DVD – "Non si deve profanare il sonno dei morti", di Jorge Grau

Cover_DVDUn piccolo classico del filone “zombie”, capace di giocare con i topoi codificati dalla tradizione, rielaborando un tipico mito notturno in chiave solare, secondo la linea caratteristica del miglior horror europeo. Ottima l’edizione digitale della NoShame Films

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Cover_DVDNON SI DEVE PROFANARE IL SONNO DEI MORTI

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Titolo originale: id./No profanar el sueno de los muertos

Regia: Jorge Grau

Sceneggiatura: Sandro Continenza, Marcello Coscia, Miguel Rubio

Produzione: Edmondo Amati

Interpreti: Ray Lovelock, Arthur Kennedy, Cristina Galbò, Fernando Hilbeck

Musiche: Giuliano Sorgini

Regia effetti speciali: Giannetto De Rossi

Durata: 89’

Origine: Italia/Spagna, 1974

Distribuzione: NoShame Films

Formato DVD/Video: widescreen 1.85:1 (16/9)

Audio: italiano mono; inglese stereo

Sottotitoli: italiano

Extra: Gli zombi hanno il sonno leggero: intervista al regista Jorge Grau (v.o. sott.ita) [20 minuti]; Sono solo un artigiano: intervista a Giannetto De Rossi [28 minuti]; Morti viventi in campagna: intervista a Ray Lovelock [23 minuti]; Titoli di testa e coda della versione italiana; Titoli di testa versione UK (The Living Dead at the Manchester Morgue); Titoli di testa versione USA (Don’t Open the Window); Trailer versione UK; Trailer versione USA; Tv Spot versione USA; Radio Spot versione USA; Galleria fotografica; Trailer La notte dei morti viventi

 

 

 

IL FILM

Spagnolo per regia, italiano per produzione, profondamente europeo nello stampo: è l’approccio che Non si deve profanare il sonno dei morti dimostra nei confronti del filone “zombie”, all’epoca ancora fresco dello sconvolgimento provocato dal primo La notte dei morti viventi di George Romero. Davvero una felice intuizione, quella del produttore Amati e del regista Grau, di cavalcare l’onda di un filone ancora in stato embrionale (sarebbe stato soltanto Zombi, nel 1978, a far scoppiare la “mania” in tutto il mondo)Ray_Lovelock apportandovi delle interessanti variazioni. Se infatti Romero lavora(va) sui contrasti chiaroscurali offerti dalla perfetta fotografia in bianco e nero, Grau punta sul colore, valorizzando in questo modo i sanguinosi effetti speciali, ma anche sull’opposizione garantita dal verde brillante delle campagne inglesi, nelle quali rivive il sapore del gotico antico, ma con una vena naturalista più spiccata. D’altronde, con la sua epidemia scatenata da una macchina agricola antiparassitaria, il film non fa mistero delle proprie tematiche ecologiste, care a tanto cinema di genere dell’epoca (negli stessi anni in Giappone uscivano Godzilla furia di mostri e Catastrofe!), ma l’aspetto più interessante non è la componente politica ormai datata e “di maniera”, quanto la riscrittura di un mito notturno in chiave solare, la sua iscrizione in un universo apparentemente placido ma da sempre e per sempre destinato a generare l’orrore (sono in fondo le stesse lande dalle quali uscirà il “lupo mannaro americano” di John Landis). In questo senso il film segue perfettamente una linea tipica del miglior horror europeo, quello capace di giocare sui contrasti fra la calma dell’apparenza e la ferocia della sostanza, utilizzando il paesaggio non come semplice sfondo, ma come elemento espressivo: un universo inquieto, dove la tranquillità scossa dall’incedere degli eventi viene a rivelare contrasti più profondi, come quelli fra il poliziotto conservatore e l’eroe hippy, o fra i membri di famiglie lacerate da problematiche interne, dove l’equilibrio tra normalità e follia si fa sempre più labile. Anche volendolo inquadrare dal mero versante “commerciale”, il film di Grau, nonostante le inevitabili ingenuità tipiche del periodo, regala ancora qualche sano spavento, utilizza in maniera efficace la minimale colonna sonora di Giuliano Sorgini e indovina sequenze d’impatto come quella in cui Ray Lovelock e Cristina Galbò sono braccati dai morti viventi nella cripta. Né manca un tocco molto personale nel disegno di questi zombi dallo sguardo malinconico, ancora ignari della loro natura iconica in un horror nel pieno della sua trasformazione.

 

Giannetto_De_RossiIL DVD

Davvero una bella edizione questa curata dalla NoShame Films, che rende omaggio al film di Jorge Grau, per la prima volta disponibile in DVD italiano: il master utilizzato è quello americano, con il titolo Let Sleeping Corpses Lie e i credits in inglese (i titoli italiani sono comunque presenti tra gli extra). L’immagine, presentata nel corretto formato widescreen, è stabile e con colori brillanti, anche se la fotografia in generale è un po’ cupa. L’audio inglese stereo si presenta certamente più squillante di quello italiano monofonico, caratterizzato da un fruscio dal sapore “vintage” che fa maggiore capolino nei momenti di silenzio: il doppiaggio comunque è quello originale e i dialoghi risultano chiari. La ricca sezione degli extra recupera quanto già mostrato dal disco della Anchor Bay uscito anni fa, ma propone anche dei contributi originali (curati da Giona Nazzaro e Marcello Rossi) di indubbio interesse: l’intervista a Jorge Grau affascina per le rivelazioni tecniche sulla lavorazione del film e per l’affetto che il regista tributa alla sua opera; l’incontro con Ray Lovelock invece arricchisce la parte aneddotica inquadrando anche il film nel cinema di genere dell’epoca; su tutti svetta però il contributo fornito dal grande Giannetto De Rossi, maestro degli effetti speciali, che in 28 minuti racconta non solo la sua esperienza sul set, ma anche la sua carriera, entusiasmando il pubblico con il suo approccio “romantico” a un cinema inteso come arte del creare divertendosi per divertire: una grande lezione di umanità e professionismo da parte di chi ha reso grande l’epoca d’oro dei generi e continua ancor oggi a portare avanti con coerenza la sua attività. Seguono alcuni extra collezionistici relativi alle versioni d’oltreoceano (con il titolo Don’t Open the Window) e a quella inglese (The Living Dead at the Manchester Morgue), e a completamento del tutto fa bella mostra di sé una ricca galleria contenente 9 foto, 64 fra locandine e annunci pubblicitari e 12 cover di DVD, videocassette e dischi riguardanti il film. Infine il trailer de La notte dei morti viventi, anch’esso nel catalogo NoShame in un’edizione molto speciale per i 40 anni.

 

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