L’Holocaust Survivors’ Foundation USA contro Jonathan Glazer

David Schaecte, presidente della fondazione, ha criticato il discorso del regista britannico durante la notte degli Oscar, per la sua scelta di accostare il conflitto in corso all’Olocausto

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David Schaecte, presidente della Holocaust Survivors’ Foundation USA (Fondazione dei Sopravvissuti all’Olocausto), ha commentato con una lettera aperta il discorso di premiazione tenuto da Jonathan Glazer a seguito della vittoria del suo La zona d’interesse – premiato con l’Oscar per il miglior film internazionale.

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Le polemiche scaturite dal discorso di Glazer sono state molteplici, e anche noi abbiamo parlato del rapporto tra questa edizione degli Oscar e la situazione del conflitto, attraverso le parole dei presenti e dei discorsi pronunciati durante la serata.

La lettera in questione critica aspramente le parole del regista britannico, che nel suo discorso ha definito il film “una riflessione sul passato ma anche sull’oggi e sulla nostra deumanizzazione.” Glazer ha aggiunto che “in questo momento, siamo qui come uomini che rifiutano il loro ebraismo e l’Olocausto, dirottati da un’occupazione che ha portato al conflitto così tante persone innocenti. Che si tratti delle vittime del 7 ottobre o di quelle degli attacchi a Gaza, parliamo in entrambi i casi, di vittime di questa deumanizzazione”.

In effetti il discorso di Glazer è stato frainteso da molti: le maggiori reazioni sono rivolte al passaggio nel quale il regista “mette in dubbio” la sua ebraicità. Molti hanno inteso questa frase come un rifiuto, mentre probabilmente Glazer intendeva aprirsi a una riflessione partendo da un livello più intimo; per confrontarsi profondamente con l’attuale situazione geopolitica. Il discorso è stato comunque apprezzato dai sostenitori del cessate il fuoco, mentre aspramente criticato dagli esponenti più filo-israeliani.

David Schaecte si è espresso descrivendo il discorso di Glazer “inaccurato e moralmente indifendibile.” Ha inoltre manifestato il suo disaccordo nell’accostare il conflitto in corso (iniziato il 7 ottobre, che ad oggi ha già mietuto oltre 30.000 vitttime palestinesi), all’Olocausto. “Dovresti vergognarti di usare Auschwitz per criticare Israele. Hai realizzato un film sull’Olocausto e hai vinto un Oscar. E tu sei ebreo. Buon per te. Ma è vergognoso presumere di parlare a nome dei sei milioni di ebrei, tra cui un milione e mezzo di bambini, che furono assassinati esclusivamente a causa della loro identità ebraica”.

Shaecter spiega: “L’’occupazione’ di cui parli non ha nulla a che fare con l’Olocausto. L’esistenza del popolo ebraico e il diritto a vivere nella terra di Israele sono anteriori all’Olocausto di centinaia di anni. Il panorama politico e geografico odierno è il risultato diretto delle guerre iniziate dai leader arabi del passato che rifiutarono di accettare il popolo ebraico come loro vicino nella nostra patria storica.

Il discorso di Glazer attualmente non risulta visibile sul canale YouTube dell’Academy, per una questione di accordi con il canale ABC – come riportato da IndieWire.

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