Paddington 2, di Paul King
L’orsetto inglese dallo sguardo tenero e i modi scalmanati torna al cinema, pronto ad affrontare nuove avventure esilaranti. Un sequel super divertente, con uno Hugh Grant irripetibile

Al termine del primo capitolo, avevamo lasciato l’orsetto Paddington a preparare marmellata d’arance in compagnia della famiglia speciale che lo aveva adottato, gli scalmanati Brown, in una Londra alle porte del Natale, così bella proprio perché così varia e aperta all’integrazione del prossimo, anche se quel prossimo non assomiglia a nessun altro perché viene dal “misterioso Perù” ed è, essenzialmente, un orso parlante.
Ma Paddington ha saputo fare breccia nel cuore dei residenti di Windsor Gardens e adesso è, a tutti gli effetti, uno di loro. In questo secondo lavoro, diretto da Paul King, lo ritroviamo perfettamente integrato ̶ eccetto che per le pratiche umane di igiene personale ̶ , amico del cuore del quartiere, nonché compagnia insostituibile per i Brown. E se anche il presente è così lieto, Paddington non ha mai dimenticato le sue origini, gli adorati zii della foresta ̶ il film si apre con il ricordo del suo ritrovamento ̶ , e il suo debito nei confronti della zia Lucy resta un’urgenza alla quale rispondere. È proprio questo forte ancoraggio verso il passato che innesca la nuova avventura dell’orsetto: è il momento di acquistare un regalo speciale per il centenario della zia, un antico libro pop-up che schiude tutto un mondo fatto di sogni e immagini che si muovono a ritmo di valzer; un libro per vedere la tanto desiderata Londra a tre dimensioni, o per ritrovarsi di nuovo vicini, seppure solo con l’immaginazione.
Ma anche stavolta, Paddington dovrà fare i
Titolo originale: id.
Regia: Paul King
Interpreti: Hugh Grant, Brendan Gleeson, Jim Broadbent, Peter Capalbi, Julie Walters, Sally Hawkins, Hugh Bonneville, Francesco Mandelli
Distribuzione: Eagle Pictures
Durata: 95′
Origine: Gran Bretagna, Francia, 2017