“Zero Dark Thirty”, di Kathryn Bigelow
Nerissima e violenta parabola americana sulla vendetta e sui morti invisibili della Storia. Memorabile opera ultima della Bigelow, odissea umana e visiva più fisica che psicologica, che rifonda in un colpo solo parametri drammaturgici, stilistici ed etici dello sguardo e dell’autorialità hollywoodiana di oggi e di domani

Dopo il trionfo di The Hurt Locker la regista americana torna a collaborare con lo sceneggiatore e giornalista Mark Boal, realizzando un’opera – se possibile – persino migliore della precedente. Boal recupera infatti l’impronta realistica e frammentaria di quella cronaca di guerra “serializzata” che era The Hurt Locker, affastellando indizi, informazioni, personaggi e punti di vista, sperimentando soluzioni narrative ancor più estreme nella contaminazione tra reportage e fiction e scomponendo il plot in tanti microepisodi in cui ogni personaggio sembra passare il testimone all’altro diventando protagonista della scena. Così facendo spiana la strada a una regia della Bigelow di stupefacente rigore documentaristico, antispettacolare, dettagliatissima per sfumature, dilatazione della suspense e movimenti interni. Ne viene fuori un’odissea umana e visiva più fisica che psicologica – memorabile l’interpretazione di Jessica Chastain/Maya proprio perché “senza passato”, totalmente devota a un tempo presente inchiodato nell’azione passiva e incessante di un’ossessione quasi allucinatoria – estremamente audace per come riflette sull’invisibilità (e conseguente sacralità) dell’immagine Bin Laden. Un’opera complessa Zero Dark Thirty, carica di dettagli che feriscono l’anima e rimangono nella memoria: il pianto incessante dei bambini islamici durante il raid finale dei navy seals, quello liberatorio di Maya che chiude il film, il pedinamento telefonico di Edgar Ramirez nel caos del mercato pakistano, l'esplosione del kamikaze in campo lungo, tutta l'ultima parte che da sola rivoluziona il modello del cinema bellico contemporaneo. Uno dei film dell'anno, senza dubbio. Forse di più.
Titolo originale: Id.
Regia: Kathryn Bigelow
Interpreti: Jessica Chastain, Jason Clarke, Joel Edgerton, James Gandolfini, Jennifer Ehle, Mark Strong, Kyle Chandler, Stephen Dillane, Reda Kateb, Chris Pratt, Mark Valley, Mark Duplass, Harold Perrineau, John Barrowman
Origine: USA, 2012
Distribuzione: Universal Pictures
Duarata: 157'
Non dell'anno ma del decennio caro Valeri. Capolavoro assoluto
Ammiro il tentativo supremo del recensore per cercare di rendere appetibile una cosa che, per dirla alla Bastianich, non la fare mangiare al mio cane…..un pluaso al recensore, una pernacchia alla Bigelow e al suo produttore-mentore.