#TFF38- Incontro con Francesco Lagi e il cast di Quasi Natale

Il lungometraggio del regista di Missione di pace, nella sezione Fuori Concorso/Tracce di teatro porta sullo schermo l’omonima pièce teatrale con gli stessi attori

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L’eterno incontro-scontro fra teatro e cinema, l’uno contamina l’altro e ne resta contaminato. Durante l’incontro di Quasi Natale, il nuovo lavoro di Francesco Lagi, è stata esplorata proprio la grande tematica del rapporto fra palco e schermo. Il film è infatti la riduzione cinematografica dell’omonima opera teatrale messa in scena dallo stesso cineasta e dagli stessi attori che animano questo film: Anna Bellato, Francesco Colella, Silvia D’Amico, Leonardo Maddalena. Colella e Maddalena erano presenti insieme al regista e al produttore Alfredo Covelli.

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“Ci sono state inevitabilmente una serie di modifiche e di cambiamenti che abbiamo messo in atto per essere più funzionali e più efficaci” esordisce Lagi parlando della trasposizione “gli attori avevano ovviamente alle spalle mesi e mesi di prove, un lungo periodo in cui hanno incamerato, compreso e fatto proprio il testo, i ritmi, la vicenda, le dinamiche fra di loro. Ovviamente tutto questo è stato  ereditato dal lavoro che abbiamo fatto in teatro”.

Colella ha definito “un sogno” il poter portare il loro spettacolo all’interno di un film. “La nostra esperienza sul palco ha fatto sicuramente sì che i personaggi fossero più vivi dentro di noi e ci ha permesso di divertirci e di ampliare le sfumature di questi personaggi” ha affermato l’attore. Ha chiamato la recitazione cinematografica “un’emanazione naturale” di quella teatrale che li ha visti coinvolti. “Il nostro interesse era mostrare che nella vita siamo spesso alla ricerca dei grandi eventi e non ci accorgiamo che negli interstizi, nelle pieghe del quotidiano ci sono tanti piccoli eventi che raccontano realmente le nostre vite. Questo è quello che Francesco chiama “realismo strabico””, ha concluso l’attore.

Leonardo Maddalena ha confermato le parole del suo collega, descrivendo come “molto naturale e semplice il passaggio dal teatro al cinema, come attore frequentare un personaggio sia sul palco per poi riportarlo sul set è una condizione che sicuramente facilita le cose”. “Il fatto che il set fosse una vera e propria casa che aveva delle corrispondenze molto reali e concrete con il racconto che andavamo a narrare ci ha aiutato tanto” ha concluso l’attore quarantaduenne. Il produttore Covelli ha spiegato come la ricerca della location adatta abbia richiesto svariate settimane e sia infine ricaduta su Argegno, paesino affacciato sul lago di Como e sulla casa “perfetta” che tante cose aveva in comune con i protagonisti che l’avrebbero abitata nella finzione.

“Il tema dell’attesa è sicuramente uno dei temi principali su cui la nostra drammaturgia ruota” ha infine spiegato Lagi riguardo alla tematica che sembra emergere come vera e propria protagonista di Quasi Natale “è una dimensione di racconto che ci affascina molto e che abbiamo cercato di ricostruire attraverso le parole e la messa in scena”.

Infine Covelli ha sottolineato come il film non abbia avuto sovvenzioni e sia stato prodotto dalla sua casa di produzione “Meproducodasolo”, facendo di Quasi Natale quindi un prodotto completamente indipendente, che grazie al Torino Film Festival ha però ottenuto la visibilità che sperava.

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