I NON PROTAGONISTI

Cinema Trevi – Cineteca Nazionale,
11- 19 ottobre 2005

--------------------------------------------------------------
CORSO COMUNICAZIONE DIGITALE PER IL CINEMA DALL'11 APRILE

--------------------------------------------------------------

La risata grassa di Mimmo Poli. Il volto sottile e spigoloso con gli occhi semichiusi di Tiberio Murgia. Il dandysmo romagnolo di Franco Fabrizi. L’enfant terrible Carlo Delle Piane dall’inconfondibile voce nasale. La mater familias per eccellenza: Ave Ninchi. Sono solo alcuni esempi di figure ingiustamente ritenute di contorno, marginali. Accanto agli astri nascenti dei Gassman, dei Sordi, dei Manfredi e dei Mastroianni, esisteva una base solidissima di non protagonisti, di caratteristi, e molti di essi uscivano dalla dura vita dell’avanspettacolo, dalla rivista. Erano capaci di reinventare completamente una sceneggiatura, di creare ex-novo dei personaggi, di essere a loro volta autori. E così accanto ai cosiddetti solisti, come in ogni concerto musicale che si rispetti, coesisteva in armonia il coro. Molte e tutte intense sono dunque le facce nobili del cinema italiano. E tutte da scoprire o riscoprire, grazie ai molti titoli  della retrospettiva.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Realizzata in collaborazione con il Festival Terra di Siena (27 settembre – 2 ottobre) e ideata da CARLO VERDONE e MARIO SESTI,  la rassegna romana ripropone in forma ampliata la retrospettiva presentata nell’ambito della manifestazione toscana.

Domani, martedì 11, alle ore 20.30, incontreranno il pubblico MARISA MERLINI e TIBERIO MURGIA.
Seguirà la proiezione del video I non protagonisti di Mario Sesti, Paolo D’Agostini, Maria D’Agostini.
(ingresso gratuito all’incontro e ai film della serata di apertura)

Per informazioni: Cinema Trevi: 06.678120606 – CSC: 72294301-72294224; www.csc-cinematografia.it

 

PROGRAMMA

 

ore 17.00
Veneri al sole (1964)
Regia: Marino Girolami; soggetto e sceneggiatura: Marino Girolami, Tito Carpi, Roberto Gianviti, Amedeo Sollazzo; produzione: Marco Film; durata: 90′
Episodio: Intrigo al mare; interpreti: Enio Girolami, Gloria Paul, Umberto D’Orsi, Carlo Delle Piane, Giampiero Littera, Marco Mariani.
Episodio: Una domenica a Fregene; interpreti: Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Elena Belletti, Nietta Zocchi, Franca Polesello.
Episodio: Come conquistare le donne; interpreti: Raimondo Vianello, Luigi Pavese, Annie Gorassini, Pier Paola Bucchi, Mirella Maravidi.
Film a episodi ambientati in località di villeggiatura al mare. In Intrigo al mare un fotografo vive un’avventura alla James Bond, aiutando una ragazza a recuperare una preziosissima e misteriosa valigetta; in Una domenica a Fregene un fattorino ansioso di aiutare al meglio il suo principale, finirà per metterlo nei guai; in Come conquistare le donne un ragazzo timido, spronato dal padre, cerca di conquistare le ragazze spacciandosi per quello che non è, finendo sempre in ospedale… ma non tutti i guai vengono per nuocere.

ore 18.45
I pompieri di Viggiù (1949)
Regia: Mario Mattoli; soggetto e sceneggiatura: Marcello Marchesi e Steno; interpreti: Carlo Campanini, Silvana Pampanini, Ave Ninchi, Carlo Croccolo, Dante Maggio, Fritz Marlat [Aldo Tonti], Totò, Nino Taranto, Wanda Osiris, Carlo Dapporto, Alfredo Rizzo; produzione: Lux Film; durata: 90′
Nel paese di Viggiù non scoppia mai un incendio e i vigili del fuoco sono sempre disoccupati. Un giorno si recano in una grande città e per caso assistono a uno spettacolo di varietà. Nel teatro c è anche il loro comandante che sta cercando la figlia scappata dal collegio per fare la soubrette. Straordinaria testimonianza cinematografica sul mondo della rivista, girato come se fosse un musical e montato con un ritmo velocissimo e frenetico per i tempi. Il regista Mattoli, inoltre, riesce a orchestrare un perfetto film corale con la partecipazione di tutti i nomi del varietà e della comicità dell’epoca.

