Il metodo David Fincher
Il regista si racconta a Daily Wired
In una lunga intervista rilasciata a Daily Wired, David Fincher – solitamente poco avvezzo a raccontarsi pubblicamente – ha rilasciato interessanti dichiarazioni sulla sua opera e sul suo metodo di lavoro. Molta attenzione è stata ovviamente rivolta all'ultimo film realizzato da Fincher, quel Millennium – Uomini che odiano le donne tratto dal best seller di Stieg Larsson e remake del film di Niels Oplev con Noomi Rapace, che esce oggi nelle sale italiane.
A quanto pare una delle scene più importanti del film – un omicidio vicino a un molo – alla fine delle riprese è stata ricostruita per intero a Los Angeles dopo che sul set svedese (il film è infatti ambientato e realizzato in Svezia) i numerosi ciak girati non avevano soddisfatto l'autore di Zodiac. Un indice della sua meticolosità che, a quanto pare, lo porta sesso a girare uno stesso ciak più di 50 volte. "Ogni film è un'esperienza durissima. E' come andare in guerra" confessa il regista che, a 49 anni, è al suo nono film dopk aver lavorato per anni come regista spot e videoclip.
Un progetto, quello di Millennium, certamente adatto per la poetica fincheriana e che il regista americano ha preteso fosse realizzato in Svezia. "Cerco di scegliere storie che non siano una rifrittura di cose che ho già fatto”, spiega Fincher. “ Ma mi piaceva l’idea di queste due persone che si muovono in un mondo bizzarro lontano migliaia di chilometri. Per me era più interessante questo che non il dire: 'Toh, guarda, altre depravazioni'".
Per leggere l'intervista intera cliccare qui.