Spazio Antonioni: il museo dedicato al regista

Il museo, che celebra la carriera del regista, aprirà quest’estate nell’ex Padiglione dell’Arte Contemporanea a Ferrara. Due piani espositivi, con spazi per proiezioni, workshop, conferenze

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Spazio Antonioni. Il nuovo museo dedicato a Michelangelo Antonioni aprirà quest’estate a Ferrara, città natia dell’artista, e avrà sede presso l’ex Padiglione dell’Arte Contemporanea. 

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Il progetto, già annunciato nel 2021, si è concretizzato in un intervento su due piani dell’ex padiglione, completamente ridisegnati. Al piano terra, cinque setti espositivi monolitici e due sale immersive dedicate alle proiezioni delle opere del cineasta, mentre al primo piano una sala aperta che ospiterà proiezioni, workshop, conferenze, laboratori e mostre. “Abbiamo avuto l’opportunità di collaborare direttamente con Michelangelo Antonioni nel 2006, per l’allestimento delle sue opere pittoriche nella mostra Il silenzio a colori al Tempio di Adriano di Roma. Per il maestro, il modo in cui si attaccava il quadro era importante quanto il quadro stesso, e questa devozione per il particolare come per l’insieme, per ciò che è di fronte e dietro la telecamera, è quello che abbiamo voluto tradurre in architettura”, afferma l’architetto Massimo Alvisi, dello studio Alvisi Kirimoto, incaricato dell’opera.

L’obiettivo della galleria è quello di raccontare il mondo di Antonioni, i suoi sodalizi lavorativi e gli artisti che hanno preso parte alla sua grande carriera, come Giorgio Morandi, Filippo de Pisis e Alberto Burri. Durante il percorso espositivo ci sarà l’occasione di vedere i 47mila pezzi dell’Archivio Antonioni, che comprendono documenti, pellicole e molto altro. Il percorso del museo è strutturato in maniera cronologica, dalla fine del neorealismo agli ultimi anni di carriera del regista.


La cura del progetto museologico è stata affidata all’ex direttore della Cinémathèque Française e del dipartimento culturale del Centre Pompidou, Dominique Païni, che ha già curato nel 2013 la mostra “Antonioni e le arti”. Nella sua idea, “Spazio Antonioni presenta l’opera globale del cineasta secondo un percorso ritmato per accompagnare le scoperte del visitatore e offrire alle generazioni future un accesso semplice e sintetico a questa opera maggiore dell’arte moderna”.
L’idea di Spazio Antonioni è stata sviluppata grazie al presidente della Fondazione Ferrara, Vittorio Sgarbi, e a Enrica Fico Antonioni. Ad aderire al progetto, inoltre, un comitato d’onore composto da molti protagonisti del mondo del cinema, tra cui Gian Luca Farinelli, Thierry Frémaux, Alfonso Cuarón, Jonas Carpignano, Walter Salles, Irène Jacob, Sophie Marceau e Wim Wenders.

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