St@lker, di Luca Tornatore
Il regista adotta uno stile che traduce perfettamente i toni cupi della vicenda, ambientata in una Roma quasi eterea che sembra inghiottire i protagonisti in uno straniante abisso di desolazione. A bilanciare questo individualismo c’è la materialità di internet, visto non tanto come capro espiatorio quanto come veicolo primario di una conoscenza artefatta e ingannevole

Ispirato a fatti veramente accaduti, St@lker è l’opera seconda di Tornatore che, dopo Hikikomori (termine giapponese che indica una condizione umana di radicale isolamento), racconta un altro disagio sociale mettendo in scena una dialettica complessa e stratificata. Sin dall’inizio i personaggi sono presentati in modo conflittuale: Alan sfoga la sua rabbia tirando pugni e tingendo di rosso i suoi ritratti; Ines esterna la sua apatia in gesti quotidiani metodici (la vediamo spesso inquadrata frontalmente mentre prepara un the o un dolce). Al tempo stesso entrambi sono degli esclusi, ingranaggi marginali di un sistema che li sfrutta per i propri interessi, sistema rappresentato dalla figura grottesca e carismatica di un coach motivazionale (Francesco Salvi).
Il regista adotta uno stile che traduce perfettamente i toni cupi della vicenda, ambientata in una Roma quasi eterea che sembra inghiottire i protagonisti in uno straniante abisso di desolazione. A bilanciare questo individualismo, a tratti troppo astratto e asfissiante, c’è la materialità di un mezzo di comunicazione, internet, visto non tanto come capro espiatorio di atteggiamenti maniaco-compulsivi, quanto come veicolo primario di una conoscenza artefatta e ingannevole.
Il risultato è un film ben congegnato dal punto di vista formale, con personaggi e situazioni credibili, che fatica però a trovare il giusto ritmo narrativo, condensato in un finale lirico che restituisce alla storia la sua dimensione più propriamente tragica e corale.
Regia: Luca Tornatore
Interpreti: Ignazio Oliva, Anna Foglietta, Francesco Salvi, Anna Ferzetti, Alessio Vassallo, Anna Ferruzzo, Renato Marchetti
Origine: Italia, 2014
Distribuzione: Cineclub Internazionale
Durata: 80’