DVD – "Asfalto che scotta", di Claude Sautet

asfalto che scottaSautet alla seconda regia firma un memorabile polar con Lino Ventura, maschera del genere, e Jean-Paul Belmondo, astro nascente della Nouvelle Vague. Tematiche ed atmosfere perfette, nella solidissima tradizione del poliziesco made in France. Musiche distillate dal grande Georges Delerue. Edita Rarovideo

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

asfalto che scottaTitolo originale: Classe tous risques
Anno
: 1960
Durata
: 103’
Distribuzione
: RaroVideo
Genere
: polar
Cast
: Lino Ventura, Jean-Paul Belmondo, Sandra Milo, Marcel Dalio, Michel Ardan, Simone France
Regia
: Claude Sautet
Formato DVD/video
: 1.66:1

Audio
: italiano Dolby Digital Mono 1.0, francese Dolby Digital Mono 1.0
Sottotitoli
: italiano
Extra: Claude Sautet e il polar (intervista a Mauro Gervasini); Il compositore Georges Delerue secondo Giorgio Bassetti; trailer originale; in traccia ROM: il polar francese dalla letteratura al cinema; bio-filmografia di Lino Ventura e Jean-Paul Belmondo

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

 

 

 
asfalto che scottaIL FILM
Claude Sautet è alle prime esperienze di regista nel 1960 e lo scrittore José Giovanni ha invece una fama più vasta, tanto che il suo romanzo alla base del film doveva essere trasposto in modo fedele, e Giovanni si aspettava un Sautet arrendevole… Così non accadde soprattutto per quanto riguarda il personaggio di Jean-Paul Belmondo, che lo stesso anno girava A bout de souffle (Fino All’ultimo Respiro) di Jean Luc Godard, altra storia seminera, ma con un coté surreale che solo Godard… Dicevamo, Jean Paul Belmondo ha un ruolo più forte nel film rispetto a quello marginale del romanzo. Molte di queste rivelazioni le troviamo nello speciale, intervista a Mauro Gervasini, guru del noir francese (ha scritto un libro intitolato Il Cinema poliziesco francese). E crediamo che siano fondamentali premesse per inquadrare il film. Che certamente vive di atmosfere, di asfalto bruciato (appunto, che scotta!), tanto che il titolo italiano diverso dal francese, ci può anche stare. Nella storia di milieu, tutti i temi sono affrontati in modo tradizionale: il tradimento tra gangster, la fuga per sottrarsi alle forze dell’ordine, e pure la donna che s’innamora del bandito. Del Sautet futuro, quello della più conosciuta commedia drammatica, c’è pochino. Gli scavi psicologici sono, infatti, ridottissimi. Le espressioni di Lino Ventura sono schematiche e abbozzano tra la malinconia e l’ostinazione alla delinquenza che sa tanto di predestinazione. I bambini sono pressoché assenti, per quanto sia rappresentato il loro ruolo di abbandonati e vittime innocenti. Il film gioca tutto in sottrazione visiva, anche le musiche di Delerue, un altro protagonista della Nouvelle Vague, si limitano alla ripetizione del refrain dei titoli di testa. Va visto Asfalto che scotta come luogo e stato emotivo di genere: il polar, impossibile da imitare. Classico e perfetto.

asfalto che scottaIL DVD
Ottima qualità tecnica di un dvd che restituisce l’ampia grana del bianco e nero, laddove non ci sono grossi problemi nella riproduzione dei neri. Qua e là affiorano artefatti, ma del tutto sopportabili. Buona in generale la gamma di grigi, con sfumature apprezzabili anche nelle scene più complesse di totali, come quella iniziale all’interno della stazione centrale di Milano. Buona la parte audio, come al solito da preferire quella originale. Per l’occasione la Rarovideo, essendo più lunga la parte francese rispetto a quella italiana ha lasciato i dialoghi in originale con sottotitoli anche nella traccia italiana, piuttosto che ricorrere a un brutto editing (leggi “taglio”). Il fiore all’occhiello della confezione Rarovideo sono senz’altro i contenuti speciali: due imperdibili interviste di oltre venti minuti a Mauro Gervasini e Sergio Bassetti. Il primo, come dicevamo, grande esperto di polar, inquadra alla grande il film di Sautet, raccontandoci innumerevoli particolari sul genere, e finendo per citare molti altri film ed esempi, in grado di contestualizzare il film di Sautet più lontano dalla sua futura filmografia. Secondo Gervasini è comunque presente la poetica della solitudine dell’uomo, così ben sviluppata in titoli famosi come Un coeur en hiver (Un cuore in inverno) e Nelly & Monsieur Arnoud. L’altra intervista a Sergio Bassetti è davvero una chicca. Bassetti è un esperto di musiche per film. Traccia una completa biografia di Georges Delerue, soffermandosi sui plausibili motivi per cui abbia scritto una partitura molto semplice per Asfalto che scotta. Innumerevoli altre preziose informazioni. Infine è presente il lungo trailer originale del film.

 

 

 

--------------------------------------------------------------
CORSO COLOR CORRECTION con DA VINCI, DAL 5 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative