BERLINALE 64 – American Hustle. David O. Russell, Christian Bale e Bradley Cooper per Berlinale Special Gala
Arriva alla Berlinale la parte maschile di American Hustle. In occasione della serata di gala di questa sera per la Berlinale Special che ha luogo dalle 21 al Friedrichstadt-Palast, vengono a parlare del film il regista con i due protagonisti maschili. Mancano invece Amy Adams e Jennifer Lawrence. E il cineasta statunitense, inaspettatamente, parla a cuore aperto
Arriva alla Berlinale la parte maschile di American Hustle. In occasione della serata di gala di questa sera per la Berlinale Special che ha luogo dalle 21 al Friedrichstadt-Palast, vengono a parlare del film il regista David O. Russell con i due protagonisti maschili Christian Bale e Bradley Cooper e il produttore Charles Roven. Del gruppo manca solo Jeremy Renner mentre la parte femminile, formata da Amy Adams e Jennifer Lawrence, è assente.
Sembra una presentazione di rito, ma improvvisamente Russell, che proprio qui nel 1999 aveva portato Three Kings, parla a cuore aperto: "Sono divorziato, ho un figlio bipolare e mi devo occupare di lui. Il cinema mi ha salvato la vita spesso. E’ come se ogni volta mi da delle pillole e in qualche modo ‘ti salva la vita’. Si può ridere e piangere insieme come in American Hustle.
E Bradley Cooper schiva con eleganza la domanda su Jennifer Lawrence: "Ho già avuto l’occasione di lavorarci insieme e ha delle capacità straordinarie per una ragazza della sua età. E’ molto naturale ed è facile lavorare con lei. Per questo abbiamo fatto tre film insieme (oltre i due con Russell anche quello con Susanne Bier). In American Hustle non abbiamo molte scene insieme, le ha di più Christian".
Che tipo di mondo è quello rappresentato in American Hustle?
David O. Russell: Non ci interessava mostrare delle persone ciniche che ingannano il mondo ma invece far emergere la loro umanità.
Christian Bale: Generalmente le persone pensano a questo tipi di personaggi come persone vanitose ma in realtà non lo sono.
Christian Bale, molti personaggi da lei interpretati sembrano avere una doppia vita
Christian Bale: Non si può parlare di schizofrenia perché li ci sono delle allucinazioni. Diciamo che sono delle persone ambigue. Non sono io che cerco questi ruoli ma ci sono nella vita di tutti i giorni. David poi, più che ai personaggi, s’interessa alle qualità umane
David O. Russell: Il suo personaggio ama due donne e in questo modo è sincero. Ciò che conta è come lui ama ed è questo che lo rende affascinante.
Christian Bale: Si lui è romantico e adora le due donne.
Il film ha 10 nomination all'Oscar e ci siete anche voi tre
David O. Russell: Non sono io che ho dato e che do agli attori la possibilità di vincere l’Oscar, ma anzi ho avuto il privilegio di dirigerli. Questo è il mio lavoro. Io ho scritto e parlo per loro. Christian ha creato un personaggio fenomenale, anche quello interpretato in The Fighter si ama nella vita di tutti i giorni. Per American Hustle volevo un attore vorace per il ruolo di Bale perché la sua interpretazione doveva venire dal cuore. Anche Bradley è magnetico per come cattura la macchina da presa. Ciò che conta più di tutto per me è la confidenza. Ho due fasi nella mia carriera, ho fatto film differenti. Poi più si fanno i film più si sente la pressione perché si devono fare buoni.
Christian Bale: Il regista bravo permette all’attore di recitare bene. Ci sono molte possibilità diverse quando si recita con David. La sceneggiatura era già perfetta di suo, ma poi c’è da parte di David una complicità, un clima ideale creato sul set e un margine di manovra notevole. E' vicinissimo agli attori sul set, proprio per sentire il clima.
Bradley Cooper: Non si ha mai l’impressione di essere soli con lui. E’ una lavorazione molto viva e magica quella che si fa con David e ci da modo di esprimerci anche a livello personale.
In che genere potrebbe rientrare questo film?
Christian Bale: E’ difficile mettere questo film in una categoria. E’ dramma, tragedia, ma anche commedia. Gli aspetti fisici poi hanno un’importanza determinante
David O. Russell: Comunque ci sono state anche un po' di variazioni nella sceneggiatura.