LIBRI DI CINEMA – Le novità di Aprile
Béla Tarr – Il tempo del dopo, Animerama – Storia del cinema d'animazione, L'immagine e il nulla: l'ultimo Godard, La mela di Cézanne e l'accendino di Hitchcock. Il senso delle cose nei film, Pixar Story, Massimo Girotti
Béla Tarr – Il tempo del dopo
Jacques Rancière
Da Nido familiare (1979) a Il cavallo di Torino (2011) – dichiarato dal regista il suo ultimo film – Béla Tarr ha forgiato un universo cinematografico innervato da un’inesausta tensione esplorativa. Dopo il fallimento dell’Ungheria socialista, analizzata attraverso lunghi primi piani e riprese febbrili, la riflessione si fa metafisica, abbraccia la dimensione umana della storia e trova nel piano sequenza la sua rappresentazione ideale. Nella prima monografia francese dedicata al cineasta ungherese, tradotta per la prima volta in italiano, Rancière indaga con una prosa immediata e vitale, dal punto di vista formale oltre che drammaturgico, le sequenze più esaustive di film come Le armonie di Werckmeister, e compone il ritratto poetico di uno dei maggiori registi contemporanei.
[Bietti Edizioni – pp. 100 € 14,00]
Animerama – Storia del cinema d'animazione
Maria Roberta Novielli
Come precisa nella sua introduzione Giannalberto Bendazzi – uno dei più importanti esperti e storici del cinema d'animazione mondiale -, «l'opera di Roberta Novielli è una ventata di aria fresca», poiché segna un punto di svolta nello studio e nella comprensione dei lungometraggi e, soprattutto, dei cortometraggi nipponici che da decenni popolano la nostra esistenza. Il Giappone è l'unico grande paese del mondo a non essere mai stato colonizzato dagli europei, paese che, dopo le civiltà dell'Asia, ha assorbito e filtrato la civiltà occidentale per un secolo e mezzo, senza però omogeneizzarsi. Nella storia mondiale dell'animazione il Giappone rappresenta inoltre un caso unico, per l'entità del suo successo produttivo e distributivo e, soprattutto, per il miracoloso (e tuttora inesplicabile) cocktail artistico che ha sotteso tale enorme successo. A partire dal pre-cinema fino a oggi, il volume ripercorre quindi lo sviluppo e le vicende dell'animazione giapponese, attraverso i suoi protagonisti, le logiche produttive, ma soprattutto nelle sue intersezioni con la cultura e la società nipponica di cui ha tradotto nel tempo ogni tensione e mutamento. «Al suo interno si delinea incisivamente il come, il quando e il valore di una produzione tutt'intera, in un modo che ci permette di ricomporre la frammentarietà precedente», spiega ancora Bendazzi. Accanto ai nomi più noti al pubblico italiano, scorrono i profili di artisti e sperimentatori che hanno contribuito a rendere questa storia unica e meravigliosa.
[Marsilio Editori – pp. 256 € 24,00]
L'immagine e il nulla: l'ultimo Godard
Alberto Scandola
“L’immagine non è rassicurante. Non è né a favore né contro, è un momento d’incontro, è una stazione dove due treni passano. Non è nulla di più di questo e ne abbiamo paura perché permette di vedere” (JLG)
La produzione degli ultimi trentacinque anni di Jean-Luc Godard è qui articolata lungo quattro percorsi di riflessione, orientabili anche secondo una linea cronologica. Nell’ordine: l’interrogazione sul mistero della creazione artistica (Si salvi chi può… la vita, Passion), la scomposizione dell’immagine nei suoi materiali (Prénom Carmen, Je vous salue, Marie), il ripiegamento verso la Storia e il tempo perduto (Histoire[s] du cinéma, Allemagne 90 neuf zéro, Nouvelle Vague; De l’origine du XXIème siècle) e una meditazione sulla difficoltà di raccontare una storia nei luoghi della Storia (Liberté et patrie, Éloge de l’amour, Film socialisme, Adieu au langage).
