#Berlinale2016 – Dal documentario e la pièce teatrale. Incontro con Danis Tanović

Il regista bosniaco, che aveva vinto il Gran Premio della Giuria con An Episode in the Life of a Iron Picker, ritorna alla Berlinale con Death in Sarajevo, tratto dalla pièce di Bernard-Henri Lévy

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Aveva vinto il Gran Premio della Giuria e l’Orso d’Argento per il miglior attore (Nazif Mujic) nel 2013 per An Episode in the Life of a Iron Picker. E, a distanza di tre anni, il regista bosniaco Danis Tanović ritorna alla Berlinale con il suo nuovo film, Death in Sarajevo (in originale Smrt U Sarejevu), tratto dalla pièce teatrale Hôtel Europe di Bernard-Henri Lévy. Il film è ambientato tutto dentro un hotel dove si stanno preparando i festeggiamenti per il 100° anniversario dell’attentato all’Arciduca Francesco Ferdinando. Ma la tensione lì dentro, tra i debiti della struttura e la rabbia del personale non pagato, è sempre più alta.

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Ed è proprio il regista che presenta la genesi del progetto: “All’inizio doveva essere un documentario tratto dalla pièce teatrale scritta da Bernard-Henri Lévy. Mi ci sono già basato in fase di scrittura e ci ho riflettutto sopra per capire come far funzionare il film. Non è stato un processo facile e mi ha preso molto tempo. Quello che ho cercato di fare è connettere il mondo del teatro con quello del cinema. Ci sono pezzi di teatro ed esplicitazioni di alcuni momenti più nascosti della pièce. Che sarebbe molto utile poterla vedere assieme a questo film”.

Tanović desidera che Death in Sarajevo arrivi al maggior numero di persone: “Questo film è destinato alle persone di tutto il mondo. Il nostro paese vive troppo nel passato, più di altri. Non riusciamo a fare un vero lavoro sulla nostra memoria. In Bosnia c’è una Storia pesante ed è difficile dall’esterno comprendere la nostra situazione”.

Ritorna poi a parlare del rapporto con la pièce: “Volevo uscire dalla pièce per mostrare tutto l’hotel, ispezionandolo e mostrando la gente che lavora lì dentro”. Quello spazio il regista lo conosce bene: “Si, lo conosco dai tempi in cui andavo alle elementari. Questo è un tipo d’albergo vecchio stile. Oggi non ce ne sono più. Girando tutto il film lì dentro abbiamo ecoomizzato i tempi della lavorazione”.

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