Led Zeppelin. The Song Remains the Same, di Peter Clifton e Joe Massot

Per tre giorni il film concerto del 1976 risorge dalle sue ceneri, in una versione completamente rimasterizzata con alcune sequenze inedite. In sala da oggi al 27 marzo

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I Led Zeppelin tornano al cinema. Per tre giorni (dal 25 al 27 marzo) il film concerto del 1976 risorge dalle sue ceneri, in una versione completamente rimasterizzata (sotto lo sguardo vigile di Jimmy Page) con alcune sequenze inedite.

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Tre sono anche i giorni di concerto dei Led Zeppelin (Robert Plant, Jimmy Page, John Bohnam, John Paul Jones) al Madison Square Garden di New York nel luglio del 1973 nel bel mezzo del tour di Houses of the Holy, quinto album in studio della leggendaria band britannica. A partire dalle riprese di quel live, Joe Massot e Peter Clifton (quest’ultimo subentrato in un secondo momento) erigono un complicato documentario musicale, tra realtà e finzione, performance, mitologia e allucinazioni psichedeliche.

L’intera produzione di questo monumentale rockumentary è stata caratterizzata da continue problematiche che hanno determinato l’avvicendarsi di due registi diversi: prima Joe Massot, al quale dobbiamo l’impianto principale del film e le riprese in 35 mm del live al Madison Square Garden, e poi Peter Clifton. Il secondo è stato chiamato da un sempre più insoddisfatto Peter Grant, storico manager-produttore della band, per girare dei nuovi materiali in playback negli Shepperton Studios del Surrey che integrassero le mancanze del girato di Massot. Narra la leggenda che John Paul Jones, bassista dei Led Zeppelin, avesse nel frattempo rasato a zero i capelli e che fosse stato necessario, quindi, fargli mettere una parrucca che replicasse il taglio che aveva durante il live.

L’ottimo lavoro di Clifton nel restituire le stesse emozioni del live anche nella falsa esibizione in studio, unito al lavoro più che discreto effettuato da Massot in precedenza, crea un connubio al limite della perfezione. Il tutto ovviamente a fare da raccordo all’esibizione magistrale dei Led Zeppelin, dall’iconica intro Rock and Roll, fino a Starway to Heaven che anticipa i titoli di coda del film. Tutto è al suo posto in opera che sfida a distanza l’antesignano dei rockumentary Pink Floyd: Live at Pompeii, anche grazie agli inserti pseudo-fiction che accompagnano il concerto dall’inizio alla fine. Qui convivono riferimenti all’immaginario gangster, accenni alla mitologia, all’epica cavalleresca e persino a certe pratiche di pseudo-esoterismo. Nel complesso (ri)emerge un’opera strutturata, allegorica, in cui riescono a convivere performance e meditazione artistica. Un regalo per gli appassionati ma anche un film per (ri)scoprire degli artisti con la A maiuscola, capaci di influenzare definitivamente il panorama artistico e musicale di quegli anni e di quelli a venire.

Titolo originale: The Song Remains the Same
Regia: Peter Clifton e Joe Massot

Distribuzione: Nexo Digital
Durata: 138′
Origine: USA, 1976

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
4
Sending
Il voto dei lettori
2.75 (4 voti)
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