È morto Ed Piskor, creatore di Hip Hop Family Tree

Il fumettista statunitense si è tolto la vita lo scorso1° aprile. Era stato accusato da diverse donne di molestie e comportamenti inappropriati

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Ed Piskor, noto fumettista statunitense, si è spento a 41 anni, togliendosi la vita, lo scorso 1° aprile. La morte sarebbe avvenuta pochi giorni dopo diverse accuse mosse nei suoi confronti per molestie e comportamenti inappropriati da parte di alcune donne attraverso i social.

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Ed Piskor ha raggiunto la fama grazie al suo Hip Hop Family Tree, una raccolta di fumetti che ripercorrono dettagliatamente la storia dell’hip-hop a partire dagli anni ’70. È entrato nel mainstream nel 2018, con l’uscita di X-Men: Grand Design, una rivisitazione in tre volumi dell’intera storia degli X-Men, con alcuni retcon e revisioni.

La conferma della morte è arrivata dalla sorella attraverso un post pubblico su Facebook. Ed Piskor ha condiviso sullo stesso social una lunga lettera d’addio, dichiarandosi innocente. Piskor scrive, accusando chi lo avrebbe spinto al suicidio, di essere stato “ucciso dai bulli di Internet” riferendosi con ogni probabilità alla gogna scatenatasi nei suoi confronti a seguito delle accuse di molestia. Nella stessa lettera, inoltre, il fumettista si dichiara innocente, scusandosi per i suoi comportamenti.

La fumettista Molly Dwyer, nota anche con il nome d’arte Sydgoblin, ha accusato Piskor lo scorso 24 marzo di averla adescata su Instagram quando lei era ancora minorenne. Ed Piskor l’avrebbe contattata via chat, chiedendole di incontrarsi a Pittsburgh. Poi anche altre donne si sono fatte avanti pubblicamente attraverso post sui social. Anche se in seguito alcuni di questi sono stati rimossi, The Beat li ha riportati integralmente.

A seguito delle accuse il fumettista e amico Jim Rugg, con il quale conduceva il podcast Cartoonist Kayfabe sul mondo dei fumetti (il canale YouTube conta oltre 90.000 iscritti), ha preso le distanze spiegando su Instagram che “alla luce delle scioccanti rivelazioni di quest’ultima settimana, ritengo necessario rivalutare le mie collaborazioni professionali per assicurarmi che siano in linea con i miei valori di rispetto e integrità. Pertanto, ho interrotto il mio rapporto di lavoro con Ed Piskor.”

Anche una mostra a lui dedicata prevista il 6 aprile prossimo alla 707 Penn Gallery di Pittsburgh, dove l’autore ha vissuto, è stata rinviata a tempo indeterminato.

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