Galveston, di Mélanie Laurent

Storie di sguardi cerchiati di sconfitta, l’America desolata di chi vive là dove il cielo ha la stessa consistenza viscosa di un mondo senza aspettative. Tratto dal romanzo d’esordio di Pizzolatto

--------------------------------------------------------------
CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Storie di sguardi cerchiati di solitudine, nell’America sconfitta di chi, come i white-trash, vive ai margini, là dove il cielo ha la stessa consistenza viscosa della geografia paludosa e straniata di un mondo senza aspettative. È nella terra maledetta della Louisiana e del Texas, dove l’inferno è reale, come recita lo striscione apocalittico situato in bella vista tra gli squarci di desolazione attraversati dal film, che Roy, sicario affacciato sul baratro della morte, con il volto imperscrutabile e cupo di Ben Foster, scopre una scintilla di umanità nelle pieghe nascoste della sua anima prosciugata. Una scintilla che gli fa tendere una mano a Rocky, escort poco più che bambina, interpretata, tra smarrimento e malinconia da Elle Fanning, con sulle spalle tutto il peso di una vita fatta di indifferenza e abusi.
È Mélanie Laurent, scelta da Tarantino per dare corpo all’indimenticabile Shosanna di Bastardi senza gloria, a cercare il giusto sguardo per addentrarsi nell’universo oscuro e tormentato di Galveston, il romanzo d’esordio di Nic Pizzolatto, che riavvolgendo su se stesso l’immaginario noir e seguendo le linee spezzate del senso di colpa e di perdita, preannuncia, già nel 2010, anno della sua pubblicazione, quell’oggetto imprendibile, capace di far collassare i confini del piccolo schermo, che è True Detective.
In un road movie dove la fuga non è altro che un movimento impossibile, la Laurent, da attrice di grande esperienza, si affida senza mezzi termini alle densità emotive di cui Elle Fanning e, soprattutto, Ben Foster hanno dato più volte prova al cospetto di personaggi drammatici e schiacciati dal peso della vita. La magnifica prova dolente per Debra Granik in Senza lasciare traccia parla chiaro a proposito. Il tutto, visto attraverso una fotografia impervia e acre, proprio il viaggio compiuto da i due protagonisti verso Galveston, Texas, e la ricercatezza di un rigore formale, fatto di movimenti dilatati, cesure secche, che tenta a tutti i costi di farsi proiezione dell’universo interiore di Roy e Rocky.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Nella sua volontà di non inciampare in nessuna sbavatura, Mélanie Laurent non si accorge, però, di perdere completamente di vista quelle increspature stranianti che, da sempre, fanno della scrittura di Pizzolatto un luogo insidioso, dove non si smette di perdersi e sprofondare, senza nessun appiglio al quale aggrapparsi, nello stesso inferno indistricabile dei suoi personaggi. Un inferno, quello di Galveston, dove, almeno sulla carta, gli affetti dovrebbero aprire squarci spiazzanti, con il mare a incarnare per un attimo il luogo del possibile, squarci che dovrebbero diventare desideri di fuga negati, dietro i quali intravedere le trame diaboliche di un mondo senza più sogni da inseguire. Non stupisce, allora che Nic Pizzolatto abbia scelto lo pseudonimo di Jim Hammett per firmare una sceneggiatura tradita. A differenza del romanzo, la versione cinematografica dell’universo di Pizzolatto vista da Mélanie Laurent non è un cerchio che si allarga, fino a disorientare lo sguardo, per condurlo al cospetto della sua solitudine, ma solo un meccanismo che, volendo padroneggiare le dinamiche emotive di Roy e Rocky, anziché perdersi in esse, si ripete uguale a se stesso, senza scalfire mai veramente la superficie delle esistenze che attraversa.

Titolo originale: id.
Regia: Mélanie Laurent
Interpreti: Ben Foster, Elle Fanning, Beau Bridges, Christopher Amitrano, Robert Aramayo, C.K.McFarland, Lili Reinhart
Distribuzione: Movies Inspired
Durata: 91’
Origine: USA, 2018

La valutazione del film di Sentieri Selvaggi
3
Sending
Il voto dei lettori
3.1 (10 voti)
--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative


    Array