George Carlin rivive in uno special comedy generato dall’AI

Il duo di youtuber Dudesy ha usato un’intelligenza artificiale per creare uno special “impossibile” di George Carlin, in cui lo stand up comedian ha ragionato sui temi più caldi del presente

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I’m Glad I’m Dead è il titolo di uno special di George Carlin creato da Dudesy, un collettivo comico di YouTube che da tempo si avvale dell’AI per la creazione dei loro contenuti, a partire dall’omonimo podcast in cui i conduttori Chad Kultgen e Will Sasso seguono gli input generati dall’AI dopo che il sistema ha avuto l’accesso al loro storico di internet, alla loro cronologia di Whatsapp, alla loro presenza in rete.

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Lo special prova a immaginare come potrebbe essere trattati temi urgenti del presente da Carlin se fosse ancora vivo, teso tra le sparatorie di massa e le personalità ingombranti del tech come Jeff Bezos ed Elon Musk. Non mancano, tuttavia, anche riflessioni sulla religione, sulla politica, ma anche sulla stessa intelligenza artificiale e sul suo futuro. Alcuni, come il sito Cracke, la considerano già la “versione audio dell’Uncanny Valley”, attestandolo come il punto di passaggio in cui un essere umano e quello stesso essere umano generato dalla tecnologia sono diventati indistinguibili, ma Dudesy continua comunque a considerare l’esperienza solo come un esperimento sulle potenzialità dell’AI. Non è un caso se la piattaforma, poco prima dell’inizio dello special avverte chiaramente che ciò che sta per essere presentato non è George Carlin di persona, ma piuttosto un’imitazione sviluppata dall’IA, un po’ come avrebbe fatto un imitatore umano nel caso fosse stato chiamato a dover riprodurre lo stile di Carlin.

Per addestrare Dudesy, è stato utilizzato l’intero materiale di George Carlin con particolare attenzione alla sua prossemica acustica, nel tentativo di replicare la sua voce, cadenza e atteggiamento e concentrandosi ovviamente sugli argomenti che si ritiene avrebbero potuto colpire Carlin oggi.

I’m Glad I’m Dead non è il primo esperimento comico di Dudesy in questo senso. George Carlin segue infatti un’ipotetico special che l’AI creò sull’ex quarterback dei New England Patriots, Tom Brady, contenuto poi rimosso a seguito della minaccia di azioni legali da parte di Brady. E forse anche questo progetto subirà un destino simile, se è vero che la figlia di Carlin stesso, Kelly, ha rilasciato una dichiarazione sui social network affermando: “Nessuna macchina potrà mai sostituire il suo genio. Questi prodotti generati dall’intelligenza artificiale sono tentativi intelligenti di cercare di ricreare una mente che non esisterà mai più”.

La controversia sullo special arriva tra l’altro in giorni roventi per la questione AI ed industria creativa, date le recenti agitazioni scaturite da un accordo del sindacato Sag-Afra che ha deciso di autorizzare l’utilizzo dell’AI nel doppiaggio dei videogiochi, scatenando il malcontento dei doppiatori. Ma è evidente che il rapporto tra l’intelligenza artificiale e l’arte vada sempre più di pari passo, e in un futuro prossimo potremmo assistere a film, serie tv interamente creati da Al. Possiamo già vedere intere opere d’arte create dal intelligenza artificiale come è stato il caso di due opere al MoMa realizzate dall’AI. Ma questo fatto non coinvolge solo il mondo del cinema e delle stand up comedy o dei videogiochi o dell’arte, ma anche il mondo della musica, pensiamo all’esperimento dei Kiss e dei loro avatar digitali.

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