LIBRI DI CINEMA – Le novità di Ottobre

Sergio Leone. L'America, la nostalgia e il mito; Michael Moore; Cinema. I 1000 momenti fondamentali; Dietro i nostri occhi; Bastardi senza gloria; Da Berlino a Hollywood; Gli anni affollati; Quando il cinema da i numeri; Trame spezzate. Archeologia del film seriale; Mangiare con gli occhi; La Cines.

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CORSO DI SCENEGGIATURA ONLINE DAL 6 MAGGIO

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Sergio LeoneSergio Leone. L'America, la nostalgia e il mito
Roberto Donati
L’universo cinematografico di Sergio Leone è impregnato di America ed è impregnato di nostalgia. Ecco come l’una si compenetra nell’altra, completandola, e viceversa. Quando la grande nazione a stelle e strisce avanza e si fa strada a suon di bigliettoni, i cowboy o i gangster come loro hanno qualcosa a che fare con la morte e nessun John Ford li canta più. C’era una volta il West in America; e, ormai venti anni fa, c’era una volta Sergio Leone a raccontarlo e a raccontarla. Il Far West nato a Roma recupera gli spolverini e si tinge di sugo all’amatriciana: mai così lontano, mai così vicino..

[Falsopiano € 15,00]

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Michael MooreMichael Moore
Federico Ferrone

Michael Moore ha fondato a soli 22 anni il «Flint Voice» quotidiano locale del Michigan, di cui è originario. Amante del suo paese, gli Stati Uniti, del quale però non esita a smascherare le numerose contraddizioni, nel 1989, in seguito alla chiusura di undici stabilimenti della General Motors a Flint, dirige Roger & Me. Dopo un periodo passato tra la conduzione Tv e la recitazione, ritorna al documentario nel 2002 con Bowling a Columbine contro le lobby statunitensi di armi, che vince il César come miglior film straniero e l’Oscar come miglior documentario. Fahrenheit 9/11 (2004), contro la politica di Bush, vince la Palma d’Oro a Cannes. Nel 2007 esce Sicko, opera pungente sulla malasanità statunitense. Il suo ultimo lavoro, Capitalism: A Love Story, è in uscita nelle sale italiane, dopo esser stato in concorso all’ultima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia.

[Il Castoro – pp. 176 € 13,90]

Cinema. I 1000 momenti fondamentaliCinema. I 1000 momenti fondamentali
Chris Fujiwara (a cura di)
A un gruppo di 63 autori di tutto il mondo (critici, scrittori, docenti, storici del cinema) è stato rivolto, da parte del curatore Chris Fujiwara, l’invito di individuare in piena libertà 1000 momenti “memorabili” nella storia del cinema, quelli, cioè, giudicati profondi, essenziali, illuminanti o più significativi.
Ne è nato un libro imponente (800 pagine) che rappresenta una sorta di “sogno collettivo sul cinema”, restituito da un affascinante reticolo di sessantatrè prospettive, suggestioni e riflessioni differenti sul cinema e i film dalle origini a oggi. A guidare le scelte criteri emotivi e soggettivi, supportati da una rigorosa precisione storica e critica.
I momenti sono divisi per categorie: ci sono le scene imperdibili; ci sono i film visti come momenti di svolta della storia variegata e multiforme del cinema; ci sono gli attori, colti in una interpretazione unica e irripetibile; ci sono le battute che hanno lasciato un segno; ci sono gli eventi che più hanno influenzato il cinema nel suo complesso.

[Il Castoro – pp. 800 € 29,90]

Dietro i nostri occhi – Un diarioDietro i nostri occhi
Luc Dardenne
Un diario di viaggio lungo quattordici anni, dal 1991 al 2005, attraverso la carriera di due cineasti tra i più significativi e celebrati del nostro tempo. Dietro ai nostri occhi è la testimonianza intima di due fratelli registi che scrivono, producono e dirigono come se fossero una mente sola, realizzando un cinema di storie umane che parte dal dato concreto «per cercare di dimenticare le idee di partenza», secondo le parole di Luc Dardenne, perché il cinema non è altro che un modo per interrogarsi sul nostro presente. Un’immersione nella vita quotidiana di due grandi artisti della nostra epoca, il racconto dettagliato di come un’intuizione può diventare una storia, migliore di qualunque manuale di sceneggiatura o di scrittura creativa.

[Isbn Edizioni – pp. 368 € 16,50]

Bastardi senza gloriaBastardi senza gloria
Quentin Tarantino
Sceneggiatura originale dell’ultimo capolavoro di Quentin Tarantino.
Nella Francia occupata del 1940, Shoshanna Dreyfus assiste all’esecuzione della sua famiglia, finita nelle mani del colonnello nazista Hans Landa. Shoshanna riesce a cavarsela per miracolo, e fugge a Parigi, dove si crea una nuova identità, prendendo in gestione un cinema. Altrove, in Europa, in una località non precisata, il luogotenente Aldo Raine raduna un gruppo di soldati ebrei americani, allo scopo di condurre azioni punitive cruente nei confronti dei nazisti. "I bastardi", come vengono chiamati dai nemici, si coalizzano con l’attrice e agente segreto tedesco Bridget von Hammersmark, per tentare di neutralizzare gli alti dignitari del Terzo Reich. I loro destini finiranno per convergere proprio davanti alla porta del cinema dove Shoshanna ha deciso di mettere in atto la sua personalissima vendetta…

[Bompiani – pp. 192 € 15,00]

Da Berlino a Hollywood (libro e cd)
Sergio Camerino

Los Angeles, 1940. Marlene è stata raggiunta da Jean Gabin, fuggito da Parigi all’arrivo degli occupanti nazisti. Per lui, e per molti fuoriusciti tedeschi, la diva, la maliziosa seduttrice di uomini e donne, dopo aver cucinato crostacei e pot-au feu, infila una maglietta a righe, annoda un foulard intorno al collo e inclina un berretto su un occhio. Hemingway la guarda, conquistato dalla sua splendida vitalità. “Se non avesse altro che la sua voce, con essa potrebbe spezzarti il cuore” scriverà, con ammirazione. Prima, per Marlene, c’era stata la Germania: l’Impero, la Repubblica di Weimar, le lezioni di violino e il cabaret, le musiche di Kurt Weill. Di lì a poco, la sua voce riscalderà le truppe americane. Nella maturità ci saranno i recital in tutto il mondo, anche nella sua tragica patria. Fino alla scena finale quando a Parigi, a novant’anni, per telefono, quella che è stata una delle più grandi attrici di Hollywood, canterà per un devoto ammiratore la canzone dell’Angelo Azzurro.
[Bompiani – pp. 238 € 17,50]

