#David2019 – Frontiera, di Alessandro di Gregorio

I colori splendenti dell’isola di Lampedusa si fanno cupi come questa storia, talmente vera da appartenere intrinsecamente a tutti noi, vicini o lontani da quei luoghi

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Frontiera, il cortometraggio di Alessandro di Gregorio, presentato in prima mondiale alla Settimana della Critica della Mostra del Cinema di Venezia 75, ha appena vinto il premio come miglior cortometraggio ai David di Donatello 2019.

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Il corto racconta la triste tragedia che in questi anni rimane di estrema attualità. La Frontiera di cui si parla è infatti Lampedusa, e le spiacevoli vicende che vi accadono a causa della migrazione clandestina. Tutto questo però lo viviamo insieme a due giovani ragazzi italiani che per motivi diversi si trovano lì e sono accomunati dallo stesso sentimento. Uno è un necroforo, al suo primo giorno di esperienza, e l’altro un sommozzatore, che per la prima volta si immerge nelle acque del Mediterraneo per recuperare dal mare i corpi dei poveri sventurati che ne sono stati risucchiati.

Di Gregorio ci fa vivere l’esperienza mostrandoci le reazioni, le sensazioni di questi ragazzi che in queste circostanze, per la prima volta, assaggiano l’amaro della vita e grazie a questo perdono la propria innocenza. Il mare, terzo protagonista della vicenda, appare come un carnefice, un antagonista, che estremamente piatto e placido vorrebbe attirarci a lui, ma allo stesso tempo in questa sua calma sembra nascondere una terribile inquietudine.

Non servono parole, le immagini bastano a trasmetterci tutto ciò che il regista vuole comunicarci. I colori splendenti dell’isola siciliana si fanno cupi come questa storia, talmente vera da appartenere intrinsecamente a tutti noi, vicini o lontani da quei luoghi.

I ragazzi vivono la circostanza in modi diversi e nonostante tutta quella morte e quella sofferenza, scelgono sempre di tornare alla vita.

Il cortometraggio è disponibile su RaiPlay.

 

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