È stato presentato questa mattina a Roma il remake del successo argentino Un novio para mi mujer, distribuito da 01 Distribution in 300 copie, dal 30 aprile nelle sale. Il film vede nel cast Paolo Kessisoglu, Geppi Cucciari, Luca Bizzarri e Dino Abbrescia a cui si aggiunge l’amichevole partecipazione di Ale e Franz.
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È stato presentato questa mattina a Roma l’ultimo film di Davide Marengo, Un fidanzato per mia moglie, distribuito da 01distribution in 300 copie, dal 30 aprile nelle sale. Il film, remake del successo argentino Un novio para mi mujer, vede nel cast Paolo Kessisoglu , Geppi Cucciari, Luca Bizzarri e Dino Abbrescia, a ci si aggiunge l’amichevole partecipazione di Ale e Franz. Il regista e il cast sono stati intervistati durante la conferenza stampa tenutasi questa mattina al cinema Adriano.
In Italia si fanno pochi remake. Cosa vi ha spinto a rielaborare la pellicola argentina?
Davide Marengo: Io e Francesco (Piccolo ndr) siamo rimasti molto affascinati dall’originale, e in particolare dal doppio binario su cui corre la storia: da una parte gli elementi assurdi della commedia, gli equivoci, le situazioni irreali, dall’altra la realtà della vita quotidiana. È vero, in Italia i remake sono un po’ un’anomalia, ma nell’ultimo periodo sembra che le cose stiano cambiando.
Quali accorgimenti avete adottato per evitare che Un fidanzato per mia moglie fosse una semplice fotocopia dell’originale?
Davide Marengo: Lo scheletro è lo stesso, ma ho cercato comunque di dare uno sguardo personale alla storia. In particolare, mi sono concentrato sull’adattare il film argentino all’ambiente e al contesto italiano, e in particolare a quello della città di Milano. L’unico elemento che ho mantenuto identico all’originale è stato la voce fuori campo della terapeuta (la voce è di Daria Bignardi nella versione italiana ndr). Credo che Un fidanzato per mia moglie sia comunque un film autonomo.
Hai scelto di far vedere la pellicola argentina al cast prima delle riprese?
Davide Marengo: Si, l’ho fatto per dare agli attori un’idea generale, ma da quando abbiamo iniziato a girare il film gli ho chiesto di dimenticare tutto e ripartire da zero, per realizzare un film nuovo.
Come descrivereste i vostri personaggi?
Geppi Cucciari: Camilla è una donna che sta attraversando un momento delicato; lontana dalle sue origini sarde, dalla famiglia e disoccupata, all’inizio della storia è un personaggio insopportabile. Quando però ritrova un’identità sociale, grazie al lavoro, esce fuori la vera Camilla, e suo marito si innamora nuovamente di lei.
Paolo Kessisoglu: Simone è un uomo che non riesce a risolvere le crisi, la sua personale e quella di coppia con Camilla. Invece di cercare di capire quali siano i motivi del malessere della moglie, si deresponsabilizza e chiama un altro per fare il lavoro sporco.
Luca Bizzarri: Essendo molto più giovane e bello del mio alter ego argentino (ride), ho dovuto fare un grande lavoro sul trucco e sul mio modo di recitare, ma al tempo stesso mi sono divertito moltissimo.
Ormai siete diventati degli habituè dei cammei. Anche la vostra prossima apparizione al cinema andrà così?
Ale e Franz: Recentemente abbiamo fatto delle comparsate in parecchi film, sempre per amicizia verso i registi e gli sceneggiatori. Un fidanzato per mia moglie non fa eccezione. E si, anche la prossima volta che ci vedrete al cinema sarà in un cammeo (ride).
Anche la tua è stata una partecipazione fugace. Che ne pensi del film?
Pia Engleberth È vero, la mia è stata una presenza laterale nel film, ma è stato comunque molto piacevole stare sul set con tutto il gruppo, in particolare con Dino Abbrescia (non presente alla conferenza ndr) e con il regista Davide Marengo. Approfitto per elogiare la bravura di Davide: spesso nelle commedie l’elemento registico va a perdersi, invece lui è riuscito a tradurre in immagini le sue idee con grande personalità.
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