Paul Schrader + Bret Easton Ellis, trailer d'epoca per The Canyons

Un thriller degli anni'70. Un mélo girato nei '50, e in arrivo, una commedia degli anni '30: con i teaser trailer, la campagna promozionale che va "indietro nel tempo" per The Canyons, diretto da Paul Schrader e scritto da Bret Easton Ellis, svela il suo obiettivo: prendersi più o meno velatamente gioco delle dinamiche del sistema hollywoodiano, in parte aggirate con il finanziamento dal basso su Kickstarter.
Ma al di là del valore del film, di cui potremo dire solo dopo averlo visto, dietro questa campagna c'è anche una scelta precisa, il gioco sui generi: tanto che Paul Schrader in persona sente il bisogno di precisarlo, e parla direttamente con il suo pubblico dal suo cellulare sulla pagina Facebook del film.
"Posso assicurarvi che io e Bret siamo orgogliosi di questo film, che riflette la nostra sensibilità. Abbiamo usato la formula del crowdsourcing e le potenzialità dei social media per giocare con la possibilità di più versioni alternative di The Canyons in epoche diverse. Attualmente sto lavorando su un teaser che presenta il film come una screwball comedy degli anni '30. Poi potrebbero esserci un cliffhanger come nelle serie tv, o magari una meditazione artistica alla Béla Tarr. O credete che dovremmo smettere di giocare e comportarci come adulti?"
Quanto a Bret Easton Ellis, scrittore di culto (che ultimamente è uscito dal cuore di molti per la sua uscita infelice sul collega scomparso David Foster Wallace) per ora risponde alle critiche semplicemente con dei fuck, cosa che non stupisce più di tanto per chi segue il suo Twitter, dove nel giro di poche ore si susseguono affermazioni sempre drastiche e spesso contraddittorie.
Ecco alcuni esempi in ordine sparso dopo la battuta su Amour (che però ammette essere tra i film migliori dell'autunno): Control è il miglior biopic musicale mai girato, Magic Mike è il miglior film americano del 2012 – tra i migliori anche Il ragazzo con la bicicletta, Prometheus e Chronicle – Beasts of the Southern Wild, The Master e Moonrise Kingdom sono sopravvalutati – anche se l'ultimo, visto la seconda volta, è meglio – il più grande, il più divertente, triste e complicato film americano sulle donne mai girato è Carrie di Brian De Palma, Breaking Bad fa schifo, e così via.
Descritto come un noir contemporaneo, ambientato a Los Angeles, The Canyons segue la vita di un gruppo di ventenni di Los Angeles, le loro ossessioni sessuali, le paranoie, la sete di potere, le ambizioni. Tutto ciò sfocerà in "crudeli giochi psicologici, e infine nella violenza".
Brendan Canning dei Broken Social Scene cura la colonna sonora, e Gus Van Sant è nel cast, nei panni del dr. Campbell.