale e culturale dei paesi aficani.
La sezione retrospettiva Coast to Coast by video propone la produzione video nell'Africa anglofona dalla Nigeria al Kenya ed è
dedicata  al boom della produzione di home video in Nigeria, il più grande fenomeno cinematografico africano di tutti i tempi considerando che l'industria  nigeriana dell'home video  è diventata la seconda cinematografia del mondo dopo l'India.  Nella sezione retrospettiva  sarà presentata una selezione dei più grandi successi della produzione video nigeriana, forse l'unico vero fenomeno cinematografico africano al 100%. I film in Nigeria infatti sono prodotti con finanziamenti interamente africani e sono basati sulla cultura popolare. Tra i film selezionati, ritroviamo i più grandi successi del cinema nigeriano e ghanese: la magia e la tradizione yoruba Saworoide di Tunde Kelani; il tema della magia e del sacrificio umano come mezzo estremo per realizzare i propri desideri in Living In Bondage (film in lingua Igbo, scritto e prodotto da Kenneth Nnebue che ha inaugurato nel 1992 il boom del video nigeriano); Dangerous Twins I (2004) di Tade Ogidan, uno dei film più venduti nella storia del cinema nigeriano; il film biografico sulla vita dello scrittore e attivista Ken Saro-Wiwa, Oil Village I, diretto da Kalu Anya (2001); i pericoli della vita in Europa in Mama Mia Italiana (1995) diretto da Bob Smith Jr. (uno dei pionieri del video in Ghana); il passato leggendario e mitico di Igodo: Land Of The Living Dead, diretto da Don Pedro Obaseki e Andy Amenechi (1999), che vede sette eroi attraversare una magica foresta per raggiungere il dio Amadioha e salvare così la loro comunità.
Dal Kenya arrivano invece alcuni esempi di video che cercano di imitare il successo popolare di Nollywood come Project Daddy, la ricerca scientifica di un'emancipata yuppie di Nairobi e del maschio che le darà un figlio.
In occasione della retrospettiva avrà luogo una Tavola Rotonda con alcuni tra i più importanti registi e produttori nigeriani per parlare del fenomeno del video nigeriano, dell'evoluzione e delle prospettive dell'industria dell'home video in Africa. Parteciperà alla Tavola Rotonda anche il grande scrittore nigeriano Premio Nobel, Wole Soyinka.
Le proiezioni avranno luogo in sei sale cinematografiche situate nel centro di Milano: l'Auditorium San Fedele, la
Multisala Arcobaleno, lo Spazio Oberdan, lo Gnomo Milano Cinema, l'Espace Cinéma del Centre Culturel Français.


Info:


www.coeweb.org
www.festivalcinemaafricano.org
e-mail:
festival@coeweb.org




 

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