[Edizioni Kaplan – pp. 212 € 20,00]
La mela di Cézanne e l'accendino di Hitchcock. Il senso delle cose nei film
Antonio Costa
La mela è una di quelle "incredibili mele e pere dipinte da Cézanne" che Woody Allen, in Manhattan, mette tra le dieci cose per le quali vale la pena di vivere. L'accendino è quello di Delitto per delitto: secondo gli esperti un Ronson, modello Adonis, personalizzato. A metterli assieme, la mela di Cézanne e l'accendino di Hitchcock, è stato Godard, in "Histoire(s) du cinema". E questo per dirci che sono ben pochi quelli che conservano memoria della mela di Cézanne in confronto a quanti ricordano l'accendino di Delitto per delitto. Da qui prende le mosse questo libro dedicato alle cose che vediamo nei film, e ai film come luoghi in cui gli oggetti quotidiani sono diventati, almeno nel nostro immaginario, quello che sono. Non solo di caffettiere, panchine e spremiagrumi si tratta, ma anche di una goccia di pioggia su una foglia, della fiamma di un fuoco acceso in riva al mare, di un fossile incastonato in una roccia… Antonio Costa si occupa dunque di ciò che "arreda" il mondo in cui si svolgono le storie, di ciò che sta attorno ai personaggi: delle cose con cui i personaggi entrano in contatto e delle cose che in vario modo entrano nella storia. E se ne occupa da vari punti di vista: narrativo, plastico, simbolico. Indaga cioè sul rapporto tra le cose e le forme cinematografiche: sul perché possiamo dimenticare certi particolari della trama dei film di Hitchcock, ma non dimenticheremo mai determinati oggetti degli stessi film: una chiave, un bicchiere di latte, un accendino…
[Giulio Einaudi Editore – pp. 372 € 35,00]
Pixar Story – Passione per il futuro tra arte e tecnologia
Pietro Grandi
Realizzare un sogno, mettere al mondo un'idea, immergere lo spettatore in storie d'avventura: questa è la missione dello studio di animazione Pixar. In questo libro toccherete con mano la cultura della "passione per il futuro", ripercorrendo le sue radici: dalle prime sperimentazioni degli anni Trenta, alla nascita della Computer art negli anni Sessanta, fino all'epoca più recente, dove gli spettatori, grandi e piccoli, sognano perdendosi in mondi colorati e ricchi di dettagli digitali. I progetti della Pixar, così come pensati da Ed Catmull, immaginati da Steve Jobs e costruiti magistralmente da John Lasseter, sono un mix perfetto di creatività e tecnologia. Il risultato è una "Wunderkammer dei segreti": un micromondo che ci stupisce e meraviglia a ogni visione. Dietro la storia della Pixar, in fondo, c'è un grande amore per il mondo e una passione scottante per la narrazione. Ma ci sono anche le persone, gli insegnamenti, gli errori, la curiosità e l'amicizia, tanto che se ne potrebbe fare un film… o un libro.
[Hoepli Editore – pp. 147 € 9,90]
Massimo Girotti – Cronaca di un attore
Roberto Liberatori
Questa monografia dedicata a Massimo Girotti restituisce un piccolo spazio nel cinema italiano a un attore caduto vittima di una cultura dell’oblio che governa il nostro tempo. La sua vicenda artistica si snoda nell’arco di oltre sessanta anni della nostra storia, a partire dal 1939 quando, da studente universitario proveniente da una famiglia borghese di origini marchigiane, Girotti si ritrova a godere da un giorno all’altro di una inaspettata popolarità. E’ la bellezza che lo fa notare e lo impone all’attenzione del pubblico e di giovani cineasti. Ma questa magnifica presenza scenica, vissuta spesso come un ostacolo, sarà solo il punto di partenza per un lungo lavoro di crescita professionale e intellettuale. Complice l’incontro e il sodalizio umano e artistico con registi come Alessandro Blasetti, Giuseppe De Santis e Luchino Visconti, solo per citare quelli più vicini a lui per sensibilità e cultura. Da loro imparerà tutto, facendo proprio un modello di professionismo basato sul rigore che lo farà resistere all’usura del tempo. Uomo schivo e riservato, non alla ricerca di facili successi, Girotti ha dato prova di carattere anticonvenzionale nel lavoro, ma nella vita privata ha mantenuto equilibrio e semplicità, incarnando una sorta di regolarità nell’arte.
[Teke Editori – pp. 176 € 16,00]