Gli anni affollati – La cultura cinematografica italiana (1970-79)
Claudio Bisoni
Negli anni Settanta succedono molte cose anche nel mondo del cinema italiano. La produzione crolla ma si mettono le basi per fenomeni oggi familiari: la conservazione dei film come patrimonio storico, la dislocazione del cinema in televisione, il superamento della centralità della sala come luogo egemone dell’esperienza filmica. L’autore ricostruisce la cultura cinematografica che fa da sfondo al cinema degli anni Settanta, ponendosi all’incrocio di tre grandi universi di discorso: la critica, il mondo degli intellettuali che si interessano alla settima arte, l’attività dei programmatori dei cineclub. A cavallo tra sociologia del gusto, studi culturali e storia della ricezione, vengono ricostruiti orientamenti, ideologie e rimozioni di un mondo a volte capace di intercettare il nuovo, altre volte legato a pregiudizi inadatti a cogliere i cambiamenti in atto nell’industria culturale di uno dei decenni più indimenticati della storia nazionale.

[Carocci Editore – pp. 224 € 21,50]

Quando il cinema da i numeri. Dal mathematics movie all'ossessione numerologica
Paolo Perrone
Nell’immaginario collettivo il matematico è una persona che riesce a rendere difficili anche le cose semplici. Un individuo solitario e stravagante, barricato dietro a formule che ricerca affannosamente magari per tutta una vita.
Il cinema, nel corso dei decenni, si è interessato alla figura dello studioso di numeri oscillando tra il vero (le cinebiografie di matematici realmente esistiti) e il falso (le vicende di personaggi creati dalla penna di abili sceneggiatori), portando ripetutamente sullo schermo bambini prodigio capaci di operazioni proibitive, perspicaci insegnanti, insigni accademici o semplici appassionati di calcoli. Un’ampia galleria di protagonisti in grado di condurre la settima arte nei territori rassicuranti della commedia sentimentale (L’amore ha due facce), lungo i versanti pericolosi del thriller (Oxford Murders – Teorema di un delitto), nell’anima ferita da un aspro conflitto generazionale (Will Hunting – Genio ribelle) e nel vortice paranoico di una mente deviata (A Beautiful Mind).
Questo libro intende indagare proprio l‘orizzonte sfaccettato e intrigante del cinema a carattere matematico, esaminando dapprima una quindicina di titoli incentrati espressamente sulla deduzione logica e concentrandosi successivamente su un ristretto ventaglio di sei film (da p – Il teorema del delirio a Giochi nell’acqua) nei quali i numeri, slegati dalle rigide procedure di conteggio, assumono significati extramatematici e connotazioni numerologiche, metafisiche ed esoteriche.

[Le Mani – pp. 240 € 14,00]

Trame spezzate. Archeologia del film seriale
Monica Dall'Asta

Banditi inafferabili come Fantômas e Zigomar, detective geniali come Nick Carter e Sherlock Holmes, temerarie eroine che sfidano i modelli tradizionali di femminilità (incarnate da attrici come Pearl White, Helen Holmes, Musidora…) e poi Maciste e Za la Mort e persino un campione di “escapologia” come il mago Houdini: le origini della serialità cinematografica ci hanno consegnato tutta una schiera di figure affascinanti e leggendarie.
Questo libro è il primo tentativo di ricostruire nella sua complessità un fenomeno di portata strategica per la formazione delle moderne industrie culturali, esplorando le dinamiche al tempo stesso transnazionali e transmediali che diedero vita a quella che – parafrasando Gramsci – si può definire la “cultura internazional-popolare” nel suo stadio formativo.
L’esuberanza mitopoietica di questa stagione culturale – ossessionata, almeno quanto la nostra, dal principio del rinvio “al prossimo numero” – incorpora e trasfigura in chiave fantastica le differenti tensioni sociali e politiche dell’epoca, offrendo la possibilità di leggere nelle sue narrazioni “survoltate” e infantili altrettante tracce della “grande storia”: dai timori alimentati dall’illegalismo di matrice anarchica nella Francia della Belle Epoque, al mutamento della posizione sociale delle donne nel periodo del movimento suffragista, fino al trauma della Grande Guerra e al “ritorno all’ordine” dei decenni successivi.

[Le Mani – pp. 240 € 14,00]

Mangiare con gli occhi. Stare a tavola nel cinema
Liborio Termine
C’è un filo rosso che lega il cannibalismo in Greenaway a Il pranzo di Babette? Come mangia Charlot una scarpa? Perché Totò si riempie le tasche di spaghetti? E nel conflitto che Sordi apre con la Madre Americana perché vince la Madre Mediterranea? In quale modo Pasolini fa di Stracci la metafora della bulimia? È innocente l’assenza del rito del mangiare in Almodovar?
Quale teatro dei conflitti aprono, a tavola, Fellini e Buñuel, Visconti e Bergman? Il volume, che ha la leggerezza del “divertissement”, compie, attraverso questi e altri interrogativi, un viaggio all’interno di un tema che mostra quanto la drammaturgia del film e l’antropologia della rappresentazione sappiano farsi specchio anche impietoso del nostro modo di vivere i disagi personali nei ruoli sociali che interpretiamo.

[Le Mani – pp. 128 € 14,00]

La Cines. Storia di una casa di produzione italiana
Riccardo Redi
Tra gli storici della tecnica e gli studiosi dell'arte del cinema italiano più apprezzati, Redi guida il lettore verso le opere della cinematografia del nostro paese ricostruendo la storia di una tra le più celebri case di produzione nazionale. Era il 1° aprile 1906 quando la società anonima della "Alberini & Santoni, manifattura di soggetti e films cinematografiche", fu trasformata e nacque la Cines. Ed è proprio da questo inizio che Redi traccia un percorso sulle vicende della leggendaria casa di produzione, seguendo l’alternarsi delle proprietà ed il susseguirsi di complessi avvenimenti, fino ad arrivare ai giorni nostri.
La nuova riedizione di “La Cines. Storia di una casa di produzione italiana”, ampliata ed aggiornata per Persiani Editore, recupera, compara e riordina una variegata serie di testimonianze: da dossier di banchieri ai ricordi delle dive, dai fascicolo di abili organizzatori ai racconti di spericolati avventurieri. Fonti inconsuete, e il più delle volte trascurate, alle quali si aggiungono le memorie di scrittori, registi ed ottimi attori senza naturalmente tralasciare i numerosi film realizzati dalla casa cinematografica, primi testimoni della notevole attività produttiva e della specificità della società italiana.
[Persiani Editore – pp. 152 € 15,00]
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    LIBRI DI CINEMA – Le novità di ottobre

    “Cinema e fumetti”, “I segni del cinema”, “Girare difficile”, “Effi Briest”, “Storie di terra e rezdore”, “Tra – due”, “Cinema delle origini in Italia”, “Miklos Jancso”, “Le carte delle immagini”

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    CINEMA E FUMETTI

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    Guida ai film tratti dai cartoon

    Mauro Antonimi

    Spider-Man, I fantastici quattro, Daredevil, la saga di Batman: tutti i maggiori successi cinematografici degli ultimi anni sono tratti dai comics o dalle graphic novel.

