Il ritorno di Michael Mann

Il 2022 è l’anno di Michael Mann. Il regista americano ritorna sugli schermi e sugli scaffali con tre grandissimi nuovi progetti, il romanzo Heat 2, il biopic su Enzo Ferrari, la serie Tokyo Vice

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Era il lontano 2015 quando Michael Mann abbandonava le scene lasciando sul campo di battaglia gli ennesimi cadaveri del suo cinema. Tra corpi esanimi e proiettili, un cellulare continuava a dare segni di vita. Sul display c’è la posizione di Hathaway, un fuggitivo ingabbiato dalla tecnologia e da quei dati che esondano fuori dallo schermo investendo lo spettatore. Tutto il cinema di Mann è stato un percorso fatto di esondazioni e di dati che escono fuori dai margini del fotogramma. Un regista che per anni è stata una delle voci più autorevoli del cinema americano, del neo-noir in particolare, i cui cadaveri lentamente vengono riesumati nel contemporaneo. Tutto ciò su cui si sta ragionando negli ultimi anni, Kimi di Soderbergh è ad esempio un film ingabbiato nei dati di Blackhat, è qualcosa che era già comparso all’interno della filmografia del regista. Il divenire altro a contatto con l’oscurità, il continuo trasformarsi da predatore in preda; tutte tematiche che stanno trovando la loro sublimazione a contatto con lo streaming e le innovazioni tecnologiche. Sembra allora il momento in assoluto più adatto per un ritorno del regista che prendendosi sulle spalle il 2022 fa ribollire l’hype dei fan con tre curiosi progetti. Proprio da Heat ripartirà l’avventura del regista americano. È atteso infatti ad agosto il secondo capitolo sotto forma di romanzo, con la funzione sia di sequel che di prequel. Da una parte si seguirà la storia di un ferito Chris Shiherlis (il personaggio interpretato da Val Kilmer) che tenta la fuga da Los Angeles, dall’altra si seguiranno le storie di altri personaggi ambientate sei anni prima come ad esempio quella del detective Hanna a Chicago, con tutte le vicende che lo hanno portato a diventare un cacciatore di criminali.

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Michael Mann però lo sa, non devi avere affetti e se senti puzza di sbirri devi sganciare tutto entro trenta secondi. Inizia quindi a correre nella notte con sotto le gambe un motore Ferrari per lasciare indietro forse il grande film della sua carriera e dedicarsi al terzo biopic della sua filmografia. Dopo Alì e Nemico Pubblico infatti Mann dirigerà un film sulla vita di Enzo Ferrari. Un progetto di cui si conosce solo parte del cast, composto da nomi come Adam Driver e Penelope Cruz, e brevi accenni di trama che vedrà raccontare la vita privata e la passione per le corse di Enzo. Mentre il 7 aprile invece faranno il debutto su HBO Max i primi tre episodi di Tokyo Vice, la nuova serie prodotta da Mann con Ansel Elgort e Ken Watanabe protagonisti. Mann dirigerà anche l’episodio pilota, mentre per il resto della serie la regia sarà di Destin Daniel Cretton, il regista di Shang-Chi. Una serie drammatica a tema yakuza che segnerà il ritorno all’amato genere da parte del regista che con la storia del cronista Aldenstein, accompagnato dai detective della polizia di Tokyo, e il suo scontro con la Yakuza conoscerà finalmente la vera anima nera del Giappone.

Michael Mann non se n’è mai andato, era solo nascosto come il suo Hathaway, la streaming era l’ha ritrovato.

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