Benny Benassi – equilibrio, di Camurri, Della Salda, Chanda e Mitchener

Benny Benassi – equilibrio non riesce ad essere un documentario sulla musica dance italiana, ma è un interessante ritratto del DJ, capace di far tornare la voglia di ballare agli appassionati.

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Sicueramente Benny Benassi è un nome che susciterà dei ricordi nei millenials e in chi, negli anni 2000, ha frequentato le discoteche italiane e internazionali. L’autore di Satisfaction è stato un pioniere della musica dance mondiale. Partito da un umile paesino a pochi chilometri da Reggio Emilia, il dj Marco Benassi, insieme al cugino e produttore Alessandro “Alle”, ha scalato le vette delle classifiche musicali di tutto il mondo, registrando importanti collaborazioni con numerosi dj e popstar del calibro di Skrillex, Chris Brown e Madonna. Il documentario Benny Benassi – Equilibrio, in proiezione alla festa del cinema di Roma, vuole celebrare la storia di questo artista, ripercorrendo trent’anni di storia della musica dance italiana.

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L’idea del documentario, ad opera di Stefano Camurri, Cesare Della Salda, Devin Chanda e Matt Mitchener, è nata negli anni in cui i registi giravano in tour come VJ per Benny Benassi. Dal 2018, d’accordo con il DJ, decidono di dare una forma alla sua storia e cominciano un’operazione di documentazioni. Nel film, oltre ai due cugini Benassi intervengono numerosi nomi importanti del panorama musicale: Tiesto, Steve Aoki, David Guettà, Albertino. La forma scelta per il documentario è quella della raccolta di interviste, che compongono un variegato mosaico di testimonianze che, pur raccontando la parabola musicale di Benny Benassi, non riesce mai ad andare in profondità negli argomenti che tocca.

L’impressione che si ha guardando Benny Benassi – equilibrio è che sotto la superficie ci sia molto di più di ciò che le interviste si limitano a raccontare. L’immagine di Benassi che si forma dai racconti degli altri DJ è quella di un uomo perfetto, senza macchie e perfettamente bilanciato, un’immagine idilliaca, quasi da operazione commerciale, che sembra non approfondire alcuni aspetti che avrebbero meritato un’ulteriore argomento, uno su tutti il rapporto spesso conflittuale con il cugino Alle, spesso citato ma mai realmente approfondito. Il difetto principale del documentario su Benny Benassi è il concentrarsi troppo sul suo protagonista, dimenticando di inserirlo in un contesto musicale più ampio che ha segnato la storia della nostra musica, a partire da una figura come Giorgio Moroder che nemmeno viene citato nel film.

Benny Benassi – equilibrio non è una ricostruzione storica dell’evoluzione della musica dance in Italia. Avrebbe potuto essere di più ma si limita ad essere una presentazione didascalica della carriera e della vita di Benny Benassi, per questo motivo risulta un film poco accattivante per chi non conosce già l’argomento. Tuttavia se avete una passione per la musica dance o per il DJ di Reggio Emilia allora è probabile che il film riesca a catturarvi, mostrandovi l’improbabile storia di un uomo che dalla collina ha raggiunto tutto il mondo grazie alla sua musica. Una cosa certa. Una cosa certa è che uscirete dalla sala desiderosi di tornare al più presto in discoteca.

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
2.5

Il voto al film è a cura di Simone Emiliani

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Il voto dei lettori
3 (3 voti)
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