    Il cinema e il fumetto sono le forme mediali più avanzate e affermate nel narrare storie attraverso immagini e suoni. I due linguaggi ibridano e interscambiano il loro immaginario fin dalle rispettive origini, riuscendo a raggiungere una completa affinità d’espressione. Negli ultimi anni, infatti, i film ispirati ai fumetti sono divenuti un nucleo forte, concreto e in continua evoluzione e sperimentazione dello spettacolo contemporaneo, sempre più spesso premiati con incassi record. Cinema e Fumetti è una guida in cui vengono analizzati tutti i film tratti dai fumetti usciti sugli schermi nazionali – dal cinema muto fino all’odierna rivoluzione digitale – raccolti in singole schede storico-critiche; ciascuna di queste è corredata del cast & credits e della sinossi del film a cui si riferisce. Le pellicole sono analizzate sotto il profilo del loro valore cinematografico e attraverso un continuo confronto e riferimento alle storie a fumetti da cui sono tratte. Dei vari fumetti vengono fornite informazioni specifiche sugli autori che li hanno ideati e le date di pubblicazione.

    [Dino Audino editore – 19,00 euro]

     

     

     

    I SEGNI DEL CINEMA

    Francesca De Ruggieri

    Nei primi anni Sessanta, il dibattito sulle modalità di significazione del linguaggio cinematografico, animato dai contributi di Christian Metz, Roland Barthes, Umberto Eco e altri, istituì le basi di una nuova disciplina, la semiologia del cinema, e di un nuovo metodo di analisi del testo filmico. Questo volume parte dalle prime riflessioni semiotiche sui segni e sui codici che compongono il linguaggio cinematografico ed esplicita l'evoluzione che la semiologia del cinema ha conosciuto negli ultimi quarant'anni, in virtù della contaminazione con metodi di indagine diversi: quello sociosemiotico, quello psicanalitico, quello sociologico, quello dei gender studies, quello degli studi culturali e quello dei visual studies. Nel corso dei quattro capitoli che compongono l'architettura del volume vengono indagati temi, nozioni, obiettivi e testi esemplari della semiologia del cinema; vengono analizzate le funzioni semiotiche del sonoro cinematografico, con una particolare attenzione per la musica e per i dialoghi; vengono, infine, analizzate le modalità con cui il linguaggio cinematografico combina sistemi semiotici eterogenei (come la musica, la moda, la pittura, la letteratura) che fanno del film una tessitura sincretica e dialogica di enunciazioni, discorsi e rimandi intertestuali

    [Progedit –  15,00 euro]



     

     

    GIRARE DIFFICILE

    Come girare le situazioni complesse con movimento degli attori e della mdp

    Steven D. Katz

    Girare la scena è il primo libro dedicato alla complessa questione del gestire il set al momento della ripresa. Non si tratta soltanto di decidere dove e come posizionare la macchina da presa, ma molto di più: come filmare ad esempio le scene difficili, quelle in cui la mdp si sposta mentre si spostano anche gli attori? Oppure, come girare le complicate sequenze su un’auto in movimento o quelle all’interno di uno spazio ristretto? A queste e ad altre domande il libro dà risposte attraverso centinaia di disegni e foto. Insomma, un manuale illustrato di regia complessa, scritto dall’autore di Visualizzare il film e complemento necessario all’ABC della ripresa cinematografica.

    [Dino Audino – 16,00 euro]

    EFFI BRIEST

    da Fontane a Fassbinder

    Luigi Cimmino, Daniele Dottorini e Giorgio Pangaro (a cura di)

    Fra i più ricchi e complessi all’interno della vastissima produzione del regista tedesco Rainer Werner Fassbinder, Effi Briest è un film misterioso e lucidissimo, una di quelle opere che innescano un fecondo corpo a corpo con il testo da cui prendono le mosse e che non si pongono né come traduzioni, né come trasposizioni, ma come veri e propri “doppi impossibili”. E’ all’interno di questa tensione tra il film e l’omonimo romanzo del grande scrittore tedesco Theodor Fontane che si collocano i saggi presenti in questo volume. Letture molteplici che esplorano a tutto campo – avvalendosi di strumenti interpretativi provenienti da diverse discipline – lo spazio aperto dal rapporto dialettico tra parola scritta e immagine cinematografica, spazio mai riconciliato, ma sempre capace di creare nuove forme e nuove idee di cinema e, forse, di letteratura.
    Il volume raccoglie saggi di Marcello Walter Bruno, Cesare Cases, Simone Costagli, Marianna Curia, Hubertus Fischer, Matteo Galli, Massimo Locatelli, Sandra Viviana Palermo, Andrea Pastor, Lorenza Rega.

    [Castoro – 16,00 euro]

     

    STORIE DI TERRA E DI REZDORE

    Antonio Cherchi e Nico Lusoli

    E´ stato un evento della prima edizione di “Slow Food on Film” e ora è un dvd corredato di un libro di racconti, di memorie e di sapori, sottoforma di ricette. Il libro è ricavato dalla monumentale mole di materiali e testimonianze (circa 120 ore di girato) che i due autori hanno raccolto, nell’ambito di un progetto voluto e finanziato dalla Provincia di Modena per documentare il patrimonio di cultura e tradizione gastronomica del territorio.  Un racconto di uomini e donne della provincia modenese, della loro antica povertà, dei loro commossi ricordi di gioventù, di un’orgogliosa sapienza gastronomica; un racconto di com’era un mondo nel quale agricoltura, allevamento e alimentazione non erano ancora stati separati dal mercato.

