Il regista George Lucas ha appoggiato l’amministratore delegato di Walt Disney, Bob Iger, nell’aspra battaglia contro il consiglio di amministrazione che vorrebbe una propria rappresentanza (nello specifico quelli che fanno capo alla Trian Partners del magnate Nelson Peltz e al fondo di investimenti Blackwells Capital), giudicando economicamente insufficiente il suo operato. Lucas ha ricevuto 37,1 milioni di azioni Disney a seguito dell’acquisto (per 4,05 miliardi di dollari) del suo studio Lucasfilm nel 2012. Ad oggi è il maggiore azionista individuale della società, secondo la CNBC.

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“Ho piena fiducia nel potere della Disney e nell’esperienza di Bob nel generare valore a lungo termine. Ho votato tutte le mie azioni per i 12 direttori della Disney e invito gli altri azionisti a fare lo stesso,” ha dichiarato Lucas a Reuters. Il regista è intervenuto il giorno seguente che Disney ha ricevuto l’approvazione dalla società di consulenza Glass Lewis, esortando gli azionisti a ri-eleggere tutti i direttori della società.

La relazione di Lucas con l’amministratore delegato Bob Iger risale ai tempi in cui quest’ultimo dirigeva la ABC Entertainment. Lui diede il via libera alla serie televisiva Le cronache del giovane Indiana Jones. Iger, nella sua autobiografia The Ride of a Lifetime, racconta che è stato grazie a quella relazione che riuscì ad avvicinare Lucas, convincendolo infine a vendere la sua azienda.

“Creare la magia non è cosa da dilettanti. Quando ho venduto la Lucasfilm poco più di dieci anni fa, sono stato felice di diventare un azionista della Disney grazie alla mia ammirazione di lunga data per il suo marchio iconico e per la leadership di Bob Iger“, ha detto Lucas. “Quando Bob è tornato in azienda in un momento difficile, mi sono sentito sollevato. Nessuno conosce la Disney meglio di lui“. Iger è tornato alla Disney nel novembre 2022, dopo il breve e tumultuoso mandato del CEO Bob Chapek.

Disney e Bob Iger hanno accolto il sostegno di figure di spicco ben note ai singoli investitori. I nipoti dei fondatori della Disney, Roy e Walt Disney, il mese scorso hanno sostenuto pubblicamente Iger e il consiglio di amministrazione, definendo gli investitori attivisti “lupi travestiti da pecore” in attesa di fare a pezzi l’azienda.”

Il Trian Fund Management di Peltz sostiene che la Disney è stata lenta nell’adottare i dovuti aggiornamenti nel campo dello streaming, con una pianificazione di successione pasticciata, creando un presunto “vuoto di leadership”, avendo perso la sua scintilla creativa.

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