Il regista Sean Baker, in concorso a Cannes 2024 con il suo Anora, racconta una storiache si muove tra le strade di Brooklyn. Una sex worker di ventitré anni chiamata per l’appunto Anora, conosce Ivan, un ragazzo russo di buona famiglia. Dopo pochi giorni di conoscenza, punteggiati da droga e follie, i due convolano a nozze. I genitori di lui, turbati da questa decisione, prendono un aereo per troncare la loro improvvisa unione. Sean Baker, con la sua visione indipendente sottolineata grazie ad un approccio registico sporco ed esplosivo, l’ennesima riflessione verso i dimenticati.

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Nella conferenza stampa tenutasi al Festival di Cannes, il regista statunitense spiega del perché le protagoniste dei suoi film siano quasi tutte delle sex workers, affermando che dopo aver realizzato Starlet nel 2012, si è avvicinato molto a quella realtà: “Sono diventato amico di alcune sex workers e ho capito che c’erano un milione di storie da quel mondo. Se c’è un’intenzione in tutti questi film, direi che è raccontare storie umane, raccontare storie che si spera siano universali”.

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Non è la prima volta quindi che il regista approfondisce le tematiche relative alla fragilità umana, prediligendo figure sperdute, disastrate, che si sentono sbagliate. La stessa cosa ricorre per la caratterizzazione dell’America che racconta nelle sue storie, un’identità frantumata e usurata. 

Interviene poi Mikey Madison, che con la sua interpretazione al di sopra delle righe, si conferma essere una promettente nuova stella di Hollywood, e che qui racconta di come l’atmosfera del set sia stata così tanto confortevole da sentirsi perfettamente a suo agio, nonostante le scene di nudo. “Dopo un po’ mi sentivo quasi troppo a mio agio in quelle situazioni”, ricorda, “soprattutto camminando per il club. Tutte le donne erano nude, e lo ero anch’io, ed era normale”. 

Le scene di sesso (chiamate sex shots dal regista) sono state accuratamente preparate e coreografate, così da renderle anche snodi funzionali per lo sviluppo della storia. Gli attori potevano richiedere un intimacy coordinator sul set, che potesse aiutarli nel processo, ma non l’hanno fatto. Sean Baker afferma di aver girato circa 10 scene di sesso durante la sua carriera e che si sente molto a suo agio nel farlo: “La nostra priorità numero uno è mantenere i nostri attori al sicuro, protetti, a proprio agio”.

Mikey Madison ha detto che lei, assieme a Baker e la produttrice Samantha Quan hanno parlato di posizioni diverse e che i due hanno effettivamente mostrato come volevano che fosse. Il regista chiarisce: ”Lei è la mia produttrice e mia moglie” scatenando risate in sala. 

Alla première di martedì, Anora ha ricevuto una standing ovation di 7.5 minuti, con una più che positiva risposta dalla critica di Cannes. Sean Baker veterano del Festival, con la sua favola a metà strada tra Pretty Woman e Una notte da leoni, si riconferma essere una personalità di spicco, dallo stile anticonvenzionale. 

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