Belle & Sebastien, di Nicolas Vanier


Nella trasposizione cinematografica di Belle & Sebastien, tratta della celebre serie firmata da Cécile Aubry, Vanier non si limita a raccontare la storia originale ma la modifica e arricchisce, prendendone spunto per dare vita ad una sua nuova e personale versione dove, l'aspetto maggiormente interessante, è da ascrivere alle inquadrature del paesaggio che rivelano il passato documentarista del regista

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Presentato fuori concorso al Festival Internazionale del Film di Roma, nella rassegna Alice nella città, Belle & Sebastien, è la trasposizione cinematografica della serie creata, negli anni '60, da Cécile Aubry, talmente celebre e popolare da ispirare, vent'anni dopo, anche un'anime prodotto dalla giapponese MK Company. Il film di Nicolas Vanier non si limita a raccontare la storia originale ma la modifica e arricchisce, rielaborando dunque la materia e prendendone spunto per dare vita ad una sua nuova e personale versione. Al centro della storia c'è però sempre il forte legame d'amicizia che lega Sebastien, piccolo orfano che vive con il nonno in un villaggio alpino, e Belle, grande cane dei Pirenei, ingiustamente accusata di essere l'artefice della strage di pecore che ha colpito la piccola comunità che riuscirà, grazie alla costanza e l'amore di Sebastien a riscattare la sua immagine negativa agli occhi dei pastori e della comunità, ciechi difronte a paure e preconcetti radicati in loro. A fare da sfondo a questo legame vi è lo spettro della Seconda guerra mondiale che non risparmia neanche gli abitanti del villaggio, sospettati, a ragione, dalle SS di nascondere famiglie ebree per aiutarle a raggiungere la Svizzera.

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L'aspetto sicuramente più interessante della pellicola è il taglio documentaristico dato alle inquadrature da Vanier. La sua passione per la natura unita al suo passato da documentarista (Il Grande Nord) conferiscono alla montagna un ruolo chiave e la scelta dell'ambientazione storica è un'abile mossa da parte del regista che ne può sfruttare al meglio la dimensione avventurosa e rischiosa nella fuga degli ebrei dall'odio nazista. La volontà di filmarla durante il cambiare delle stagioni, per mostrare allo spettatore le sue svariate sfaccettature e la sua forza sia positiva che distruttrice, avvertita e vissuta da Sebastien stesso, è uno dei punti a favore di Vanier che si perde invece nella costruzione della storia, a tratti quasi disinteressata ad approfondire le motivazioni che muovono i personaggi principali. La versione di Belle & Sebastien nelle intenzioni di Vanier è il racconto del percorso formativo del protagonista che si scontra con la realtà adulta, priva della limpidezza dei suoi occhi di bambino e offuscata da pregiudizi e paure.

 

 

Titolo originale: id.
Regia: Nicolas Vanier

Interpreti: Félix Bossuet, Tchéky Karyo, Margaux Chatelier, Dimitri Storoge, Andreas Pietschmann, Urbain Cancelier

Distribuzione: Notorius
Origine:
 Francia, 2013

Durata: 98'

 

 

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