    [Cineteca di Bologna – 14,90 euro]

     

    TRA – DUE

    L'immaginazione cinematografica dell'evento d'amore

    Roberto De Gaetano 

    Le uniche immagini dell’amore che la contemporaneità ci riconsegna sembrano andare dall’oscenità di certe trasmissioni televisive, a film come Parlami d’amore, alla pornografia imperante. Allora, ciò che si dicono i due amici nel film J’entends plus la guitare (1993) di Garrel, cioè che «siamo l’ultima generazione a parlare d’amore», rischia di essere vero. Il cinema ha avuto nel Novecento un ruolo importante nel raccontare l’amore, rappresentando con i generi classici le forme dell’amore-passione e dell’amore-relazione, e con la modernità è stato capace di presentare e nominare l’amore come evento. Questo saggio, partendo dall’individuazione dei caratteri che definiscono l’evento d’amore, attraversa alcuni film che hanno costruito un’immagine in rilievo dell’incontro amoroso: da Viaggio in Italia a Un’estate d’amore, da Questa è la mia vita a Gertrud, da La naissance de l’amour a Heimat 3, per giungere ad alcuni esempi contemporanei nei quali l’amore si presenta come impossibilità, incapacità o deriva pornografica: Lost in translation, In the mood for love, Il gusto dell’anguria

    [Pellegrini Editore – 12,00 euro]





    CINEMA DELLE ORIGINI IN ITALIA

    I film “dal vero” di produzione estera, 1895-1907

    Aldo Bernardini

    Il libro prosegue la ricerca sui primi passi del cinema in Italia, ricerca iniziata con Gli ambulanti nel 2001 e proseguita nel 2002 con I film “dal vero”, 1895-1914. Questo è solo l’ultimo capitolo di uno studio ormai trentennale sul muto italiano. Protagonisti delle sue opere, che comprendono anche ripetute collaborazioni con Vittorio Martinelli, sono i pionieri che anticiparono la nascita dell’industria cinematografica, offrendo uno spettacolo d’avanguardia ad un pubblico ancora abituato ai caffè-concerto e ai varietà, a drammi teatrali o intrattenimenti da fiera.

    Il nuovo libro di Bernardini documenta l’influenza decisiva dei professionisti stranieri, operatori e produttori, che contribuirono a ridurre il ritardo del cinema italiano rispetto a quello internazionale. Prosegue dal precedente volume, integrata e corretta, la lista dei film italiani “dal vero” del periodo 1895-1914. A testimonianza diretta di quell’avanguardia cinematografica analizzata nel testo, l’opera è completata da un dvd con 32 film Lumière, Mutoscope e Edison.

    [Ed. La Cineteca del Friuli]

     

    MIKLOS JANCSO

    Il cinema tra storia e vita

    Giacomo Gambetti

    “Questo libro di Giacomo Gambetti rende finalmente giustizia a Miklós Jancsó”: così Carlo Lizzani definisce la panoramica sul mondo del grande regista ungherese che Gambetti realizza da un punto di vista privilegiato, in quanto uomo di cinema e amico di lunga data di Jancsó. Regista tra i più importanti nel panorama del cinema ungherese, discusso e apprezzato in patria e all’estero, Jancsó ha attraversato con la sua attività più di mezzo secolo: dal «realismo» del primo grande successo internazionale (Sciogliere e legare, 1963), passando per i film italiani (La pacifista, 1970) e le metafore di Salmo rosso (1972), per approdare, infine, a una dimensione ironica e dissacrante dei miti/riti del mondo di oggi (Stagione di mostri, 1987). 

    [Marsilio – 25,00 euro]

     

     

    LE CARTE DELLE IMMAGINI

    I documenti cartacei e iconografici nel processo produttivo degli audiovisivi. Uso e conservazione.

    Andrea Torre (a cura di)

    Un volume dedicato ai documenti cartacei e iconografici legati alle fonti audiovisive, fondamentali negli studi di storia del cinema, della radio e della televisione. Soggetti, sceneggiature, fotografie, ma anche manifesti, scalette e contratti. Fonti spesso sommerse che possono fornire indicazioni utili ai ricercatori e contribuire a contestualizzare le fonti cinematografiche e televisive. Il decimo numero degli Annali illustra le modalità di conservazione di questa particolare tipologia di documentazione e analizza da vicino alcuni archivi importanti, tra cui quello della Direzione generale per il cinema, l’archivio Chaplin, l’archivio privato Libero Bizzarri e l’archivio storico dell’Istituto Luce.

    La prima sezione è dedicata al contributo che i documenti cartacei e iconografici connessi ai prodotti audiovisivi possono apportare agli studi umanistici. I saggi di Sorlin e Menduni offrono riflessioni di tipo metodologico sull’uso di queste fonti in relazione agli studi di sociologia e di storia. Bernardini e Valentini riflettono invece, attraverso esempi ed esperienze di ricerca, sui contributi forniti da documenti cartacei, periodici e materiale iconografico agli studi di storia del cinema e della televisione.

    La seconda sezione si occupa dell’ordinamento archivistico e della conservazione di questa particolare tipologia di documentazione. I primi tre saggi illustrano gli interventi compiuti sull’archivio Chaplin, su quello della Direzione generale dello spettacolo e, infine, sull’archivio Libero Bizzarri: gli archivisti spiegano le scelte effettuate, le difficoltà incontrate, le soluzioni intraprese in fase di ordinamento e descrizione. Nei due interventi successivi i responsabili degli archivi del Museo nazionale del cinema e dell’Istituto Luce descrivono i beni conservati dalle strutture ed espongono le procedure adottate per valorizzare e mettere in relazione tra loro i documenti audiovisivi, cartacei e iconografici.

    La terza sezione, infine, affronta il tema dei giacimenti presenti sul territorio, ovvero archivi di aziende, di persone, di associazioni attive nel campo cinematografico e televisivo. Si tratta di documentazione spesso inaccessibile, talvolta alienata o dispersa nel corso del tempo che andrebbe invece tutelata maggiormente, per esempio a partire dal riconoscimento del particolare interesse

    storico da parte delle competenti Sovrintendenze archivistiche.

    [ Ediesse – 15,00 euro]

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      LIBRI DI CINEMA – Le novità di ottobre

      “Azione”, “Da Caligari a Hitler”, “Notorius. La vita di Ingrid Bergman”, “L’avventura del cinematografo”, “Storia del cinema italiano”, “La vita secondo il Grande Lebowski”, “Due o tre cose che so di me”, “Platone suona sempre due volte”, “Girando la nuova Europa”, “La democrazia al cinema”.

