"Sguardo nel vuoto", di Scott Frank

Distribuito alla rinfusa in mezzo ai vari blockbuster estivi, Sguardo nel vuoto sembrerebbe il solito scarto di magazzino di luglio: anche se rimane un film troppo calibrato per entrare davvero nella memoria, è un prodotto medio senza pretese, coinvolgente quanto basta per meritare la visione

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L’esordio alla regia dello sceneggiatore Scott Frank (Out of sight, Minority Report) è un noir vecchio stile, lontano dalle mode e saldamente ancorato alle regole interne del suo genere: è la storia di Chris, giovane ex campione di hockey con seri danni al cervello dovuti a un incidente stradale da lui stesso provocato, nel quale sono morti due suoi amici. Incapace di dare un ordine logico ai più banali gesti quotidiani, verrà sfruttato da una banda di malviventi e coinvolto in una rapina in banca.

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Lo sguardo del regista è di quelli attenti e partecipi alle sorti dei suoi protagonisti, smarriti in un paesaggio di provincia che sembra provenire diritto dai grandi modelli di una lunga tradizione cinematografica: in più, script oliato alla perfezione, ottima caratterizzazione di tutti i personaggi (anche quelli secondari) e una tensione crescente sino alla fine. Eppure, manca la scintilla: Sguardo nel vuoto è talmente calibrato che rimane un film a metà, troppo costretto all’interno dei suoi parametri per riuscire a vivere di vita propria, quasi come un bignamino da primi della classe. Forse perché di rapine in mezzo a paesaggi innevati ne abbiamo viste sin troppe per continuare a stupirci, o forse – più plausibilmente – perché il fatalismo che permea la vicenda (e che la riporta sui luoghi dell’incidente dove tutto cominciò) suona più come la costrizione di un deus ex-machina esterno che come una necessità vera e propria, ma tant’è. Il film, con i suoi difetti, rimane pur sempre un piacevole intrattenimento, un prodotto medio che si rifà senza pretese a un certo bel cinema di una volta: quello che si prendeva i suoi tempi e si sviluppava coerentemente fino alla fine, senza la preoccupazione di dover continuamente stupire lo spettatore. Rifarlo oggi significa riportare in vita un classicismo che non serve a niente e a nessuno, ma almeno non è nocivo né per gli occhi né per la mente. Superbo Jeff Daniels nei panni dell’amico non vedente, e ottime le musiche di James Newton Howard.

 

Titolo originale: The Lookout

Regia: Scott Frank
Interpreti:  Joseph Gordon-Levitt, Jeff Daniels, Isla Fisher, Carla Cugino

Distribuzione: Buena Vista
Durata: 99’
Origine: USA, 2007

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