ore 20.30
Incontro con Marisa Merlini e Tiberio Murgia
a seguire
I non protagonisti di Maria D’Agostini, Paolo D’Agostini, Mario Sesti, durata: 42′
a seguire
Il monaco di Monza (1963)
Regia: Sergio Corbucci; soggetto e sceneggiatura: Bruno Corbucci, Giovanni Grimaldi; interpreti: Totò, Nino Taranto, Erminio Macario, Lisa Gastoni, Giacomo Furia, Mario Castellani, Adriano Celentano, Don Backy, Carlo Delle Piane, Mimmo Poli; produzione: Giovanni Addessi Produzione Cinematografica, Globe Films International; durata: 90′
Pasquale (Totò) è un ciabattino e al contempo padre di troppi figli e, per risolvere gli urgenti bisogni alimentari e finanziari, si traveste da frate. Finisce però in un castello dove il perfido e sinistro don Egidio (Nino Taranto) tiene segregata la bella e giovane nipote. Gran raduno di caratteristi per una parodia frenetica ed ilare con Celentano e Don Backy in saio che ballano il rock cantando La carità.
Ingresso libero

mercoledì 12
ore 17.00
Luci del varietà (1950)
Regia: Federico Fellini, Alberto Lattuada; soggetto: Federico Fellini; sceneggiatura: Federico Fellini, Alberto Lattuada, Tullio Pinelli e (non accreditato) Ennio Flaiano; interpreti: Peppino De Filippo, Carla Del Poggio, Giulietta Masina, John Kitzmiller, Dante Maggio, Checco Durante, Gina Mascetti, Franca Valeri; produzione: Capitolium; durata: 90′
Checco Dalmonte, il capocomico di una compagnia di varietà di infimo ordine, è innamorato della soubrette Liliana, che però lo lascia per un impresario in cerca di un improbabile successo. Melina, la figlia dell’amministratore, può così ricominciare i suoi vani sogni d’amore su Checco. Omaggio caustico e dolente al mondo dell’avanspettacolo, Luci del varietà, realizzato in formula cooperativistica, segna l’esordio ‘a metà’ nella regia di Federico Fellini. Nastro d’argento per Giulietta Masina. Piccole parti per una giovane Giovanna Ralli (una soubrette), Sofia Lazzaro non ancora Loren (la ballerina che scende le scale).

ore 18.45
Carosello napoletano (1954)
Regia: Ettore Giannini; soggetto: dalla rivista omonima di Ettore Giannini; sceneggiatura e dialoghi: Ettore Giannini, Giuseppe Marotta, Remigio Del Grosso; interpreti: Léonide Massine, Achille Millo, Agostino Salvietti, Clelia Matania, Paolo Stoppa, Maria Fiore, Tina Pica, Maria Pia Casilio; produzione: Lux Film; durata: 129′
La storia di Napoli attraverso le vicende di un povero cantastorie e della sua numerosa famiglia. Tratto dall’omonimo lavoro teatrale di Ettore Giannini, Carosello napoletano rappresenta uno dei migliori esempi di film-rivista grazie a procedimenti stilistici originali (ad esempio le personali introduzioni ai singoli numeri musicali), alle fantasiose scenografie di Mario Chiari (che vinse a Cannes il Nastro d’argento), alla fotografia di Giorgio Sommer e alla musica di Raffaele Gervasio.

ore 21.00
Racconti romani (1955)
Regia: Gianni Franciolini; soggetto: dai Racconti romani di Alberto Moravia, scelti da Sergio Amidei; sceneggiatura: Sergio Amidei, Age [Agenore Incrocci] e [Furio] Scarpelli, Francesco Rosi, Alberto Moravia; interpreti: Vittorio De Sica, Totò, Silvana Pampanini, Franco Fabrizi, Antonio Cifariello, Maurizio Arena, Giancarlo Costa; produzione: Industrie Cinematografiche Sociali, Cormoran Films (Parigi); durata: 110′
Tre giovani sfaticati vengono convinti dal truffatore Alvaro a tentare alcune truffe. Inutile dire che gli esiti saranno pessimi e alla fine tutti si metteranno a lavorare seriamente. Ispirandosi ad alcuni dei Racconti romani di Alberto Moravia, il film è un esempio di perfetto equilibrio tra il pessimismo dello scrittore e la bonarietà della commedia all’italiana. Indimenticabile risulta il duetto tra Totò e De Sica sull’insopportabilità della parola mamma.

