
Se gli sleepers latitano, il mercato americano è riuscito comunque a tirare fuori un asso nella manica. La riedizione 3D di The Lion King ha sfoderato un esordio da trenta milioni di dollari: una cifra che farebbe invidia a qualsiasi nuovo film. Il suo debutto è già superiore a quello di un tentativo precedente come The Princess and the Frog e probabilmente porterà la Disney a ripetere l'operazione con qualche altro kolossal del passato…
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Finora,
The Help è stata l'unica vera sorpresa di questo autunno. Tuttavia, il mercato americano ha trovato un asso nella manica anche in un momento in cui i possibili
sleepers continuano a latitare. Il week-end è stato dominato dalla riedizione 3D di
The Lion King, che ha portato a casa un esordio da trenta milioni di dollari. È una cifra che farebbe invidia a qualsiasi
nuovo film, tanto da diventare il quinto miglior debutto della storia del mese settembre. In più, la sua partenza è già superiore a quella di
The Princess and the Frog, che nel Natale del 2009 tentò di rilanciare le possibilità commerciali dell'animazione tradizionale. Se la sua operazione è stata vana, quella di
The Lion King sembra destinata ad una fortuna maggiore: del resto, l'ascesa di Simba al comando della savana è stato l'ultimo grande classico della Disney. Prima che
Toy Story diventasse il film più visto del 1995 e la Pixar mandasse in soffitta i tentativi di
Hercules e di
Tarzan, il canto del cigno dei
cartoni animati furono proprio i trecentocinquanta milioni (non aggiornati all'inflazione) di
The Lion King. Già da adesso è facile prevedere che le sue entrate si arricchiranno sensibilmente: chissà che la Disney non decida di ripetere l'operazione in futuro con qualche altro kolossal del suo repertorio… Il suo exploit ha mortificato le ambizioni di
Contagion: il film di Steven Soderbergh ha avuto un passo discreto negli Stati Uniti e aspetta di uscire nel resto del mondo: il pareggio delle spese è già garantito, per quanto l'obbiettivo dei cento milioni di dollari sia ormai diventato un miraggio. Se non altro,
Contagion ha ridato un po' di attenzioni al regista, che non centrava un successo dai tempi di
Ocean's Thirteen. L'ultima delusione dell'estate è stata Sarah Jessica Parker: l'attrice non riesce ad avere una vita cinematografica alternativa al personaggio di Carrie Bradshaw e
I Don't Know How She Does It ha confermato il flop del precedente
Did You Hear About the Morgan? Al di là del format televisivamente consolidato di
Sex and the City, le sue qualità nella commedia non si sono mai affermate. L'attrice ha rimediato un cocente distacco da giovani rivali come Emma Stone e Bryce Dallas-Howard:
The Help è ancora sul podio e si avvicina ai record di costosissimi blockbuster come
Captain America e
Thor.

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