Bif&st – Giorno 3. Le lezioni di Castellitto e Cameron Diaz in The Other Woman

L'attore e regista romano ricorda che "il cinema ha 120 anni e il teatro 4000". Il polacco Lech Majewski il suo nuovo film Onirica – Field of Dogs e arriva a Bari seguito da un troupe che sta realizzando un documentario proprio sul suo rapporto con la cultura italiana. Infine in serata l'anteprima internazionale di The Other Woman di Nick Cassavetes

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Dal palco del teatro Petruzzelli, Sergio Castellitto, secondo  protagonista delle “Lezioni” del Bif&st e secondo premiato da Ettore Scola con il Fellini Awards, batte forte i piedi sulle tavole del palcoscenico e ricorda che “il cinema ha 120 anni ma il teatro ne ha 4000”. Sollecitato dalle domande del pubblico, il suo è un invito a frequentarlo, lui che è stato attore di teatro, poi di cinema e televisione, quindi regista come ricorda con il pubblico e con Franco Montini. Un lungo cammino in cui ritorna a Cechov, quando parla di “talento che va coltivato ogni giorno come una piantina, scrivendo di rigore almeno una pagina al giorno” e di sua moglie Margaret Mazzantini incontrata mentre recitavano insieme, sempre di Cechov,  Le tre sorelle.

 

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Da Cechov a Dante, grazie a Lech Majewski e al suo nuovo film Onirica – Field of Dogs, presentato in concorso nella sezione Panorama Internazionale . Il maestro polacco arriva a Bari seguito da un troupe che sta realizzando un documentario proprio sul suo rapporto con la cultura italiana (L’Italia di Lech Majewski) e la liason prende vita un po’ come i sogni in questo suo potente ordito visivo e visionario. I Canti della Divina Commedia (recitati in italiano, anche nella versione originale) sono la linea guida virgiliana verso la luce di Adam (Michal Tatarek), smarrito nella disperazione. Ha perso in un incidente stradale l’amata Basia e il suo migliore amico Kamil e intorno a lui la Polonia del 2010 è colpita apocalitticamente da alluvioni, incidenti aerei, nubi vulcaniche. Adam ha abbandonato l’insegnamento universitario e fa il commesso in un supermercato che è l’impersonale location principale del suo mondo parallelo onirico, l’unico in cui lui rifugiandosi riesce a sfiorare la sua Beatrice, fino all’abbraccio finale. Dal supermercato a paradisi naturali che risuonano dello scorrere dell’acqua (poi scrosciante in una cascata in una chiesa) , da angeli custodi e serpenti a tableaux vivants che lo aiutano a sfiorare il grado zero del dolore, a nullificare la ferita con la bellezza. Majewski, anche a sua volta poeta e pittore e compositore, così come ci ha abituati, crea opere d’arte ossessionato com’è dalla riproducibilità dei dipinti attraverso il dispositivo cinema.  Era accaduto con Il giardino delle delizie (2004), ispirato al quadro di Bosch e poi con I colori della passione –The Mill & The Cross del 2011, che conduceva nel dipinto di Pieter Bruegel, La salita del calvario. Onirica verrà distribuito in sala, dal 17 aprile, dalla CG che ha anche coprodotto.

Altro titolo di Panorama Internazionale è Didi Papa del georgiano Irakli Kochlamazashvili, con il suo villaggio in una provincia sperduta e le persone che lo abitano (o che vi ritornano, per breve tempo). Tra imperfezioni e ingenuità, un film di generazioni distanti che non riescono a trovare un contatto, di figli scomparsi in guerra  o altri figli egoisti e padri alla ricerca di un attracco possibile, ancora, al presente.  Un atto d’amore, non privo di ironia, per la propria terra, per ciò che rimane e per quello che scompare. 

Chiude la serata, il nuovo film di Nick Cassavetes, la commedia The Other Woman,  terza anteprima internazionale del festival di Bari, con un’uscita in Italia prevista  a giugno (il titolo sarà Tutte contro lui). Cameron Diaz, Leslie Mann e Kate Upton contro Nicolaj Coster-Waldau. Tre donne, alleate, contro il fedifrago irredimibile e uomo d’affari senza scrupoli. Si parte bene, con tempi indovinati, ma progressivamente si smarrisce il ritmo e tutto diventa già ampiamente visto.

 

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