giovedì 13
ore 17.00
Le ragazze di Piazza di Spagna (1951)
Regia: Luciano Emmer; soggetto e sceneggiatura: Sergio Amidei; collaborazione alla sceneggiatura: Fausto Tozzi, Karin Valde; interpreti: Lucia Bosè, Cosetta Greco, Marcello Mastroianni, Ave Ninchi, Leda Gloria, Liliana Bonfatti, Renato Salvatori, Giorgio Bassani, Galeazzo Benti; produzione: Astoria Film; durata: 100′
un professore (lo scrittore Giorgio Bassani) racconta le speranze, i sogni e le delusioni di tre giovani sarte: Marisa rinuncia a lavorare come indossatrice per sposare un modesto ma onesto garzone; Elena, delusa da un uomo, tenta il suicidio, ma riesce a ritrovare la voglia di vivere attraverso l’amore di un tassista; Lucia, piccoletta di statura, stravede per gli uomini alti ma finirà per innamorarsi di un fantino. È uno dei film più riusciti del cosiddetto neorealismo rosa dove i protagonisti sono persone comuni descritte con garbata ironia e un velato ottimismo. Mastroianni è doppiato da Nino Manfredi.

ore 19.00
Le signorine dello 04 (1955)
Regia: Gianni Franciolini; soggetto: da un’idea di Sergio Amidei; sceneggiatura: Age [Agenore Incrocci] e [Furio] Scarpelli, Sergio Amidei; interpreti: Antonella Lualdi, Franca Valeri, Giovanna Ralli, Marisa Merlini, Giulia Rubini, Antonio Cifariello, Roberto Risso; produzione: C.I.RA.C. (Compagnia Italiana Realizzazioni Artistiche Cinematografiche); durata: 90′
Cinque donne. Cinque diversi problemi di cuore. Un unico mestiere infernale. Lavorano come centraliniste per la compagnia nazionale dei telefoni Stipel. I sogni. Le speranze. Ma anche le delusioni. Le aspettative sentimentali appese al filo di un telefono. Bellissima carrellata sull’universo femminile che ironizza amaramente sul perbenismo dilagante nella società di quegli anni. Breve apparizione del grande doppiatore Ferruccio Amendola nella parte del garzone di bottega.

ore 21.00
Il segno di Venere (1955)
Regia: Dino Risi; soggetto: Edoardo Anton, Luigi Comencini, Franca Valeri; sceneggiatura: Edoardo Anton, Ennio Flaiano, Franca Valeri, Dino Risi; collaborazione alla sceneggiatura: Cesare Zavattini; interpreti: Sophia Loren, Franca Valeri, Vittorio De Sica, Raf Vallone, Peppino De Filippo, Alberto Sordi, Virgilio Riento, Tina Pica; produzione: Titanus; durata: 100′
Cesira, bruttina, cerca disperatamente un marito ma non lo trova. Agnese, la cugina, è invece bellissima, potrebbe avere tutti gli uomini ai suoi piedi, ma ‘l’argomento’ non le interessa. La seconda troverà presto l’uomo della vita, la prima continuerà imperterrita a cercarlo. Raccontato con garbo, pieno di situazioni divertenti, con dialoghi spiritosi, Il segno di Venere offre una straordinaria Franca Valeri dal talento comico inesauribile, in perfetta contrapposizione con la carica erotica della diva Sophia Loren.

venerdì 14
ore 17.00
Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo (1956)
Regia: Mauro Bolognini; soggetto: Paolo Frascà; sceneggiatura: Ruggero Maccari, Ettore Scola, Nicola Manzari; interpreti: Alberto Sordi, Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, Gino Cervi, Valeria Moriconi, Tiberio Mitri, Nino Manfredi; produzione: Imperial Film, E.N.I.C. (Ente Nazionale Industrie Cinematografiche); durata: 96′
Vicende comicissime tutte legate a una caserma di vigili urbani, ognuno con le proprie manie: l’inflessibile vigile Randolfi distributore di multe (Alberto Sordi), la guardia scelta Manganiello (Peppino De Filippo) con la passione per la musica, il brigadiere Spaziali (Aldo Fabrizi) che pensa solo alla famiglia.

