IN & OUT – IN. “Re della terra selvaggia”, di Benh Zeitlin
Girato in Louisiana, in un universo fantasmagorico, evocante la potenza distruttrice dell’uragano Katrina dove la natura ci restituisce uno scenario catastrofico, primordiale e mitologico. Sembra vivere un assoluto stato di grazia l’opera prima del giovane regista, una saggezza e forza espressiva non comune.
Le bestie del selvaggio sud, sarebbe il titolo italiano del primo lungometraggio del trentenne regista statunitense, nato a New York e trasferitosi da sei anni in Louisiana , precisamente a New Orleans. Vincitore del Gran Premio e miglior fotografia al Sundance 2012 e candidato a 4 premi Oscar. Opera indipendente prodotta dalla società Court 13 (musicisti, artisti, registi), di cui è membro fondatore il regista (autore anche delle musiche). Girato in Louisiana, il film è impregnato di un universo fantasmagorico, evocante la potenza distruttrice dell’uragano Katrina. Hushpuppy è una bambina di sei anni (memorabile l’interpretazione di Quvenzhané Wallis), “enfant sauvage”, che vive nella baia delle zone maggiormente colpite, con suo padre Wink. All’improvviso la natura esplode e la devastazione rimanda ad uno scenario catastrofico e senza vita. Dalle baracche risalgono pochi superstiti e Hushpuppy decide così di andare alla ricerca della madre, sparita alla sua nascita. Viaggio esistenziale e di formazione, con un padre in declino fisico e deciso a forgiare il carattere della figlia in tutti i modi (anche più bestiali), affinché possa affrontare la vita senza paura. Ai confini del mondo, mangiando pesce, crostacei crudi e pollo alla brace, imballando e riciclando i rifiuti del progresso, un pugno di indomabili selvaggi del sud, conoscono l’odore della terra, il tanfo della vita, i colori del dolore, il tatto della morte. E intanto, le bestie indomabili sopraggiungono, incroci giurassici e mitologici tra cinghiali e bisonti, dal pelo acuminato e la potenza apocalittica. Sono alla ricerca di cibo, di anime da terrorizzare per tutta la vita, sono alla ricerca di Hushpuppy, destinata a rimanere sola e indifesa. Nel “Paese delle creature selvagge”, verso il Golfo del Messico, percorrendo le acque su chiatte assemblate “artisticamente”, immaginando la quiete, scongiurando la tempesta. Terre magiche, stregate, radiate dalle mappe, in cui interrogarsi sulla capacità di reagire alla condanna a morte. Tra gli abitanti di Bathtub, vera comunità che ha ispirato il regista, privi di danaro, rappresentanza politica e in balia della natura che prende e dona senza pietà alcuna. Esistenza primordiale, sotto l’albero della vita, che al grido di sfida di Wink, all’imperversare della tempesta , la natura fa eco prendendogli la casa.
Sembra vivere un assoluto stato di grazia l’opera prima del giovane regista, una quiete (o stasi) creativa paradossale perché
Titolo originale: Beasts of the Southern Wild
Regia: Benh Zeitlin
Interpreti: Quvenzhané Wallis, Dwight Henry, Levy Easterly, Gina Montana, Lowell Landes, Pamela Harper, Jonshel Alexander, Nicholas Clark
Origine: USA, 2012
Distribuzione: Satine Film e Bolero Film
Durata: 93'