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      Come i grandi registi dirigono gli attori

      Paolo Bertetto

      Michelangelo Antonioni, John Ford, Federico Fellini, Jean-Luc Godard, Alfred Hitchcock, Elia Kazan, Stanley Kubrick, Fritz Lang, Max Ophuls, Jean Renoir, Douglas Sirk, Quentin Tarantino e Orson Welles: ogni regista crea il proprio modo di fare cinema anche attraverso lo stile di recitazione degli interpreti. Questo stile, spesso ignorato dalla critica, si sviluppa in forme diverse segnate dalla personalità degli autori, costruendo, tramite le molteplici performances recitative, la forza e la seduzione del film. Il rapporto regista-attore è quindi uno dei nodi fondamentali nella realizzazione cinematografica e riflette metodi di lavoro estremamente differenti: dal controllo assoluto della recitazione da parte di Lang e Hitchcock, alla libertà creativa concessa da Renoir e Godard. In questa raccolta di saggi pubblicata in occasione della Festa del Cinema di Roma 2007 e curata da Paolo Bertetto, importanti studiosi italiani e stranieri quali Aumont, De Vincenti, Forgacs, Galimberti, Kezich, La Polla, Leutrat, Mulvey, Moullet, Naremore, Nowell-Smith, Sesti e Zagarrio scoprono, secondo una prospettiva inedita, segreti e idee del lavoro con gli attori.

      [Minimum fax – 16,00 euro]

       

       

       

      DA CALIGARI A HITLER

      Storia psicologica del cinema tedesco

      Siegfried Kracauer

      Pubblicato per la prima volta nel 1947 dalla Princeton University Press, Da Caligari a Hitler è uno dei classici della storiografia cinematografica, un fondamentale testo di riferimento per la conoscenza dell’evoluzione del cinema tedesco tra le due guerre. Dalle sorprendenti innovazioni del film espressionista alle originali applicazioni del sonoro, passando per l’affermazione di autori come Lubitsch, Lang, Murnau, Pabst, il presente volume è un magistrale contributo teorico la cui ricchezza metodologica non è stata ancora compiutamente colta e sviluppata.

      È un saggio di sociologia del cinema, impostato sulla stretta connessione tra film weimariano e situazione del ceto medio tedesco, che finirà col diventare la base sociale determinante del regime hitleriano. Inoltre propone (in modo controverso) un’applicazione al cinema della teoria psicanalitica, fornendo al tempo stesso una lettura del cinema in chiave fenomenologica (ispirata al pensiero di Simmel) e un saggio di iconografia (ancorato ai più originali fondamenti del metodo di Panofsky).

      [Lindau – 35,00 euro]

       

       

       

      NOTORIOUS.

      La vita di Ingrid Bergman

      Donald Spoto

      Sulla base di centinaia di testimonianze, di documenti, scritti, lettere e diari, ma anche di incontri diretti con la diva, l’autore ricostruisce in questa opera la vita di Ingrid Bergman. Una biografia che  inizia con la tragica infanzia segnata dalla morte dei genitori e poi della zia che l’aveva adottata, e prosegue con la folgorante ascesa come attrice, prima in Svezia, poi in Germania e infine a Hollywood, dove, grazie al produttore David O. Selznick, si impone come la «fidanzata d’America». Vincitrice di tre premi Oscar, interprete di film memorabili (uno su tutti Casablanca, con Humphrey Bogart), Ingrid Bergman lavora con alcuni tra i più grandi registi americani: George Cukor (Angoscia, 1944), Lewis Milestone (Arco di trionfo, 1948) e soprattutto Alfred Hitchcock, con il quale gira Io ti salverò (1945), Notorious (1946) e Il peccato di Lady Considine (1947). Fondamentale risulterà il sodalizio artistico e sentimentale con Roberto Rossellini, che, tra scandali e polemiche, la dirigerà in sei opere. Dopo il lungo ostracismo con cui la puritana Hollywood inizialmente la allontana, Ingrid Bergman compie infine anche uno struggente ritorno cinematografico alla sua terra, la Svezia, sotto la guida di Ingmar Bergman (Sinfonia d’autunno, 1978).

      [Lindau – 26,00 euro]

       

       

       

      L’AVVENTURA DEL CINEMATOGRAFO

      Storia di un’arte e di un linguaggio

      Sandro Bernardi

      Questo libro non riassume la storia del cinema, con un elenco di autori o di film che da soli sarebbero senza valore, ma racconta cos’è stato e cos’è oggi il cinema: l’avventura di un linguaggio che usa tutto il potere di seduzione e illusione delle ombre.

      «Contese, sfide, battaglie, dichiarazioni, amori e tempeste», direbbe Cervantes. La storia del cinema non ha forse realizzato tutto quello che sognava don Chisciotte, il grande paladino dell’immaginario? Il linguaggio delle ombre, nuovo e nello stesso tempo antichissimo, non è ancora oggi, anzi più che mai, capace di trasformare in giganti tutti i mulini a vento del mondo? Ma quali leggi regolano i suoi moderni incantamenti? Quali strumenti di magia si è costruito da solo o con la nostra partecipazione nel tempo?

      Dalle prime attrazioni di fiera, alle grandi architetture narrative del cinema classico, ai fascinosi labirinti digitali contemporanei, quanta strada, quante idee, quante avventure e quanti cambiamenti.

      [Marsilio – 25,00 euro]

       

       

       

      STORIA DEL CINEMA ITALIANO

      Paolo Russo

      Dal 13 marzo 1896 – giorno in cui Vittorio Calcina presenta a Roma il Cinematografo Lumière allo studio fotografico Le Liure, nei pressi della Fontana di Trevi, alla presenza del sindaco della capitale, del bel mondo romano e della stampa – al Nuovomondo di Emanuele Crialese (2006) e alla scomparsa di Michelangelo Antonioni.

      La storia del cinema italiano rivive, stagione per stagione, epoca per epoca, nelle pagine di Paolo Russo, in una sintesi snella eppur dettagliata di un’espressione della cultura italiana che ha indiscutibilmente contribuito alla grandezza del cinema in quanto fenomeno d’arte.

      Dai kolossal delle origini ai cinegiornali dell’Istituto Luce, dai «telefoni bianchi» al neorealismo (spartiacque dell’intera storia del cinema, non solo italiano), dalla nascita degli autori alla «grande abbuffata» degli anni ’60, dal periodo di crisi «brutto, sporco e cattivo» degli anni ’70 e ’80 all’ultimo ventennio del nuovo cinema italiano.