ore 19.00
Un giorno in pretura (1954)
Regia: Steno; soggetto: da un’idea di Lucio Fulci; sceneggiatura: Alessandro Continenza, Lucio Fulci, Alberto Sordi, Giancarlo Viganotti, Steno; interpreti: Peppino De Filippo, Silvana Pampanini, Alberto Sordi, Sophia Loren, Tania Weber, Leopoldo Trieste, Armenia Balducci, Virgilio Riento; produzione: Documento Film, Excelsa Film; durata: 90′
Durante una giornata di udienze, il pretore Salomone Lo Russo (Peppino De Filippo) passa in rassegna una serie di casi, tra i quali ricordiamo quello di Nando Moriconi detto l’americano (Sordi, che battezza il personaggio protagonista, l’anno dopo, di Un americano a Roma) che va in giro nudo dopo che gli hanno rubato i vestiti lasciati vicino a una pozza d’acqua, imitando alla sua maniera Johnny Weissmuller, l’interprete di Tarzan. Il cinema popolare italiano dopo il neorealismo: una struttura perfetta, identica anche per Accadde al commisariato, nel creare bozzetti concilianti ma anche personaggi e sketch, uno più divertente dell’altro.

ore 21.00
Accadde al commissariato (1954)
Regia: Giorgio C. Simonelli; soggetto: Felice Zappulla, Giovanni Grimaldi; sceneggiatura: Giovanni Grimaldi, Ruggero Maccari, Ettore Scola, Vincenzo Talarico; interpreti: Nino Taranto, Alberto Sordi, Walter Chiari, Lucia Bosè, Riccardo Billi, Mario Riva, Carlo Dapporto, Lauretta Masiero; produzione: Fortunia Film; durata: 104′
Un bonario commissario di polizia, più interessato alla sua auto nuova appena comprata che al suo lavoro, è costretto ad ascoltare durante la giornata decine di vicende che tante persone gli raccontano. Oltre al ritratto della società italiana degli anni ’50 secondo le coordinate del neorealismo rosa, Accadde al commissariato offre un Sordi strepitoso nel personaggio (inventato per la rivista E lui dice!) del venditore ambulante di bolle di sapone.

sabato 15
ore 17.00
È arrivato il cavaliere! (1950)
Regia: Steno e Mario Monicelli; soggetto e sceneggiatura: Vittorio Metz, Marcello Marchesi; collaborazione alla sceneggiatura: Steno, Mario Monicelli; interpreti: Tino Scotti, Silvana Pampanini, Enrico Viarisio, Nyta Dover, Enzo Biliotti, Alda Mangini, Galeazzo Benti; produzione: A.T.A. (Artisti Tecnici Associati), Excelsa Film; durata: 92′
Un gruppo di ambulanti capeggiati da un curioso individuo chiamato “cavaliere” (un indimenticabile Tino Scotti) viene sfrattato dal territorio che aveva occupato. Il misterioso personaggio riesce, con un curioso stratagemma, a scongiurare il pericolo, ma è solo un’illusione perché gli scavi per la costruzione della metropolitana si eseguiranno lo stesso.

ore 19.00
I soliti ignoti (1958)
Regia: Mario Monicelli; soggetto: Age [Agenore Incrocci] e [Furio] Scarpelli; sceneggiatura: Age e Scarpelli, Suso Cecchi D’Amico, Mario Monicelli; interpreti: Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Renato Salvatori, Carla Gravina, Claudia Cardinale, Tiberio Murgia, Totò, Memmo Carotenuto, Rossana Rory, Carlo Pisacane; produzione: Vides, Lux Film, Cinecittà Italiana Stabilimenti Cinematografici; durata: 100′
Uno scombinato quintetto di poveracci tenta un furto a un Monte di Pegni periferico. Il colpo fallisce: i nostri finiscono, anziché nella stanza della cassaforte, nella cucina di un appartamento, dove si consoleranno con una pentola di pasta e ceci. Questa specie di versione popolana di Rififi di Dassin, è uno dei pilastri della commedia all’italiana grazie alla scelta azzeccata degli interpreti (un Vittorio Gassman per la prima volta comico, vincitore del Nastro d’argento, gli esordienti  Claudia Cardinale e Tiberio Murgia, un dosato e brillante Totò), alla sceneggiatura perfetta (vincitrice anch’essa del Nastro d’argento), alla fotografia in b/n di Gianni Di Venanzo e alle musiche jazzistiche di Piero Umiliani.

