POLEMICHE – Deadline ITALIA: Il Premio Solinas CONTRO Sentieri selvaggi?

Giorgio Gosetti ci fa lezione di giornalismo senza conoscere i fatti, i responsabili del Premio Solinas invece di intervenire nel dibattito – come da noi sollecitati con email e al telefono più volte – ci mandano lettere minacciose dagli avvocati.

Tutto questo per aver dato spazio a una protesta già PUBBLICA sul Forum dello stesso Premio Solinas.

Al di là dagli isterismi, assolutamente fuori luogo, basterebbero solo delle risposte ai tanti partecipanti al Concorso che hanno diritto di sapere che il Premio è pulito. Noi lo crediamo – e continuiamo a dire agli allievi della nostra Scuola di Cinema di partecipare fiduciosi al Solinas – ma riteniamo un dovere di chi organizza rispondere. E civilmente.

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Quando un organo di stampa indipendente, invece di ricevere una dichiarazione richiesta più volte, si vede recapitare una diffida da parte degli avvocati, qualcosa non va… Istintivamente, forse perché siamo innamorati delle figure dei giornalisti coraggiosi alla Humphrey Bogart de L’ultima minaccia, ci verrebbe da replicare “E’ Internet, bellezza! E tu non puoi farci niente. Niente!”.

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Come dire? Dovremo essere quasi “onorati” di ricevere, finalmente, un attacco legale da qualcuno. Di solito quando si usano gli avvocati contro la stampa vuol dire che quel giornalista ha fatto il suo dovere, ovvero ha detto, raccontato, qualcosa che non andava raccontato. Se la cosa è molto seria succede quello che sta succedendo a Roberto Saviano, ovvero le minacce di morte (e curiosamente, per ironia della sorte, proprio Saviano è tra i giurati del Premio Solinas!). Altrimenti, per una piccola testata indipendente come Sentieri selvaggi, forse è sufficiente mettere paura con la sfilza di avvocati e la minaccia di agire legalmente contro di noi per “risarcimento danni”…

 

Francamente ci sembra tutto piuttosto isterico e fuori contesto. Come se non si leggesse attentamente quello che qualcuno scrive e si agisse, così, d’impulso. Ed è questo uso “improprio” dei mezzi di comunicazione ad aver scatenato la polemica.

Ma andiamo con ordine, così rispondiamo anche al giurato Giorgio Gosetti, che almeno non ci ha fatto scrivere dai suoi avvocati, ma che ci fa una lezione di giornalismo senza conoscere, realmente, la sequenza dei fatti. E questa è la prima regola: la conoscenza dei fatti.

 

Dunque: Sentieri selvaggi non sta sostenendo che Il Premio Solinas e la Fandango stiano in combutta tra di loro e decidano e si spartiscano i vincitori del Premio.

Al contrario, AL CONTRARIO, abbiamo scritto: Stimiamo e apprezziamo, come tutti del resto, la serietà di questo premio, e dei suoi organizzatori, Francesca Solinas in primis.

Detto questo non possiamo non trovare, giornalisticamente, interessante e, forse, inquietante, il dibattito che  – letteralmente – è esploso sul Forum del sito del Solinas. “ e ancora Ma, pur convinti della sostanziale innocenza alle accuse lanciate agli organizzatori del Solinas, che forse sono rei di una “colpevolezza involontaria” (come si compone oggi una giuria che sia assolutamente imparziale e al di sopra delle parti? Come si puo’ evitare che la propria reputazione e serietà venga messa in discussione dalla somma di “coincidenze”?), questo dibattito è interessante…”

 

Sentieri selvaggi non solo non ha cavalcato la denuncia (forse avrebbe dovuto?) e neppure, come dice Gosetti, è rimasto super partes nella sua “britannica oggettività”. Al contrario abbiamo detto la nostra opinione in merito, pur non essendo certo parte in causa. Ma altresì abbiamo sollevato (scoperchiato?) il problema non per aver ricevuto una “lettera anonima”, ma perché quella lettera era il risultato di un dibattito PUBBLICO che da giorni imperversava sul Forum del Premio Solinas.  E’ in questo Forum che decine di utenti e partecipanti al Concorso, in forme e toni diversi, hanno contestato esplicitamente la gestione del Premio di quest’anno, attraverso due elementi importanti, anche se “diversamente probanti”.

Il primo elemento messo in discussione dagli utenti del Forum era l’anonimato delle opere presentate. Il secondo elemento, era il fatto che diversi dei giurati e più o meno tutti i finalisti avessero avuto a che fare con la Fandango.

Ora, se la Direzione del Premio avesse risposto in maniera composta a queste legittime questioni, probabilmente la cosa sarebbe finita lì. Invece l’assoluta inadeguatezza dell’uso del mezzo “forum di rete”, con risposte impulsive e a volte addirittura offensive, non ha fatto altro che alimentare la polemica.

E’ interessante sia giornalisticamente che, per certi versi, sociologicamente, la lettura attenta delle pagine del Forum. Perché si vede come la questione cresca lentamente ma inesorabilmente, e ogni volta quasi esponenzialmente quando la Direzione non risponde alle domande ma reagisce in maniera stizzita, polemica e, a tratti, arrogante.

Questo è per noi l’unico elemento, davvero negativo, sul quale onestamente non siamo assolutamente d’accordo con gli organizzatori del Premio. Se si apre un Forum e si accetta l’anonimato dei partecipanti non si può non accettarne fino in fondo le conseguenze. Inoltre, se su un Forum chiunque può accusare e infangare e magari anche insultare (ma non ci sembra sia accaduto) questo non può mai essere permesso a chi gestisce il Forum stesso, che dovrebbe avere al contrario una funzione di Garante.

Insomma: è bello avere la possibilità di utilizzare la rete, ma forse bisogna anche conoscerne i meccanismi. I Forum portano dibattiti e tanti lettori, ma anche tanti altri problemi. E questi problemi bisogna conoscerli e governarli. Non si può giocare con la comunicazione.

 

Detto questo, ribadiamo le nostre convinzioni (anche se un po’ smorzate dal “legittimo sospetto” che la reazione isterica ci stimolerebbe…): NON riteniamo che qualcuno stia imbrogliando e che Fandango e Solinas stiano spartendosi i vincitori del Premio. Ma non solo per la fiducia che nutriamo verso i giurati e verso il Solinas e la Fandango. Ma anche perché riteniamo che non avrebbe molto senso. E che avere degli amici in Facebook per fortuna ancora non costituisce un  reato…

 

Questo però’ non toglie nulla al fatto che:

1. Perché prendersela con Sentieri selvaggi e minacciare azioni legali?

2. Perché non rispondere seriamente ai quesiti posti dagli utenti del Forum (che prevalentemente sono partecipanti al Concorso)?

 

Non si sta nella rete (e nel mondo?) senza riconoscere l’importanza del feedback. Se la si sottovaluta il rischio è di trasformare una semplice “voce”, magari una pura “maldicenza” in un “sentito dire” che, se gira nel web – che è fatto di persone e corpi reali – ti torna indietro come un boomerang e ti fa a pezzi. E allora la qualità del tuo lavoro rischia di non bastare più.

 

Allora, gentili amici del Solinas, perché non fate come il giurato Gosetti, e rispondete, non a noi ma ai vostri utenti e partecipanti al Concorso?

 

Sarebbe stato sufficiente dire, ufficialmente: la questione dell’anonimato va ridiscussa e il fatto che tutti hanno lavorato con Fandango una mera coincidenza.

E non parlare di denunce poliziesche e mettere in mezzo gli avvocati.

Che tristezza.

 

 

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