Il Pirata – Memorie da Spoon River, di Cristiano Ciliberti

Venerdì 9 Febbraio Sentieri Selvaggi ospita la prima romana del film d’esordio di Cristiano Ciliberti, scritto da Sabrina Scansani, proiezione con incontro con i due giovani autori

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In un paesino indefinito della Puglia ne Il Pirata – Memorie da Spoon River otto personaggi percorrono la strada che spetta quotidianamente loro. Sembra inesorabilmente segnata a esplorare le stesse tappe di ogni giorno e incrociare quelle degli altri, ma l’occhio attento di Cristiano Ciliberti  e lo script di Sabrina Scansani riesce a raccontare una piccola, tenera deviazione da questi percorsi prestabiliti. Ed è così che una delle usuali visite al cimitero di Mimì (Umberto Binetti), informatissimo sulle intime storie che appartengono ai defunti del paese e che i necrologi colpevolmente omettono, si trasforma in un’esperienza mistica; una giornata di lavoro qualunque di Daniela (Sara Putignano), la prostituta locale, diventa una dolce parentesi fuori dal comune quando un cliente inesperto le si presenta al cospetto per imparare l’amore; tra multe rispedite al mittente e prese in giro quotidiane, il vigile del paese Gelataio (Gianni Ciardo) ottiene finalmente il suo riscatto quando acchiappa, quasi casualmente, due ladri che hanno svaligiato un negozio.

Nella desolata provincia del sud Italia scelta come teatro per il film d’esordio dei due giovani autori, un microcosmo di anime vaganti si racconta quasi naturalmente e chi guarda sembra essere capitato per caso, spettatore rispettoso di piccoli e grandi drammi quotidiani. Senza avvertire il film introduce dolcemente in una vastità umana quasi casuale, che s’intreccia ritmicamente come nelle più classiche dinamiche di paese, in cui ognuno in qualche modo custodisce l’altro. I personaggi sono il vero motore di Il Pirata – Memorie da Spoon River, che è un film che si costruisce giocando con i punti di vista, tracciando un percorso che porta dritto alla visione più interessante, quella del Pirata (Vito Lo Priore) un pittore cieco che paradossalmente rappresenta i nostri occhi, attraverso i quali non vede alla finestra le storie di tutti gli altri, per poi ritirarsi, sul finale, nel suo laboratorio d’arte dove restituisce con un’arte che sente con le mani tutti i racconti che ha custodito per noi. Non c’è spazio per un narratore giudicante, eppure la macchina da presa è partecipante, si poggia senza freddezza su ogni contraddizione umana facendone puro racconto scevro da virtuosismi e forzature. In questo il film abbraccia lo spirito dell’Antologia di Spoon River, raccolta di poesie di Edgar Lee Masters da cui è liberamente tratto, restituendone la libertà espressiva e la brevità.

Il Pirata – Memorie da Spoon River si inserisce di diritto in una tendenza cinematografica a raccontare il quotidiano (Perfect Days, The Takatsu River) che fa del racconto per sottrazione uno scrigno segreto che custodisce quello che di più prezioso ha l’essere umano e che spesso, nelle strutture della narrativa cinematografica complessa, finiscono per non trovare spazio.

A Roma la possibilità di vederlo, questa sera venerdì 9 Febbraio alle ore 20:30, nella sede di via Carlo Botta 19 di Sentieri Selvaggi, alla presenza di Ciliberti e Scansani che ripercorreranno il tribolato percorso iniziato nel 2019 e che solo nel 2024 ha portato il loro film a vedere la luce.

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    Un commento

    • Stefano Vettraino

      W! Finalmente una scuola che genera autori; autori così bene formati da affrontare un autore come Lee Masters. Non potrò essere alla proiezione odierna, quello che mi auguro è possiate fare una seconda proiezione a breve ricevendo un preavviso. Ancora complimenti per il vostro impegno e buon lavoro.