La fantascienza politica di Bruce LaBruce. Due nuovi progetti: Gerontophilia e Santo, The Obscene
Gerontophilia: questo il titolo provocatorio del nuovo film di Bruce LaBruce, filmmaker, fotografo, artista che mescola punk, horror, splatter, pornografia e queer cinema. Per rientrare nel budget di 2 milioni di dollari, il progetto – produzione indipendente di 1976 e New Films – è alla ricerca di finanziamenti sulla piattaforma Indiegogo.

Come sempre nelle sue opere, l'apparente provocazione è solo la punta dell'iceberg di una critica sociale feroce e divertita: in questo caso Bruce LaBruce si scaglia come sempre contro l'idea di una sessualità normata e imposta, promuovendo al suo posto un desiderio non allineato. Non è semplice, ma il proposito è trattare un argomento controverso con un tocco leggero e perfino romantico.
"Anche se non può essere considerato un film di fantascienza convenzionale, Gerontophilia è un film su un viaggio nel tempo. Una storia d'amore tra un ottantenne e un diciottenne: due vecchie anime che, se si fossero incontrate da qualche altra parte lungo il continuum spazio/tempo, avrebbero potuto essere la coppia perfetta" racconta il regista canadese.
Il diciottenne è Lake (l'esordiente assoluto Pier-Gabriel Lajoie): per lui l'età è qualcosa di bello e riesce a vedere nei vecchi ciò che erano una volta: vivaci e attraenti. Sebbene coinvolto in una relazione con una coetanea, Desiree (Katie Boland, The Master) Lake si chiede se la sua ossessione per la vecchiaia sia innaturale e malsana, e se il sesso c'entri qualcosa.
Quando sua madre (Marie-Hélène Thibault) infermiera, trova lavoro in una casa di cura per anziani, Lake passa l'estate a lavorare come inserviente. Scoprirà che agli anziani dell'istituto vengono somministrati farmaci per mantenerli in uno stato catatonico e stringerà amicizia con un vecchio, il signor Peabody (Walter Borden) che sembra ancora avere dentro di sè un po' di vita.
A raccontare il cuore del film è lo stesso Bruce LaBruce: "Peabody, ha perso l'amore della sua vita, Smitty, quando erano entrambi poco più che ventenni, in un incidente di nuoto. Solo per la maggior parte della sua vita, e, abbandonato in una casa di cura, soccombe alla crudeltà dell' istituzione in cui è rinchiuso, imbottito di psicofarmaci e talvolta legato. La sua unica consolazione è rappresentata dai ricordi di Smitty, che tornano a lui quasi come allucinazioni, mentre va alla deriva dentro e fuori della coscienza. In particolare un momento il giorno d'estate trascorso con lui su una spiaggia dell'Oceano Pacifico. All'arrivo di Lake in clinica, Peabody crede per un attimo di ritrovarsi di fronte al suo amante perduto..."
Come McMurphy, Lake è a disagio con le regole della società. Affascinato dalle storie romantiche della giovinezza di Peabody, decide di aiutare l'uomo a realizzare il suo sogno, vedere il mare per l'ultima volta. Evitando l'occhio vigile dell'infermiera Stonehenge, Lake intraprenderà con l'uomo un viaggio che prenderà una piega inaspettata… "In questo senso, la sua fuga finale con il signor Peabody – la loro fuga dall'istituzione – è una piccola rivoluzione contro un mondo ingiusto."
Bruce LaBruce precisa anche perchè si riferisce anche al film del 1971 di Hal Hashby:
"I

Bruce LaBruce, già autore di The Raspberry Reich, del 2004, presentato in oltre 150 festival in tutto il mondo, Otto; or Up with Dead People e L.A. Zombie – ospite lo scorso anno al Torino Film Festival nella sezione Onde (la videointervista) – ha presentato le sue opere anche in numerose gallerie d'arte: oltre agli show Heterosexuality Is the Opiate of the Masses e Untitled Hardcore Zombie Project, segnaliamo la recente Obscenity, mostra violentemente attaccata dai soliti cattolici oltranzisti per i suoi ironici e forti contenuti, considerati blasfemi.
L'uso dei simboli religiosi, la connessione tra sacro e profano, l'estasi ascetico/erotica torneranno in un altro progetto cinematografico, ora in stand-by: Santo, the Obscene, che dovrebbe vedere come protagonista Luizo Vega della leggendaria compagnia teatrale La Fura dels Baus, già collaboratore per Obscenity, accanto a attori di culto quali Udo Kier (Melancholia, Spiritismes, Nymphomaniac) Béatrice Dalle (Domaine, Notre paradis, Bye Bye Blondie) il modello Tony Ward (già in Hustler White) Maria Ivanenko (Pierrot Lunaire) e pare anche James Franco (Spring Breakers, Tar).
Bruce LaBruce aveva annunciato questo film durante la presentazione di Obscenity, che di fatto ne è un'anticipazione, dichiarando di volerlo girare il prossimo anno nel deserto spagnolo: protagonista, "un mendicante capace di compiere miracoli attraverso atti osceni" un po' come lo zombie di L.A. Zombie porta una cristologica iniezione di vita…
Nella nostra gallery, alcune foto di produzione che Bruce LaBruce sta diffondendo dai suoi spazi su Facebook e Twitter.