Yossi & Jagger arriva sull'onda dei due mesi di presenza nelle sale israeliane, caso cinematografico dell'anno all'ombra della guerra perenne che occupa il territorio mediorientale. Non è il primo successo al botteghino di Eytan Fox, regista ebreo nato a New York, il cui film d'esordio Song of the Siren, commedia sulla vita dei giovani a Tel Aviv durante il primo conflitto del Golfo, nel 1994 fu campione d'incassi, aprendogli le porte della televisione per cui ha ideato e diretto la serie Florentine, ancora sull'ambiente giovanile della capitale israeliana, questa volta prima e dopo l'assassinio di Rabin. Nei film di Fox protagonisti sono sempre i giovani, con le loro storie che nascono su uno sfondo Storico definito come confermano le indiscrezioni sul prossimo Walking on Water, storia d'amore tra un tedesco figlio di nazisti e una ebrea di famiglia scampata all'olocausto, coproduzione internazionale dopo il passaggio di Yossi & Jagger all'ultima Berlinale.

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Quest'ultimo, con la storia d'amore omosessuale tra due soldati stanziati in un avamposto al confine con il Libano, si inserisce perfettamente nella linea descritta finora, tra indagini sociologiche e patos quotidiano che si intrecciano con la pesantezza della guerra immanente.

L'amore tra Yossi e Jagger nasce sotto le armi, passaggio obbligato per la gioventù israeliana; maschi e femmine ventenni che si ritrovano negli hangar al confine con il Libano a combattere un nemico invisibile, a rinunciare alla vita "normale" che si fa parole nei loro discorsi/sogni.

Yossi & Jagger è girato come un film di sottomarini, l'oppressione militare (nei ritmi quotidiani delle case come delle caserme) è condensata negli ambienti stretti del presidio, da cui si esce una volta a metà film (Yossi e Jagger che si abbandonano nella neve al loro sogno d'amore) e alla fine, quando il dolore (ma, va da sé, anche la speranza) invadono la casa del defunto Jagger.

Tutto il resto è nelle parole dei giovani soldati, ritratti "variegati" come in una serie collegiale, che intrecciano le loro passioni in questo mondo chiuso mentre cercano di "trovare la luce", come ripete la canzone di Rita, qui rifatta dalla rock star israeliana Ivri Lider.

Basato su una storia vera, sceneggiato da Avner Berenheimer, opinionista e caporedattore di "Yedioth Aharonot" uno dei maggiori quotidiani dello stato di Sharon, e prodotto da Gal Uchovski, altro caporedattore (del "Ma'ariv"), Yossi & Jagger è evidentemente un prodotto di quella parte "liberal" della società israeliana che da noi è comunemente conosciuta come "colombe"; la consapevolezza e la volontà di "affrontare tematiche" come l'omosessualità sotto le armi o la guerra permanente in cui nascono e vivono i connazionali degli autori sono esibite continuamente, lasciando il film a metà tra una fiction pedagogica e un melodramma tragico.

Titolo originale: Yossi & Yagger
Regia: Eytan Fox
Sceneggiatura: Avner Bernheimer
Fotografia: Yaron Sharf
Montaggio: Yosef Grunfeld
Musica: Ivri Leder
Scenografia: Amir Dov Pick
Costumi: Natan Elkanovich
Interpreti: Ohad Knoller (Yossi), Yehuda Levi (Jagger), Assi Cohen (Ofir), Aya Koren (Yaeli), Hani Furstenberg (Goldie), Sharon Raginiano (Colonnello), Yuval Semo (Psycho), Yaniv Moyal (Samocha)
Produzione: ICP e Lama Productions
Distribuzione: Metacinema
Durata: 65'
Origine: Israele, 2002

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