È stata presentata questa mattina in anteprima presso la Casa del Cinema di Roma la tragicommedia diretta da Alessandro Valori Come saltano i pesci, con Simone Riccioni, Marianna Di Martino, Brenno Placido, Giorgio Colangeli, Maria Amelia Monti e Maria Paola Rosini, tutti presenti all’incontro, mentre a mancare era l’altro protagonista, Biagio Izzo. Il film uscirà al cinema il 31 marzo. 

“Con il mio film volevo affrontare temi importanti utilizzando uno stile che avesse l’andamento della vita. Per questo vedendo Come saltano i pesci in alcuni momenti ci si commuove, in altri si ride. Volevo introdurre delle sfaccettature ai momenti drammatici. In questa nostra rappresentazione di una famiglia apparentemente perfetta, che poi si rivela per quella che è, volevamo anche strappare un sorriso al pubblico”, afferma Alessandro Valori. La parola poi passa al protagonista Simone Riccioni, che è anche autore del libro dal quale è tratto il film: “Questo film è nato da un mio sogno. Dopo averlo fatto ho buttato giù dal letto Alessandro perchè l’ho chiamato nel bel mezzo della notte. L’idea era quella di una famiglia apparentemente normale che nasconde tanti scheletri nell’armadio. Questo è un film che va controcorrente, come dice il titolo. D’altronde un pesce che segue la corrente è un pesce morto, il pesce vivo è quello che va controcorrente. Dopo aver contattato Alessandro per la regia, per fortuna tutti questi splendidi attori si sono innamorati del progetto e della storia”.

L’attrice Maria Amelia Monti si è dichiarata molto contenta di fare per una volta un ruolo non comico, e piacevolmente colpita che nel cast fosse stato scelto anche Biagio Izzo. “Questo film mi piace perchè è in contro tendenza rispetto alle storie che si vedono e rivedono sempre uguali continuamente”, mentre Colangeli sottolinea un altro aspetto: “Mi piaceva l’idea di non girare a Roma. Il film è stato girato nelle Marche, ed è frutto di quel decentramento che le Film Commission vorrebbero portare avanti. Sarebbe ora che la macchina del cinema si muovesse non solo in maniera Roma-centrica”. Tra gli interventi conclusivi, quelli della giovanissima attrice Maria Paola Rossini, che scherza dicendo che ha amato fare il film anche per la bellezza degli attori protagonisti, ed a seguire parla Brenno Placido, che afferma che il suo personaggio lo ha subito interessato perchè “rappresentava una sfida, è un ruolo con molte sfumature. Abbiamo lavorato con poche risorse, ed abbiamo dovuto realizzare dei sacrifici. Questo film è l’esempio di come si possano realizzare cose belle con pochi soldi e tanto lavoro umano”.