      [Lindau – 21,00 euro]

       

       

       

      LA VITA SECONDO IL GRANDE LEBOWSKI

      Bill Green, Pen Peskoe, Will Russel, Scott Shuffitt

      Per sapere tutto sul geniale film dei fratelli Cohen: le battute, i personaggi, la musica, i drink…

      Sornione, pigro e disincantato, Lebowski è diventata un'icona cinematografica. Questo libro ripercorre la storia dell'intricata vicenda di un misterioso rapimento che diventa una galleria di personaggi irresistibili – da Jesus Quintana alla famigerata banda di Nichilisti fino a Walter, il reduce ottuso e logorroico che ci ricorda ad ogni visione: "Questo non è il Vietnam, è il bowling: ci sono delle regole!". Il libro prova a svelare tutti i segreti di un cult movie che recluta fedeli in ogni angolo del mondo, e ad insegnare come far arrugginire l'automobile nei punti giusti, come preparare un White Russian degno di macchiare i vostri baffi, come distinguere i canti delle balene da un brano degli Eagles…

      [Sperling & Kupfer – 14,00 euro]

       

       

       

      DUE O TRE COSE CHE SO DI ME

      Scritti e conversazioni sul cinema

      Jean-Luc Godard

      Tra gli autori della Nouvelle Vague, Jean-Luc Godard è il più sperimentale e critico: la sua riflessione teorica sul cinema è  stata una sorta di controcanto alla sua opera di regista ed ha avuto un ruolo chiave nel panorama mondiale della settima arte dagli anni Sessanta in poi. È per questo che oggi Godard è considerato il padre del cinema d’autore; e per questo era indispensabile pubblicare finalmente in Italia questa opera da tempo attesa da chiunque si occupi di cinema per passione, per studio o per mestiere. Formatosi alla grande palestra critica dei Cahiers du cinéma, questo geniale e temuto maestro si è servito di volta in volta della recensione, della lettera, della divagazione, della conferenza, dell’intervista, della polemica o del saggio per chiarire agli altri e a se stesso la direzione che stavano prendendo la sua ricerca cinematografica e le idee più generali sull’arte del cinema.

      [Minimum fax – 14,50]

       

       

       

      PLATONE SUONA SEMPRE DUE VOLTE

      Mark T. Conard

      Qual è il momento in cui la passione di Frank e Cora diventa tragedia? Quando escogitano un piano per uccidere l’anziano marito di lei? Quando lei muore e lui viene accusato di averla assassinata? O prima, quando fanno l’amore la prima volta, torbidamente, senza respiro, come chi pensava di essere spacciato e invece trova una via di scampo? O forse la tragedia era là da sempre, prima del primo sguardo, prima di tutto, perché le loro vite erano già tragedia incombente.

      Questo è Il postino suona sempre due volte. Questo è il noir.

      E non è solo la storia di un uomo e una donna, di Frank e Cora. È il riassunto di tutti i grandi temi della filosofia moderna. Perché dietro alla cupezza, alle trame claustrofobiche, alle femme fatale, agli amori disperati dei noir e dei thriller moderni, c’è molto di più. Dietro il Bogart del Falcone Maltese, dietro il Quinlan di Orson Welles e fino al Pulp Fiction di Tarantino, si intravedono gli esistenzialisti francesi, Sartre, il pessimismo, il nichilismo di Nietzsche. Sono storie di sconfitte, di personaggi perduti, disillusi, destinati a una tragica fine ma che fino all’ultimo si arrabattano e combattono come Prometeo.

      Insomma non c’è modo migliore per capire la filosofia che immergersi in un libro o in un film noir. La filosofia moderna sicuramente, da Schopenhauer a Freud, ma pure quella antica, perché per spiegarci il nostro lato oscuro, gli autori tirano in ballo anche Socrate, Platone e Aristotele.

      E alla fine capiremo che il groppo che ci prende mentre scorrono i titoli di coda di Casablanca, non è dovuto alla musica e allo sguardo stropicciato di Bogart che segue lei che se ne va. Non è malinconia: è proprio esistenzialismo allo stato puro.

      [Piemme – 16,50 euro]

       

       

       

      GIRANDO LA NUOVA EUROPA

      Viaggi postmoderni del Road Movie Europeo

      Ewa Mazierska e Laura Rascaroli

      Da sempre considerato dai critici un genere cinematografico tipicamente americano, strettamente legato a miti e paesaggi a stelle e strisce, in realtà il road movie esiste nel vecchio continente almeno da quando film come Viaggio in Italia , Il posto delle fragole, e L’avventura mostrarono che anche i registi europei sapevano fare "cinema di strada". Il libro esplora questa tradizione, il suo rapporto con il road movie statunitense, i suoi temi e le sue forme estetiche. In particolare si concentra sul cinema degli ultimi decenni, attraverso il quale esamina fenomeni ed esperienze di grande importanza nei correnti dibattiti sulla società e sul cinema europei postmoderni e postcomunisti, come l'emigrazione, la frontiera, la diaspora, l'esilio, il nomadismo, il turismo, il transito, la deriva. Confrontandosi con il lavoro di pensatori come Said, Bhabha, Hall, Urry, Bauman, Perniola, Deleuze e Guattari, questo libro compie un lungo viaggio per raggiungere i confini sia del continente europeo, sia delle sue strade in celluloide, ed esamina il lavoro di registi quali Wim Wenders, Aki Kaurismàki, Eric Rohmer, Werner Herzog, Agnès Varda, Nanni Moretti, GianniAmelio, Atom Egoian.

      [Gremese – 15,00 euro]

       

       

       

      LA DEMOCRAZIA AL CINEMA

      I dilemmi del costituzionalismo in cinque film

      Giovanni Rizzoni

      Il libro propone, attraverso l’analisi di cinque importanti film: Amistad, A histrory of violence, La parola ai giurati, Tempesta su Washington e The Queen, una possibile interpretazione di alcuni grandi temi del diritto costituzionale, come la questione dei difficili rapporti fra principio democratico e principio rappresentativo.

      Un tempo, per gli antichi greci, era la tragedia il luogo in cui si usava affrontare questioni difficili come la violenza, la verità, i valori morali. Oggi è il cinema a rispondere in gran parte al nostro bisogno di rielaborare sul piano dell’immaginario collettivo le istanze che stanno alla base della convivenza civile. Per questo il cinema non solo, al momento, è la più politica delle arti, ma anche quella che più si presta alla trattazione di temi costituzionali. Le vicende narrate dalle grandi opere filmiche ci confermano spesso come le costituzioni aprano una tensione essenziale fra valori in conflitto e costantemente alla ricerca di nuovi equilibri. È da questa prospettiva che il libro affronta alcuni classici, recenti e meno recenti, del cinema contemporaneo.

