Miglior film britannico, miglior film in lingua non inglese e miglior sonoro. Sono questi i tre premi BAFTA guadagnati da La Zona d’interesse (The Zone of Interest) nel corso della 77esima edizione della manifestazione britannica, tenutasi il 18 febbraio, alla consueta Royal Festival Hall di Londra. Solo una delle numerose tappe istituzionali che annualmente accompagnano i migliori prodotti della stagione cinematografica appena trascorsa lungo il sentiero che conduce agli Academy Award. Tappa che, in questo caso, non ha fatto che confermare la calorosa accoglienza ricevuta dal film di Jonathan Glazer (Under the skin) a partire dal Festival di Cannes 2023 e che, oggi più che mai, lo candida a un ruolo da protagonista per la nottata Oscar del prossimo 10 marzo.

--------------------------------------------------------------
#SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

--------------------------------------------------------------

Prodotto da A24 e Extreme Emotions e ispirato – seppur liberamente – al romanzo di Martin Amis del 2015, La Zona d’interesse (uscito nei cinema italiani il 22 febbraio) racconta la quotidianità del gerarca tedesco Rudolf Höss, il quale divide le proprie giornate tra il ruolo di capofamiglia e quello di comandante di Auschwitz. La villetta con giardino che recinta routine e attività di svago dell’uomo si trova infatti a condividere uno dei muri delimitanti il campo di concentramento nazista. Al confine tra l’atrocità di un crimine avvolto dal silenzio e il tran tran giornaliero di un nucleo familiare solo apparentemente comune.

Già vincitore del Premio Speciale della Giuria a la Croisette lo scorso maggio, il progetto di Glazer è indubbiamente un’opera graffiante, chiamata, nel bene o nel male, a provocare e far parlare di sè. Diversi mesi or sono discutevamo del film proprio su questo portale, ragionandoci nei termini di una “perturbante operazione di dissezione e autopsia delle immagini e di quello che ci rende esseri umani” – nonché di “uno sguardo che non permette scampo”. Mentre appena un paio di settimane fa, Alfonso Cuarón lo ha descritto come “il film probabilmente più importante di questo secolo, sia dal punto di vista del suo approccio cinematografico che della complessità del suo tema.”

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE UNA SERIE TV DALL’8 MAGGIO

--------------------------------------------------------------

Al di là del giudizio critico e, perché no, delle divisioni percettive originate dalla disumana riflessione per immagini proposta da Glazer, è indubbio che La Zona d’interesse sia una pellicola destinata a rimanere. E i tre premi ottenuti dalla British Academy of Film and Television Arts non sono che l’ultimo di una serie di importanti riconoscimenti conquistati dal film nel corso degli ultimi nove mesi. Segnaliamo per esempio il trionfo ai London Critics’ Circle Award, dove la pellicola inglese ha vinto in qualità di miglior film, miglior regia e miglior realizzazione tecnica. Oltre alla recente designazione a Film della Critica ottenuta dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani.

In questa fase della campagna hollywoodiana, La Zona d’Interesse, oltre agli apprezzamenti di Cuaròn, si fa forte delle sue 5 nomination ai prossimi Academy Award nelle categorie di miglior film, miglior regia, miglior film internazionale, miglior sceneggiatura non originale e miglior sonoro. Se tutto andrà come previsto dalle statistiche – vista la compresenza nella cinquina “out of Hollywood” e nella top ten assoluta della serata – quello di Glazer potrebbe essere il primo film britannico – sebbene in lingua tedesca – a conquistare l’ambita statuetta come miglior proposta internazionale.

--------------------------------------------------------------
CORSO ONLINE SCRIVERE E PRESENTARE UN DOCUMENTARIO, DAL 22 APRILE

--------------------------------------------------------------