#Cannes2019 – Al via aspettando Sylvester Stallone e Alain Delon

Ultime anticipazioni dalla Croisette: omaggio a Sly e Rambo, Palma d’Oro Onoraria per Alain Delon, Rithy Panh presidente della Caméra d’Or, Claire Denis a Cinéfondation, Toledano/Nakache a chiudere

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Dopo le numerose notizie riguardanti i film in concorso, compresi quelli delle sezioni collaterali Quinzane e Semaine, arrivano le ultime news sulla 72esima edizione del Festival di Cannes, a un passo dall’inizio ufficiale della manifestazione (14-25 maggio), che sarà aperta dall’atteso The dead don’t die di Jim Jarmush.

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Tra i vari Tarantino, Gaspar Noé, Bellocchio e Almodóvar, alla Croisette si vedrà anche l’imponente figura di Sylvester Stallone e del suo iconico Rambo. Al primo indimenticato capitolo della saga, Rambo (First Blood in originale, come il romanzo di David Morrell da cui è tratto) di Ted Kotcheff, il Festival ha infatti deciso di dedicare una proiezione speciale in versione restaurata in 4k al Grand Théâtre Lumière il 24 maggio. L’evento sarà presentato dallo stesso Sly, omaggiato con un video montaggio della sua carriera di attore, regista, sceneggiatore e produttore, durante il quale mostrerà al pubblico anche le prime immagini di Rambo V – Last Blood, da poco finito di girare.

La Palma d’Oro Onoraria di quest’anno, invece, toccherà all’attore Alain Delon, vera leggenda francese in patria per le sue storiche collaborazioni con René Clément e Jean-Pierre Melville, ma legatissimo anche al nostro cinema, quello di Luchino Visconti su tutti, con ruoli memorabili come Rocco di Rocco e i suoi fratelli o il principe Tancredi di Il Gattopardo (Palma d’Oro  per il miglior film alla 16esima edizione di Cannes del 1963). Riconoscimento, quindi, che torna ad essere assegnato a un attore, con Delon che entrerà nella ristretta cerchia degli interpreti insigniti della Palme d’honneur d’interprétation, come Jeanne Moreau, Catherine Deneuve, Jane Fonda, Jean-Paul Belmondo e Jean-Pierre Léaud.

A presiedere la giuria della Caméra d’Or, il premio assegnato alla migliore opera prima tra le 22 presenti in tutte le sezioni ufficiali (ossia sia il concorso e Un Certain Regard, sia Quinzane e Semaine), sarà il regista Rithy Panh, proprio lui che nel 2013 ha vinto il premio Un Certain Regard per il suo documentario The Missing Picture, primo film cambogiano ad ottenere una nomination all’Oscar (per il miglior film straniero). “Sono felice di tornare a Cannes per presiedere alla Caméra d’or Jury quest’anno – ha affermato in merito lo stesso regista – Ricordo la mia prima volta in concorso al Festival di Cannes nel 1994 con The Rice People. Ricordo l’orgoglio, la fede, l’entusiasmo che ho provato durante la realizzazione del film. Le riprese in Cambogia che stava tornando alla pace, il lavoro con una crew cambogiana, fare un film in lingua khmer… ma nulla avrebbe potuto fermarmi! La bandiera cambogiana svolazzava sopra la Croisette… dopo un genocidio e due decenni di guerra, quel pezzo di stoffa colorata, trovato in un mercato a Phnom Penh, si agitava nel vento e io mi dicevo: ‘Non siamo morti, abbiamo raggiunto qualcosa’. Non vedo l’ora di scoprire queste opere prime“.

Dopo aver presentato per quattro volte altrettanti suoi film sulla Croisette, Claire Denis presiede invece la giuria dedicata al concorso di cortometraggi e a Cinéfondation, la sezione riservata ai lavori degli studenti delle scuole di cinema. Con lei Stacy Martin, Eran Kolirin, Panos Koutras, Cătălin Mitulescu.

L’ultima proiezione (ossia Last Screening, come è stato rinominato, quest’anno, il “film di chiusura”) della 72esima edizione, sarà infine la nuova opera di Olivier Nakache e Eric ToledanoThe Specials, con Vincent Cassel e Reda Kateb, programmata per l’appunto sabato 25 maggio, ultimo giorno della rassegna che come l’anno scorso si chiuderà di sabato e non più di domenica (com’era, invece, da tradizione). Rinominando il film di chiusura “Last Screening“, il Festival di Cannes intende riconnettersi con la sua tradizione di proiezioni finali, come è avvenuto con le memorabili serate in cui è stato proiettato E.T. di Steven Spielberg, Thelma e Louise di Ridley Scott nel 1991 o ancora L’uomo che uccise Don Chisciotte di Terry Gilliam l’anno passato.

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