      [Meltemi – 9,00 euro]

       

       

       

       

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        LIBRI DI CINEMA – Le novità di ottobre

        "Welles in Italia", "La fabbrica dei sogni. L'immaginario infantile nel cinema di Tim Burton", "Che cos'è il cinema", "Il cittadino si ribella", "Herschell Gordon Lewis: The gorefather", "Memorie", "Frammenti d'immagine", "Il cinema trascritto", "Matrix: uno studio caso", "L'immagine precaria", "Mlvs", "Occhio mio Dio", "Quizario del cinema italiano"

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        Welles approdò in Italia in una fredda sera autunnale. Lasciandosi alle spalle una Hollywood che non lo capiva più, era venuto a cercare nuovi stimoli in un Paese prostrato dalla miseria del dopoguerra, con cui aveva in comune almeno una cosa, l'orgoglio di chi cerca di rialzarsi dalla polvere. Fu subito idillio: Orson dichiarò di essersi fatto adottare dalla Città Eterna, prese casa a Frascati, strinse accordi con case di produzione piccole e grandi, fece la corte alle italiane… ma l'Italia non lo volle. Fra alti e bassi, Welles fece base a Roma per sei anni. Poi si arrese e ripartì. ORSON WELLES IN ITALIA di Alberto Anile ricostruisce uno dei periodi più incerti e avventurosi della carriera di Welles, quello in cui visse in Italia, dal 1947 al 1953. Un periodo straordinario di cui, non esistendo finora un attento studio critico, non si è mai saputo molto. Da Cagliostro a Otello, dall'incontro con Togliatti ai suoi amori (da quello tormentato per Lea Padovani fino al matrimonio con Paola Mori), dagli scandali legati alla sua personalità "eccentrica" alle incredibili avventure produttive dei suoi film "italiani", dai progetti mai realizzati o andati perduti ai suoi rapporti con Eduardo e Rossellini, passando per la tiepida accoglienza dei suoi film e le feroci liti con critici e giornalisti…

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        #SENTIERISELVAGGI21ST N.17: Cover Story THE BEAR

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        [Castoro – 26,00 euro]


         


         


         


        Un viaggio alla scoperta dell'immaginario infantile nella produzione di Tim Burton, autore di film cult che hanno attirato al cinema milioni di spettatori. Il suo è un cinema profondamente legato alla tradizione artistica e letteraria per l'infanzia. LA FABBRICA DEI SOGNI. L'immaginario infantile nel cinema di Tim Burton di Maria Viteritti ripercorre la filmografia del regista californiano dal 1984 fino ai lavori più recenti, occupandosi anche di opere meno note ai "fan tradizionali" di Burton, come la serie d'animazione "Stainboy", nata su Internet, e la raccolta di racconti "Morte malinconica del bambino ostrica".


        [Effatà – 10,00 euro]


         


         


         


        CHE COS'E' IL CINEMA di Fernaldo Di Giammatteo. Un'analisi del fenomeno culturale e artistico che ha caratterizzato il XX secolo: dalle lucide osservazioni di Bergson, ai tempi dei fratelli Lumière e dei primi esperimenti di quella che fu felicemente definita la "scrittura del movimento", ai nuovi problemi posti dalle manipolazioni digitali. Un dizionario, nella seconda parte del volume, chiarisce i termini tecnicianche quelli delle nuove tecnologie e del gergo cinematografico. 


        [Mondadori – 11,50 euro]


         


         


         


         

        Enzo G. Castellari è regista di polizieschi ("Il cittadino si ribella" e "Il grande racket"), di western ("Vado…l'ammazzo e torno e "Keoma"), di avventurosi ("L'ultimo squalo" e "Il cacciatore di squali"), bellici ("La battaglia d'Inghilterra") e postatomici  ("1990: I guerrieri del Bronx"). Quentin Tarantino lo adora a tal punto che rifarà  il suo "Quel maledetto treno blindato". Castellari viene analizzato in IL CITTADINO SI RIBELLA: IL CINEMA DI ENZO G. CASTELLARI, a cura di Gordiano Lupi e Fabio Zanello, sia con interventi critici che con le testimonianze di parenti e collaboratori.


        [Mondo Ignoto – 25,00 euro]


         


         


         


        HERSCHELL GORDON LEWIS: THE GOREFATHER di  Michele Tosolini è la prima guida in Italia al cinema di H.G. Lewis, padre del gore cinematografico. Il libro contiene un'intervista dell'autore a H.G. Lewis e un´intervista esclusiva a Tim Sullivan. Strano destino, quello di essere studiato come un auteur a tutti gli effetti, per un regista che dichiarava di compatire il cinema come forma d´arte e coloro che spendevano tempo e denaro per una tale "immatura filosofia".


        [Edizioni Il foglio- 15,00 euro]


         


         


         


        Il bisogno di scrivere si configura precocemente in Sergej M. Ejzenštejn, che già nel 1917-1918 annotava in quaderni e su foglietti improvvisati ogni sorta di riflessione. Letture e stralci di vita vissuta s'intrecciano in MEMORIE. La mia arte nella vita. Scritte negli ultimi due anni di vita, sono una raccolta assolutamente inedita di informazioni sull'infanzia e l'adolescenza di Ejzenštejn, sui conflitti familiari, sulla formazione e la sua arte, sui rapporti sociali e politici – con Stalin, tra tutti – sulla sua idea di cinema e di Hollywood.


        [Marsilio – 38,00 euro]


         


         


         


         


        Il cinema e il teatro finalmente assieme in una lettura ricca di esempi, racconti di spettacoli e suggestioni per chi ama la scena teatrale e lo schermo cinematografico. FRAMMENTI D'IMMAGINE. Scene, schermi, video per una sociologia della sperimentazione di Alfonso Amendola nasce dal desiderio di ricostruire i punti più importanti di questo rapporto di scambio culturale che per tutto il Novecento ha attraversato le due arti contaminandole e reinventandole.


        [Liguori – 15,50 euro]


         


         


         


        IL CINEMA TRASCRITTO. Strumenti per l'analisi del film di David Bruni si propone di rispondere innanzitutto a una precisa esigenza di natura didattica, quella di avvicinare il lettore alla pratica della sceneggiatura desunta, che consiste nel descrivere un film intero o anche solo un suo frammento più o meno esteso. La sceneggiatura desunta è il mezzo più indicato e sicuro per giungere a una profonda comprensione delle strategie discorsive di un testo e rappresenta un'insostituibile premessa alla vera e propria analisi testuale.


        [Bulzoni – 13,00 euro]


         


         


         


        MATRIX: UNO STUDIO CASO è un saggio che approfondisce, in dieci contributi, il fenomeno Matrix: dall'intertestualità all'innovazione tecnica, dalle implicazioni filosofico-religiose al rapporto tra reale e virtuale. Sono analizzati anche i seguenti aspetti: il mito del supereroe e il fantasmagorico, le strategie di distribuzione e l'analisi economica.


