VIDEOCLIP – The Smashing Pumpkins: mele marce

Trascendendo qualche episodio poco convincente, la “videografia” dei Pumpkins si avvia ad essere ricordata per qualità sempre più rare nell'attuale scenario: leggerezza ed evocatività, profondità e gusto. Dalle prime produzioni low budget ai toni acidi di Today, cambia soltanto la forma, non la sostanza.

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The Smashing Pumpkins: mele marce


La duplice natura "alternativa" e manistream degli Smashing Pumpkins, la loro vocazione ad un rock autarchico e "indipendente", il legame che fin dagli esordi li ha uniti ad una major oppressiva come Virgin rappresentano ingredienti sinergici e nient'affato dicotomici nell'ambito di un percorso videografico forse irripetibile per coerenza e impatto iconico.
Non sempre le due polarità giungono tuttavia ad una mediazione esteticamente convincente: è il caso di The Everlasting Gaze, dove il tentativo di rigenerare l'immagine più "heavy" del gruppo finisce per mortificarne l'essenza. A volte invece l'eccessiva letterarietà della messa in scena produce ambiguità e incertezze, rispecchiando solo parzialmente il sostrato immaginifico del brano (Bullet With Butterfly Wings). La convergenza tra immagine e suono diviene poi estetizzante in Try, Try, Try, la cui chiara vocazione narrativa risulta mortificata da tinte troppo patetiche e da una realizzazione eccessivamente citazionista.
Trascendendo qualche episodio poco convincente, la "videografia" dei Pumpkins si avvia ad essere ricordata per qualità sempre più rare nell'attuale scenario produttivo: leggerezza ed evocatività, profondità e gusto. Dalle prime escursioni nel territorio del low budget (Siva e Rhinocerous) fino ai toni acidi di Today, il cambiamento può ravvisarsi  soltanto nella forma, lasciando intatta la sostanza. Il vero gioiello resta tuttavia Disarm (Jake Scott), brano che s'interroga sulla perdita dell'innocenza e sul trascorrere degli anni con piglio lirico ma energico. Le immagini in bianco e nero ritraggono il gruppo sospeso a mezzaria, come un io-narrante capace di ergersi sul proprio passato mantenendo lo sguardo fermo al futuro. In Rocket il tempo assume invece una connotazione ironica e parodistica: ispirati dalla musica del gruppo e ignorati dai rispettivi genitori, alcuni bambini costruiscono un missile col quale spiccare il volo per poi scomparire. Approderanno in un futuro contrassegnato ancora dalla presenza della band, questa volta ritratta secondo tinte ironicamente caricaturali. L'infanzia trova posto anche nel suggestivo 1979, brillante e ineguagliato apologo sulla nostalgia dove il ricordo di scatenati "cool kids" si tinge di malinconia e rassegnazione, tutte votate ad un passato rievocato solo qualche attimo e necessariamente perduto.
Il volo assurge spesso a metafora del sogno e del mutamento. Nel video di Tonight, Tonight,  la premiata ditta Dayton-Faris ritrae per esempio il viaggio di due sposi a bordo di un pallone areostatico, tra evocativi richiami a Meliès e altre allusioni alla cinematografia anni '20. Volare significa qui esplorare un dimensione onirica popolata da mostri, eppure vissuta con la leggerezza di un bambino. La stessa iconografia viene riprodotta in Stand Inside Your Love con tinte più scure e grevi: i riferimenti stavolta puntano dritti a Shakespeare e alla fabula di Orfeo, perchè la riconquista dell'amore si completa solo attraverso una lunga discesa agli inferi.
La prospettiva muta radicalmente nei lavori destinati ai singoli di "Adore". In un album che trae ispirazione dalla morte (il titolo significa anche "a door", una porta verso l'aldilà), Corgan si traveste da vampiro e attinge in Ava Adore ad un susseguirsi di momenti incarnati da set cinematografici. Il magnifico mosaico intessuto per Perfect illustra invece la precarietà e la casualità dell'esistenza, mentre tre storie s'intersecano reciprocamente verso un inevitabile quanto tragico fallimento. In un percorso omogeneo come questo, il videoclip di Untitled trova infine una collocazione appropriata: le immagini ritraggono infatti l'intera parabola tracciata dalla band, esaltandone guarda caso proprio i capitoli conclusivi.
Perchè tutti i sogni sono destinati a morire, al pari di chi li ha prodotti.

