La Berlinale revoca l’invito ai due esponenti dell’AfD

Dopo la petizione lanciata da più di 200 artisti del mondo del cinema, la Berlinale ha rivisto la decisione di invitare alla cerimonia di apertura due esponenti del partito estremista tedesco AfD

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È arrivato ieri dalla Berlinale l’annuncio della revoca dell’invito di due esponenti dell’AfD, partito tedesco di estrema destra, per partecipare alla cerimonia di apertura della 74a edizione del festival di Berlino, che si terrà venerdì 15 febbraio.
Nei giorni scorsi più di 200 artisti del mondo del cinema, in particolare di quello tedesco, si erano schierati contro la partecipazione di Kristin Brinker e Ronald Gläser, entrambi parlamentari del Land di Berlino, e attraverso una lettera di protesta avevano chiesto alla Berlinale di rivedere questa decisione.

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La petizione sottolineava come un festival tanto amato e frequentato corresse il rischio di non rivelarsi più “uno spazio sicuro per ebrei, donne, membri delle comunità Bipoc (persone nere, indigene e di colore) o Lgbtiq+, disabili, Rom e Sinti o Testimoni di Geova, che”, si legge, “hanno sperimentato, tra gli altri, persecuzione e genocidio ad opera di un altro movimento di estrema destra e nazional-conservatore in Germania”. A dire la sua è anche Dennis Gansel (regista de L’onda), che sottolinea la problematicità nell’invitare i vertici di estrema destra ad un festival che promuove la diversità culturale. Aggiunge poi che i numeri del partito dell’Afd in Germania sono in aumento ed è quindi di massima importanza la resistenza civile.

Il team della Berlinale, dopo pochi giorni di riflessione, ha deciso di revocare l’invito a tutti i politici dell’AfD e in qualche modo di arginare lo scontento creato. Nel comunicato stampa dei due direttori Mariëtte Rissenbeek e Carlo Chatrian si legge: “Soprattutto alla luce delle rivelazioni delle ultime settimane su posizioni esplicitamente antidemocratiche e su singoli politici dell’AfD, è importante per noi – come Berlinale e come squadra – prendere una posizione inequivocabile a favore di una democrazia aperta. Oggi abbiamo scritto a tutti i politici dell’AfD precedentemente invitati informandoli che non saranno i benvenuti alla Berlinale”

Ancora una volta sono gli artisti e i lavoratori del cinema a esporsi in prima persona perché un festival di spicco continui ad essere luogo di arte e cultura libera, schierandosi contro politiche antisemite e razziste su cui si basano le idee di alcuni degli esponenti dell’AfD.

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