Box Office USA 10 dicembre 2013
Il week-end dopo il Thanksgiving ha sempre avuto un effetto traumatico sul mercato ma questa volta i protagonisti dell'exploit di sette giorni fa hanno retto bene. La vera delusione è stata Out of the Furnace di Scoot Cooper: il thriller con Christian Bale e Casey Affleck ha esordito con meno di cinque milioni di dollari. Frozen ha superato Catching Fire e viaggia verso i duecento milioni di dollari. Katniss Everdeen sta rallentando ma non ha ancora rinunciato ad attaccare il primato annuale di Iron Man 3.
La consuetudine del mercato americano vuole che il week-end successivo al Thanksgiving sia uno dei più deboli di tutto l'anno. I volumi complessivi si sono sensibilmente ridotti dopo l'exploit della settimana scorsa ma i titoli che avevano celebrato la festività si sono difesi molto bene. La delusione è arrivata dall'unica new entry: il cast non è bastato ad attirare il pubblico e Out of the Furnace è rimasto al terzo posto con un esordio che ha toccato a fatica i cinque milioni di dollari. Il budget del thriller della Relativity era ridotto ma il team-up tra Christian Bale e Casey Affleck doveva far segnare delle cifre migliori. Scoot Cooper ha mancato la possibilità di una conferma dopo che l'ottima performance di Crazy Heart aveva consegnato l'Oscar del 2009 a Jeff Bridges: la consolazione del premio all'ultimo Festival di Roma potrebbe non essere sufficiente. Frozen e Catching Fire hanno conservato il centro della ribalta e il film della Walt Disney ha effettuato un formidabile sorpasso ai danni di Katniss Everdeen. L'eroina della saga letteraria di Suzanne Collins non ha motivo di preoccuparsi. La sua corsa verso i quattrocentodieci milioni di Iron Man 3 prosegue con decisione anche se ha avuto un rallentamento: il film deve pareggiare il risultato del primo capitolo se vuole diventare il film più ricco del 2013 e fino a questo momento conserva un vantaggio di trenta milioni. Il divario si sta assottigliando e l'imminente arrivo di The Hobbit: The Desolation of Smaug potrebbe togliergli un po' di smalto: Tony Stark ha ancora qualche chance di conservare il primato annuale. Catching Fire ha stabilizzato la posizione della LionsGate all'interno di Hollywood: l'acquisizione della Summit Entertainment ha fatto lievitare i numeri dello studio canadese e gli ha fatto distruggere il muro del miliardo di dollari per il secondo anno consecutivo. Frozen ha invece ridato il sorriso alla Walt Disney dopo le sue disavventure estive: The Lone Ranger era stato un clamoroso scivolone e Monsters University aveva perso la sfida diretta con Despicable Me 2 della Universal. La major aveva retto soltanto con il contributo della fucina della Marvel: l'effetto di The Avengers aveva spinto verso l'alto le quotazioni di Iron Man 3 e di Thor: The Dark World. L'adattamento della favola di Hans Christian Andersen ha coperto le spese e potrebbe prolungare il suo successo fino alle feste: finora sta andando molto meglio di altre esperienze natalizie disneyane come Bolt del 2008 o Enchanted del 2007 e dovrebbe appaiare i duecento milioni di Tangled del 2010. La notizia più importante è che questo ottimo risultato è arrivato con un film in linea con la tradizione.