ore 21.00
Audace colpo dei soliti ignoti (1959)
Regia: Nanni Loy; soggetto: Age [Agenore Incrocci] e [Furio] Scarpelli; sceneggiatura: Age e Scarpelli, Nanni Loy; interpreti: Vittorio Gassman, Renato Salvatori, Claudia Cardinale, Vicky Ludovisi, Riccardo Garrone, Tiberio Murgia, Carlo Pisacane; produzione: Titanus, Vides, S.G.C. (Parigi); durata: 105′
I «soliti ignoti» sono in trasferta a Milano per rapinare il furgone del Totocalcio. Giunti nel capoluogo lombardo i nostri si ritrovano soli perché l’ideatore del colpo è stato arrestato. Decidono di agire ugualmente, alla loro maniera, senza cioè rispettare il piano previsto, riuscendo nell’impresa. Ma quando tutto sembra andare per il meglio…. Non spregevole seguito de I soliti ignoti grazie a un ottimo lavoro di squadra e di coralità da parte degli attori, il film offre anche un interesse per i jazzofili: alle musiche di Piero Umiliani ha collaborato Chet Baker.

domenica 16
ore 17.00
Arrivano i dollari! (1957)
Regia: Mario Costa; soggetto: da un’idea di Fulvio Pazziloro; sceneggiatura: Giuseppe Mangione, Ruggero Maccari, Gigliola Falluto, Giovanni Grimaldi; interpreti: Alberto Sordi, Nino Taranto, Isa Miranda, Mario Riva, Riccardo Billi, Rita Giannuzzi, Sergio Raimondi; produzione: Fortunia Film; durata: 112
L’eredità inaspettata da parte di una misteriosa zia d’America cambia la vita a cinque fratelli, i quali però non vanno proprio d’amore e d’accordo. Scena cult: Sordi costringe il fedele servitore (Turi Pandolfini), incatenato, a mangiare una  zuppa per cani!

ore 19.15
La famiglia Passaguai (1951)
Regia: Aldo Fabrizi; soggetto: dalla commedia Cabina 27 di Anton Germano Rossi; sceneggiatura: Aldo Fabrizi, Ruggero Maccari, Mario Amendola; interpreti: Aldo Fabrizi, Ave Ninchi, Giovanna Ralli, Giancarlo Zarfati, Peppino De Filippo, Carlo Delle Piane, Tino Scotti, Luigi Pavese; produzione: Alfa Film; durata: 90′
Una domenica al mare può tramutarsi ben presto in un’avventura indimenticabile se i protagonisti sono il capofamiglia Peppe (Fabrizi), la moglie Margherita (Ninchi), i figli Pecorino (Delle Piane), Marcella (Ralli) e Gnappetta (Zarfati), ovvero la famiglia Passaguai. Scatenata commedia di costume dove Fabrizi nel triplo ruolo di regista, attore e sceneggiatore ironizza sulla piccola borghesia di fronte ai primi segni di benessere, utilizzando una comicità tutta romanesca che trova le sue ascendenze nel repertorio del teatro dialettale e nell’avanspettacolo.

ore 21.00
Poveri ma belli (1957)
Regia: Dino Risi; soggetto: Dino Risi; sceneggiatura: Dino Risi, Pasquale Festa Campanile, Massimo Franciosa; interpreti: Marisa Allasio, Maurizio Arena, Renato Salvatori, Memmo Carotenuto, Alessandra Panaro, Mario Carotenuto, Memmo Carotenuto, Lorella De Luca, Virgilio Riento; produzione: Titanus, S.G.C. (Parigi); durata: 102′
Due bulli trasteverini litigano per la stessa ragazza, ma poi finiscono per interessarsi alle rispettive sorelle. Uno dei più fulgidi esempi del neorealismo rosa. La critica storse il naso, ma il pubblico, incurante, affollò le sale. Caso abbastanza raro di successo al box office con cinque giovani attori, allora sconosciuti, che passarono subito alla notorietà, Poveri ma belli è il prototipo dei film dialettale, giovanile, proletario nell’estrazione, piccolo-borghese nello spirito. Il montatore Mario Serandrei è colui che, montando Ossessione, parlò per primo di neorealismo.

Lunedì 17
Chiuso

Martedì 18
ore 19.00
Il Monaco di Monza (replica)

ore 21.00
I pompieri di Viggiù (replica)

Mercoledì 19
ore 17.00
Racconti romani (replica)

ore 19.00
Poveri ma belli (replica)

ore 21.00
La famiglia Passaguai (replica)

 

 

 

 

 

 

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------

    ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DI SENTIERI SELVAGGI

    Le news, le recensioni, i corsi di cinema, la riviste, i libri, gli eventi e tutte le nostre iniziative