DVD – "Persona", di Ingmar Bergman
Attraverso un’esperienza di terapia psichiatrica non necessariamente classica, si declina il contorno di un rapporto simbolico tra due donne estremamente diverse, tuttavia prese da uno stato di alterazione di coscienza che le condurrà ad una simbiosi fisica e mentale al tempo stesso. Bergman indaga la dimensione dell’inconscio fino a lasciar affiorare quei piccoli lapsus rivelatori di una psiche turbata. Il dvd di Persona, distribuito da BIM e 01 Distribution, va ad annoverarsi tra le uscite della Bergman Collection, costituendo un ulteriore tassello dell’opera del maestro svedese
Anno: 1966
Durata: 85’
Distribuzione: Bim/01 Distribution
Genere: drammatico
Cast: Bibi Andersson, Liv Ullmann, Margaretha Krook, Gunnar Björnstrand, Jörgen Lindström
Regia: Ingmar Bergman
Formato DVD/video: 1.37:1, 4:3 PAL
Audio: italiano Dolby Digital 2.0, svedese Dolby Digital 2.0
Sottotitoli: italiano
Extra: Sul set di Persona – Bergman e la censura il caso Persona, Liv Ullmann e Gunnar Björnstrand parlano di Ingmar Bergman, e-Book storico-critico di Persona a cura di Roberto Chiesi
IL FILM
Sullo sfondo di un panorama d’alienazione e perdizione si erge una delle più grandi configurazioni d’amore di tutti i tempi. Con Persona, Ingmar Bergman firma un grande manifesto della ricerca cinematografica. Emblema dell’immagine filmica, la pellicola assume un’importanza capitale nella storia e nell’evoluzione del linguaggio del cinema, inaugurando anche quel percorso artistico autoriale che diverrà cifra stilistica, individuabile nello studio analitico del volto come paesaggio emotivo. Attraverso un’esperienza di terapia psichiatrica non necessariamente classica, si declina il contorno di un rapporto simbolico tra due donne estremamente diverse, tuttavia prese da uno stato di alterazione di coscienza che le condurrà ad una simbiosi fisica e mentale al tempo stesso. Lungo un percorso scandito da due soli ambienti, Bergman indaga la dimensione dell’inconscio fino a lasciar affiorare quei piccoli lapsus rivelatori di una psiche turbata. All’interno freddo e spoglio dell’ospedale si contrappone la spiaggia desolata, selvaggia e sconfinata che sarà luogo ideale per l’affiorare di una passione fatta di scarti, dubbi, incomprensioni, rievocazioni e silenzi. Da un prologo che manifesta una mise en abime d’eccezione, pura nell’essenzialità fatta di immagini subliminali ed enigmatiche, si declina un viaggio interiore che è morte e rinascita, all’interno di una narrazione che procede altalenante tra dimensione emozionale e disturbo psichico. Tensioni e recessi si snodano su un tessuto emozionale di (con)fusione camaleontica che dalla schizofrenia dell’identità e delle immagini si infonde nell’emozione inconsapevole di un’estasi spirituale vissuta nella consapevolezza dolorosa che porta ad una catarsi finale registrata nell’ascensione del controtransfert. L’obiettivo, testimone silenzioso, sonda una realtà delirante di un rispecchiamento narcisistico che si manifesta con ricordi, pensieri ed emozioni sovrimpressi in un metaforico dialogo conflittuale. Nei passaggi dall’interno all’esterno dell’individuo si palesa un monologo in tensione tra onirismo e realtà, che finisce con il coincidere nell’isteria della crisi d’identità. Nel fragile tentativo di risanare una nevrosi, le due protagoniste assistono da spettatrici inconsapevoli all’evoluzione della propria natura, mentre l’espressione della passione si fa sempre più carica, tanto da trasformare il conforto dell’ascolto e di gesti eloquenti in una prigionia familiare per l’insondabile scambio di ruoli. La perdita di controllo
IL DVD
Il dvd di Persona, distribuito da BIM e 01 Distribution, va ad annoverarsi tra le uscite della Bergman Collection, costituendo un ulteriore tassello dell’opera del maestro svedese. La versione restaurata presenta la pellicola in versione originale integrale non

i dvd di Bergman ce li abbiamo tutti. Ripubblicarli in dvd, e non in alta definizione, visti che si tratta di edizioni restaurate, è incomprensibile e la dice lunga sulla condizione del mercato italiano. Pochi che comprano, costi di produzione elevati, nessuna voglia di innovazione/miglioramento. All'estero invece c'è di tutto e di più.