RIFF 2019 – Tremors, di Jayro Bustamante

Con Tremors, Jayro Bustamante studia come l’omosessualità possa ancora scontrarsi con la tradizione e le credenze religiose. Dalla Berlinale al Rome Independent Film Festival

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Tremors è il secondo lungometraggio del regista guatemalteco Jayro Bustamante. Dopo la vincita del Premio Alfred Bauer per Ixcanul, il regista è tornato anche quest’anno alla Berlinale e poi in concorso al RIFF Awards. Tremors è una rappresentazione convincente ed esasperante di ciò che significa essere omosessuale in una comunità del Guatemala, dominata dal tradizionalismo oppressivo della religione cristiana.
Pablo incarna quella che, a detta della comunità evangelica, dovrebbe essere la condizione ideale per un uomo: ha una bella moglie, due figli adorabili, successo al lavoro e una famiglia benestante alle spalle. La sua immagine però viene sconvolta quando confessa di essere innamorato di Francisco, un ragazzo che vive la vita con spensieratezza e senza imposizioni.

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Juan Pablo Olysager è l’attore che interpreta il protagonista, la sua figura in particolare riesce a trasmettere la complessità del conflitto interiore che Pablo vive costantemente, diviso tra la sua fede, l’impegno per la famiglia e la necessità di trovare sé stesso.
La Città che fa da sfondo alla storia è colpita da frequenti terremoti vulcanici. Il primo scossone avviene proprio mentre Pablo torna alla villa dove tutti i suoi familiari lo stanno aspettando. La reazione è talmente esagerata che lui appare come uno scempio agli occhi di tutti, da questo momento i genitori saranno disposti a fare qualsiasi cosa pur di esorcizzare i peccati del figlio perfetto.
Gli ambienti in cui Pablo e Francisco riescono ad incontrarsi in tranquillità sono sporchi e squallidi, come l’appartamento che decidono di condividere – in netto contrasto con la parte di comunità benestante e con le mura rassicuranti della sua casa di famiglia.

Il racconto è diviso tra la visione dei membri della famiglia religiosa, e quella del protagonista, che cerca di inseguire la sua pulsione naturale, ma senza essere accettato.
Nonostante l’amore per Francisco, Pablo non riesce ad affermare la sua identità. La situazione che lo circonda diventa sempre più opprimente, fino a rendergli impossibile il contatto con il resto dell’intera comunità.
Dopo aver perso il lavoro, la casa e i figli sottratti dalla moglie, poco a poco Pablo si ritrova invischiato in un vortice insostenibile di “pressioni” e manipolazioni. La sua identità ormai è segnata dai sensi di colpa e dalle responsabilità che la famiglia continua ad attribuirgli. L’unica possibilità di rimediare “ai suoi peccati” è quella di intraprendere una terapia di “guarigione” con l’aiuto della chiesa.
Con Tremors, Jayro Bustamante studia come l’omosessualità possa ancora scontrarsi con la tradizione e le credenze religiose. Una visione affascinante di una società repressiva che ancora soffoca chi vive e ama al di fuori delle regole tradizionali.

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