"La classe – Entre les murs", di Laurent Cantet
Il regista adatta il libro di François Bégaudeau che ha riportato su carta la sua esperienza come professore e si confronta con un cinema magari più vicino alle prime commedie politiche di Robert Guédiguian. Cantet dimostra dimestichezza e agilità stilistica tra docu-film e formato fiction che tanto ricorda i fratelli Dardenne, senza pero’ farsi “schiacciare” dalla macchina da presa. Palma d’Oro al Festival di Cannes
Non si eccede a giocare sui piani stretti e sul dialogo serrato, sui movimenti “sporchi” di macchina, ma piuttosto sulla spontaneità attoriale (quasi tutti gli interpreti sono dilettanti) e sulla capacità di abitare la distanza. Condividere il gergo, l’immaginario, i valori dei sobborghi, il rap della lingua parlata che scandisce il tempo e misura lo spazio. Uscire dai propri linguaggi, dai propri gesti; uscire da se stessi e andare verso un altro linguaggio, altri gesti, altri mondi. I giovani al di qua del muro sono di una periferia appendice, di un filtro della catena esistenziale, di un incrocio estasiante. La periferia è una polveriera, un laboratorio di esperimenti e di riscatto contro chi negozia sicurezza con la libertà. La periferia è una dimora, uno stadio divoratore: non un limbo, un non-luogo desertificato e scorporante. Periferie con ancora un centro e con ancora un senso della propria identità. La piazzetta della ricreazione diventa ancora centro di una rappresentazione teatrale, luogo d’incontro/scontro, di aggregazione/disgregazione. Scoprire che lo schermo protettivo, di sbarramento, è saltato tra la metropoli e la sua realtà suburbana e che è stato rimpiazzato da un infinito quanto inattaccabile ritmo tribale dove il cinema si sente e si subisce. E’ complicato immaginare questo film doppiato, ma la speranza è quella di poterlo vedere presto anche in Italia, per la sua forza di essere anche un’opera trasversale che concilia cinema e TV, per riuscire a condensare la portata pedagogica con il trasporto visivo delle sue facce, i suoi occhi, le sue passioni. Semmai ci piacerebbe vederlo “sdoppiato”, nel senso di poter evidenziare, all’interno comunque della sua drammatizzazione, una certa autoironia di fondo e la sua teatralizzazione che segnano con una distanza rispettosa e dignitosa ciò che sfugge dalla e della scrittura. Cantet oscilla tra tragico e comico, alludendo mai precisamente all’uno e all’altro, ma semplicemente con ciò che sfugge, con ciò che la macchina da presa rimanda.
Titolo originale: Entre les mur
Regia: Laurent Cantet
Interpreti: François Bégaudeau, Passim Amraby, Laura Baquela, Cherif Bounaidja Rachidi, Juliette Demaille, Dalla Doucoure
Distribuzione: Mikado
Durata:
Origine: Francia, 2008