Il week-end dopo il Thanksgiving ha sempre avuto un effetto traumatico sul mercato ma questa volta i protagonisti dell'exploit di sette giorni fa hanno retto bene. La vera delusione è stata Out of the Furnace di Scoot Cooper: il thriller con Christian Bale e Casey Affleck ha esordito con meno di cinque milioni di dollari. Frozen ha superato Catching Fire e viaggia verso i duecento milioni di dollari. Katniss Everdeen sta rallentando ma non ha ancora rinunciato ad attaccare il primato annuale di Iron Man 3.
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Proiezione NEXT MORNING al Tertio Millennio Film Festival - Una produzione Sentieri selvaggi
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Proiezione di RIDER 48 al Med Film Festival – Una produzione Sentieri selvaggi
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La consuetudine del mercato americano vuole che il week-end successivo al Thanksgiving sia uno dei più deboli di tutto l'anno. I volumi complessivi si sono sensibilmente ridotti dopo l'
exploit della settimana scorsa ma i titoli che avevano celebrato la festività si sono difesi molto bene. La delusione è arrivata dall'unica new entry: il cast non è bastato ad attirare il pubblico e
Out of the Furnace è rimasto al terzo posto con un esordio che ha toccato a fatica i cinque milioni di dollari. Il budget del thriller della Relativity era ridotto ma il
team-up tra Christian Bale e Casey Affleck doveva far segnare delle cifre migliori. Scoot Cooper ha mancato la possibilità di una conferma dopo che l'ottima performance di
Crazy Heart aveva consegnato l'Oscar del 2009 a Jeff Bridges: la consolazione del premio all'ultimo Festival di Roma potrebbe non essere sufficiente.
Frozen e
Catching Fire hanno conservato il centro della ribalta e il film della Walt Disney ha effettuato un formidabile sorpasso ai danni di Katniss Everdeen. L'eroina della saga letteraria di Suzanne Collins non ha motivo di preoccuparsi. La sua corsa verso i quattrocentodieci milioni di
Iron Man 3 prosegue con decisione anche se ha avuto un rallentamento: il film deve pareggiare il risultato del primo capitolo se vuole diventare il film più ricco del 2013 e fino a questo momento conserva un vantaggio di trenta milioni. Il divario si sta assottigliando e l'imminente arrivo di
The Hobbit: The Desolation of Smaug potrebbe togliergli un po' di smalto: Tony Stark ha ancora qualche chance di conservare il primato annuale.
Catching Fire ha stabilizzato la posizione della LionsGate all'interno di Hollywood: l'acquisizione della Summit Entertainment ha fatto lievitare i numeri dello studio canadese e gli ha fatto distruggere il muro del miliardo di dollari per il secondo anno consecutivo.
Frozen ha invece ridato il sorriso alla Walt Disney dopo le sue disavventure estive:
The Lone Ranger era stato un clamoroso scivolone e
Monsters University aveva perso la sfida diretta con
Despicable Me 2 della Universal. La
major aveva retto soltanto con il contributo della fucina della Marvel: l'effetto di
The Avengers aveva spinto verso l'alto le quotazioni di
Iron Man 3 e di
Thor: The Dark World. L'adattamento della favola di Hans Christian Andersen ha coperto le spese e potrebbe prolungare il suo successo fino alle feste: finora sta andando molto meglio di altre esperienze natalizie disneyane come
Bolt del 2008 o
Enchanted del 2007 e dovrebbe appaiare i duecento milioni di
Tangled del 2010. La notizia più importante è che questo ottimo risultato è arrivato con un film in linea con la tradizione.
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