A pochi giorni dall’uscita del film 12 Anni schiavo (sette nomination ai Golden Globe e vincitore di quello per il Miglior Film drammatico) il regista Steve McQueen racconta la sua esperienza personale, partendo dall’approccio all’omonima biografia del protagonista Solomon Northup fino ad arrivare alla realizzazione della trasposizione cinematografica. La storia (vera) raccontata è quella di Solomon Northup (Chiwetel Ejiofor), un afroamericano nato libero nel nord dello stato di New York, che nel 1841 venne rapito e venduto come schiavo. Costretto ad ogni tipo di sevizia e atrocità (perpetrate soprattutto dal malvagio mercante di schiavi interpretato da Michael Fassbender) il protagonista di quest’incredibile farà di tutto per sopravvivere. Ma proprio nel momento in cui il suo destino sembra inesorabilmente segnato, l’incontro con un abolizionista canadese (Brad Pitt) riuscirà a cambiare il corso della sua vita.

Il tema principale è che «Attraverso la speranza, l’amore, la fede, e l’umanità si può sopravvivere a qualsiasi cosa» spiega il regista di Shame in questa intervista, che si è avvalso di brillati professionisti nel cast tecnico come la costumista Patricia Norris. A lei va il merito di aver contribuito, anche attraverso l’utilizzo di vestiti realmente indossati dagli schiavi, alla messa in scena filmica di quest’incredibile storia. Al 15 gennaio 2014, il film ha guadagnato un totale di $51,747,653 e nei soli Stati Uniti ha debuttato incassando nel weekend $923,715 su 19 schermi. Il weekend successivo, il film entra nella top ten dopo aver raggiunto i 123 schermi riscuotendo altri $2.1 milioni. Al terzo weekend è salito $4.6 milioni in 410 locations. In Italia si aspetta l'uscita del 20 febbraio.