        [Hybris – 15,00 euro]


         


         


         


        La crescente importanza della fotografia nell'arte contemporanea dopo le neoavanguardie ha posto al centro dell'attenzione l'idea del fotografico, cioè di un tipo di immagine che dia non solo una rappresentazione della realtà ma la presenza stessa delle sue tracce. In L'IMMAGINE PRECARIA. Sul dispositivo fotografico, Jean-Marie Schaeffer riflette sulle peculiarità e possibilità estetiche della fotografia come immagine impura e precaria, che diventa arte proprio nella misura in cui assume come valore estetico la propria precarietà di traccia, di segno ambiguo e riluttante al significato, sospeso com'è tra frammento di natura e artefatto, e si riconosce solo parzialmente inquadrabile come opera di un autore, aperta alla creativa cooperazione interpretativa e all'emozione percettiva dello spettatore.


        [Clueb – 18,00 euro]


         


         


         



        MLVS. Cinema and other media. Versioni multiple, cinema e altri media, a cura di Veronica Innocenti, è il risultato di un'attività di ricerca che si è sviluppata nell'ambito di due edizioni della MAGIS – Gradisca International Film Studies Spring School (2004 e 2005). Il volume raccoglie interventi di studiosi italiani e stranieri che, a partire dagli studi intorno alle Multiple-language Versions dei primi anni del sonoro, arrivano ad aprire il campo di indagine fino a includere le specificità relative al rapporto tra cinema e altri media. Le modificazioni prodotte dal passaggio da un sistema a un altro pongono quesiti importanti sulle varie forme di esistenza del testo cinematografico: sulla strumentazione tecnologica impiegata, sulle infrastrutture produttive, sui modi di rappresentazione nazionali o sovranazionali, sulle nozioni di opera e autore.


        [Campanotto –  18,00 euro]


         


         


         


        OCCHIO MIO DIO. Il New American Cinema di Alfredo Leonardi, pubblicato per la prima volta nel 1971, costituisce una delle pochissime opere generali edite in Italia sul cinema "underground" americano, probabilmente quella che offre il panorama più completo di questa straordinaria stagione del cinema statunitense per quanto riguarda le opere. Il cinema "underground" americano, in forma più radicale delle neoavanguardie cinematografiche europee, si pone come una critica del vedere, del cinema inteso come finestra sul mondo, del cinema come rappresentazione della realtà. Anche se storicamente concluso e filologicamente sistemato, questo fenomeno è ancora la straordinaria rivelazione che un altro mondo è possibile, come apparve ad Alfredo Leonardi alla fine degli anni Sessanta.


        [ Clueb – 18,00 euro]


         


        QUIZARIO DEL CINEMA ITALIANO. Domande e risposte su retroscena, curiosità, primati e stranezze del nostro cinema di Sergio Sciarra.


        Tentare di rispondere al quiz in realtà è solo un pretesto per leggere lunghe ed esaurienti risposte che ricostruiscono centinaia di retroscena, di curiosità, di record, di stranezze, di riscoperte del nostro vecchio cinema, quando era ancora un grande cinema. Qualche esempio: Quale film italiano ha preceduto di 50 anni "La marcia dei pinguini"? Quale spaghetti western anticipa la relazione omosessuale di "Brokeback Mountain"? Qual è stato il primo pornocartoon italiano? Questa e altre cento e più domande ricostruiscono la parte più oscura, ignorata o dimenticata dell'avventurosa storia del cinema italiano.


        [Audino – 14,00 euro]

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          LIBRI DI CINEMA – Le novità di ottobre

          "Pasolini passione" di Italo Moscati, "Pasolini e la morte" di Giuseppe Zigaina, "La cineteca italiana" a cura di Francesco Casetti, "Voci del silenzio" di Silvio Alovisio, "Tradurre per il doppiaggio" di Paolinelli M., Di Fortunato E.

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          PASOLINI PASSIONE

          Vita senza fine di un artista trasparente


          Italo Moscati


          Ediesse

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          12,00 euro


           


          A trent'anni dalla morte di Pier Paolo Pasolini, avvenuta il 2 novembre del 1975, Italo Moscati torna ad occuparsi del grande personaggio proponendosi di cogliere la lezione pasoliniana. Una lezione che consiste nel continuare a interrogarsi e a interrogare, senza rinunciare a prendere posizione.


           

          PASOLINI E LA MORTE


          Un giallo puramente intellettuale


          Giuseppe Zigaina


          Marsilio


          136 pag. – 10,00 euro


           


           


          La morte di Pierpaolo Pasolini non è stata un omicidio, bensì un suicidio da lui stesso commissionato e precedentemente descritto, scegliendo l'anno, il mese e il giorno dell'esecuzione. Per sostenere questa sua interpretazione, Zigaina ha studiato a fondo l'intero corpus pasoliniano.


           

          LA CINETECA ITALIANA
          Una storia milanese

          a cura di Francesco Casetti

          Editrice Il castoro
          192 pag. , 59 foto b/n – 16 Euro

          La grande avventura della Cineteca Italiana, dalla sua fondazione nel 1947, fino alla  recente nomina del nuovo Presidente della Fondazione Cineteca Italiana: la regista Cristina Comencini. Settant'anni di storia che intrecciano l'amore per il cinema, la nascita di un archivio cinematografico tra i più sorprendenti al mondo, l'entusiasmo nel programmare film d'arte e cultura.


           

          VOCI DEL SILENZIO


          La sceneggiatura nel cinema muto italiano


          di Silvio Alovisio


          Editrice Il Castoro


          450 pagine – 30 foto b/n – 27,50 euro


           


           Un libro dedicato agli albori del linguaggio cinematografico, alla nascita di un linguaggio scritto specifico per il cinema, sempre più indipendente dalla letteratura, che restituisce al contempo il fervido clima culturale in cui prosperò l'industria cinematografica italiana prima dell'avvento del sonoro.


           

          TRADURRE PER IL DOPPIAGGIO


          La trasposizione linguistica dell'audiovisivo: teoria e pratica di un'arte imperfetta


          Paolinelli M., Di Fortunato E.


          Hoepli


          164 pag. – 19,00 euro


           


          Questo volume esamina le peculiarità della trasposizione linguistica dell'audiovisivo, la sua origine e il suo potere di condizionamento dei comportamenti, non soltanto linguistici. Come "caso applicativo" viene svolta l'analisi dell'adattamento del film Jackie Brown di Quentin Tarantino, con un confronto tra testo originale e versione italiana.


           

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