FOCUS ON


Ava Adore


"The world is a vampire, sent to drain…", recitava Billy Corgan in Bullet With Butterfly Wings.
Ora è lo stesso leader degli Smashing Pumpkins a traverstirsi da vampiro, ad affondare i denti nel mondo, a succhiarne l'essenza, per alimentare quell'inesauribile vena artistica svuotatasi col maestoso "Mellon Collie And The Infinite Sadness" (1995) ed eternare la propria vita artistica, resa idealmente immortale dalla musica. In Ava Adore attinge ad un immaginario onirico che Dom&Nic rappresentano in una carrellata di set cinematografici, mettendone in mostra le componenti finzionali, spogliandoli dell'apparente e ingannevole realismo. Il clip trasforma sapientemente un brano capace di mettere a nudo "i denti cariati" e il volto torbido dell'amore, in una meditazione sull'arte, sui meccanismi mimetici che la regolano.
Tra moviole e slow motion, i tre Pumpkins superstiti (dopo il temporaneo allontanamento di Jimmy Chamberlain) si muovono come fantasmi attraverso una moltitudine di location, fotografate in toni cupi e surreali. Dando libero sfogo a una verve citazionista che conta pochi precedenti nell'attuale scenario, la premiata coppia offre un indimenticabile omaggio a "2001: Odissea Nello Spazio" col bianco incorporeo di un set fantascientifico, senza lesinare tuttavia nemmeno riferimenti all'universo dei B-Movie o alla filmografia porno.
Se "Adore" (1998) muove i propri passi dalla morte – fisica, spirituale, creativa – allora Corgan indossa i panni di un vampiro per nutrire il suo immaginario e alimentare la propria "visione". Usurpa, tuttavia, un mondo dal sapore cinematografico: perchè la realtà narrata nel disco appare il frutto di un filtro creativo, quindi necessariamente distorta e alterata. Il nosferatu si nutre di vita vera, uccidendola. E il cantante può solo riproporla trasfigurata su un piano simbolico, generando un gioco di rimandi e di riflessi che diviene esplicito nel finale, dove uno schermo sullo sfondo proietta all'infinito l'immagine della band.
Il lungo piano-sequenza che accompagna i movimenti innaturali e repentini del cantante sopprime poi qualsiasi velleità di montaggio, componente esclusiva della "settima arte" nonchè capace di produrre finzione, elidendo, distorcendo ed eliminando i "momenti morti". Ava Adore dura solo quattro minuti.
I sogni hanno all'incirca la stessa lunghezza.

VIDEOGRAFIA


Siva (Gish, 1991) – Angela Conway


Rhinocerous (Gish, 1991) – Angela Conway


Cherub Rock (Siamese Dream, 1993) – Kevin Kerslake


Today (Siamese Dream, 1993) – Stephane Sednaoui


Disarm (Siamese Dream, 1992) – Jake Scott


Rocket (Siamese Dream, 1994) – Jonhatan Dayton, Valerie Faris


Bullet With Butterfly Wings (Mellon Collie And The Infinite Sadness, 1995) – Samuel Bayer


1979 (Mellon Collie And The Infinite Sadness, 1996) – Jonhatan Dayton, Valerie Faris


Zero (Mellon Collie And The Infinite Sadness, 1996) – Yelena Yemchuck


Tonight, Tonight (Mellon Collie And The Infinite Sadness, 1996) – Jonhatan Dayton, Valerie Faris


Thirty-Three (Mellon Collie And The Infinite Sadness, 1996) – Yelena Yemchuck, Billy Corgan


The End Is The Beginning Is The End (Batman And Robin Original Soundtrack, 1997) – Jonhatan Dayton, Valerie Faris


Ava Adore (Adore, 1998) – Dom&Nic


Perfect (Adore, 1998) – Jonhatan Dayton, Valerie Faris


The Everlasting Gaze (Machina/The Machines Of God, 2000) – Jonas Akerlund


Stand Inside Your Love (Machina/The Machines Of God, 2000) – Wiz


Try, Try, Try (Machina/The Machines Of God, 2000) – Jonas Akerlund


Untitled (The Smashing Pumpkins Greatest Hits, 2000) – Bart Lipton

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